US OPEN 2010

- Gran Slam


PTNews 23.07.2010 (n.d.r,)


Entry List

Nell’entry list di Flushing Meadows gli azzurri presenti di diritto sono Andreas Seppi, Potito Starace e, per un pelo, Fabio Fognini. Paolo Lorenzi, Filippo Volandri e Simone Bolelli sono tra gli alternates. Compare anche Del Potro, la cui presenza e' stata smetita oggi dal giocatore.

US OPEN 2010 - Preliminary Entry List

1 Nadal, Rafael ESP 1
2 Djokovic, Novak SRB 2
3 Federer, Roger SUI 3
4 Murray, Andy GBR 4
5 Soderling, Robin SWE 5
6 Davydenko, Nikolay RUS 6
7 Del Potro, Juan Martin ARG 7
8 Berdych, Tomas CZE 8
9 Roddick, Andy USA 9
10 Verdasco, Fernando ESP 10
11 Tsonga, Jo-Wilfried FRA 11
12 Ferrer, David ESP 12
13 Cilic, Marin CRO 13
14 Youzhny, Mikhail RUS 14
15 Melzer, Jurgen AUT 15
16 Nalbandian, David ARG @15
17 Ljubicic, Ivan CRO 16
18 Monfils, Gael FRA 17
19 Almagro, Nicolas ESP 18
20 Isner, John USA 19
21 Querrey, Sam USA 20
22 Haas, Tommy USA @20
23 Ferrero, Juan Carlos ESP 21
24 Bellucci, Thomaz BRA 22
25 Gonzalez, Fernando CHI 23
26 Montanes, Albert ESP 24
27 Baghdatis, Marcos CYP 25
28 Lopez, Feliciano ESP 26
29 Wawrinka, Stanislas SUI 27
30 Gulbis, Ernests LAT 28
31 Stepanek, Radek CZE 29
32 Hewitt, Lleyton AUS 30
33 Monaco, Juan ARG 31
34 Benneteau, Julien FRA 32
35 Simon, Gilles FRA 33
36 Llodra, Michael FRA 34
37 Kohlschreiber, Philipp GER 35
38 Robredo, Tommy ESP 36
39 Petzschner, Philipp GER 37
40 Garcia-Lopez, Guillermo ESP 38
41 Dolgopolov, Alexandr UKR 39
42 de Bakker, Thiemo NED 40
43 Lu, Yen-Hsun TPE 41
44 Troicki, Viktor SRB 42
45 Hanescu, Victor ROU 43
46 Berrer, Michael GER 44
47 Tipsarevic, Janko SRB 45
48 Gasquet, Richard FRA 46
49 Zeballos, Horacio ARG 47
50 Stakhovsky, Sergiy UKR 48
51 Fish, Mardy USA 49
52 Schwank, Eduardo ARG 50
53 Karlovic, Ivo CRO 51
54 Mathieu, Paul-Henri FRA 52
55 Chela, Juan Ignacio ARG 53
56 Mayer, Florian GER 54
57 Giraldo, Santiago COL 55
58 Kubot, Lukasz POL 56
59 Malisse, Xavier BEL 57
60 Mayer, Leonardo ARG 58
61 Tursunov, Dmitry RUS @58
62 Istomin, Denis UZB 59
63 Nieminen, Jarkko FIN 60
64 Serra, Florent FRA 61
65 Cuevas, Pablo URU 62
66 Chiudinelli, Marco SUI 63
67 Falla, Alejandro COL 64
68 Rochus, Olivier BEL 65
69 Ancic, Mario CRO @65
70 Becker, Benjamin GER 66
71 Gonzalez, Maximo ARG @66
72 Marchenko, Illya UKR 67
73 Brands, Daniel GER 68
74 Vliegen, Kristof BEL @68
75 Greul, Simon GER 69
76 Seppi, Andreas ITA 70
77 Clement, Arnaud FRA 71
78 Starace, Potito ITA 72
79 Chardy, Jeremy FRA 73
80 Korolev, Evgeny KAZ 74
81 Ginepri, Robby USA 75
82 Lacko, Lukas SVK 76
83 Gimeno-Traver, Daniel ESP 77
84 Robert, Stephane FRA 78
85 Riba, Pere ESP 79
86 Beck, Andreas GER 80
87 Luczak, Peter AUS 81
88 Golubev, Andrey KAZ 82
89 Andreev, Igor RUS 83
90 Hajek, Jan CZE 84
91 Gil, Frederico POR 85
92 Granollers, Marcel ESP 86
93 Przysiezny, Michal POL 87
94 Schuettler, Rainer GER 88
95 Russell, Michael USA 89
96 Mello, Ricardo BRA 90
97 Ramirez Hidalgo, Ruben ESP 91
98 Dabul, Brian ARG 92
99 Gabashvili, Teymuraz RUS 93
100 Dent, Taylor USA 94
101 Kukushkin, Mikhail KAZ 95
102 Anderson, Kevin RSA 96
103 Fognini, Fabio ITA 97
104 Phau, Bjorn GER 98
105 - 120 (Q)
121 / 125 (WC)
122 (WC)
123 (WC)
124 (WC)
125 (WC)
126 (WC) tba (Kalamazoo champion)
127 (WC) tba (FFT)
128 (WC) tba (TA)

Alternates
1 Brown, Dustin JAM 99
2 Kamke, Tobias GER 100
3 Berlocq, Carlos ARG 101
..
9 Lorenzi, Paolo ITA107
11 Volandri, Filippo it 109
13 Bolelli, Simone ITA 111

- Gran Slam

Robè cmq Roger ha spiegato il suo colpo speciale dell'anno scorso nella semi con djoko.



Facile no ??

P.S. Ibra ascolta Roger non emularlo che t'acciacchi le biglie !!! :ahaha:

cosa significa kalamazoo champion? ho visto che la testa di serie n° 126 è assegnata a questo giocatore

Per il 69° anno consecutivo il Kalamozoo College ospitera' il Boys’ 18 & 16 2010 United States Tennis Association National Championships, il piu' importante evento tennistico (singolare juniores).
Al vincitore del Kalamazoo dovrebbe essere riservata la Tds 126 nella entry list degli US Open

21.08.2010


Delpo...forfait US Open


Questo lo scarno comunicato che conferma la decisione


''Sono profondamente addolorato nel dire che non sono in grado di difendere il mio titolo degli Open Usa''





... forfait anche per Jo Wilfried Tsonga (problema ai legamenti del ginocchio) e Tommy Haas (postumi intervento all'anca)...

errex2008 ha scritto:


21.08.2010


Delpo...forfait US Open


Questo lo scarno comunicato che conferma la decisione


''Sono profondamente addolorato nel dire che non sono in grado di difendere il mio titolo degli Open Usa''





... forfait anche per Jo Wilfried Tsonga (problema ai legamenti del ginocchio) e Tommy Haas (postumi intervento all'anca)...

sarà la solita partita a 4: Fed-Nad-Djo-Mur ??

outsider non ne vedo

Ho il sospetto che Nadal possa farcela quest' anno.

la foto piu' bella di ieri...

...Rafa in allenamento...

le foto piu' belle degli allenamenti di ieri...







c' e' poi una bella foto di Verdasco...
pubblicata qui: https://cinetennis.forumattivo.it/dunlop-f16/la-nuova-dunlop-di-verdasco-t54-15.htm

- Gran Slam


30 agosto 2010


Let' s start




Oggi il via all' ultimo Slam del 2010

I primi nomi sono quelli di Rafael Nadal e Roger Federer: il maiorchino, dopo un inizio promettente, si è arreso ai quarti di finale agli Australian Open sotto i colpi di Andy Murray; problemi alle ginocchia lo hanno costretto a fermarsi per due mesi, ma al rientro ha dimostrato di essere tornato il campione di sempre e non va sicuramente sottovalutato, anche se il cemento americano non e' la sua superfice ideale.
Rogi, dopo aver vinto il primo slam della stagione, ha impiegato 7 mesi per vincere nuovamente un torneo: ora sembra essere tornato il Federer di sempre.
Ci sono poi Murray, se il suo tennis sarà quello esploso a Toronto, e Novak Djokovic: dei Magnifici Quattro è forse quello con le minori chance di vittoria, troppo discontinuo e poco pungente negli ultimi tempi.
Berdych ? Nalbandian? Andy Roddick? Robin Soderling e...almeno 5 "outsiders" che potrebbero fare il colpaccio.

Staremo a vedere

Ieri sera mi son visto Fognini contro Verdasco....Direi che il nostro Fogna ha una mano e una sensibilità non indifferenti...ma una testa veramente imbarazzante...ha lasciato in momenti topici due palle perchè per lui dubbie che non lo fa neanche un bambino della Sat....Bah non capisco un talento così come non possa ottenere risultati...

- Gran Slam


2.09.2010 da NY Ubaldo Scannagatta (n.d.r.)


Le ragioni di una supremazia

Niente è casuale nel tennis. Se tre donne italiane sono al terzo round e tre uomini perdono al primo turno, anno dopo anno, basta ripercorrere il percorso di vita di Sara Errani attraverso le sue parole per capire quasi tutto. Il contropiede svedese a Seppi scopre…tanti altarini. Evidenziati dalle stesse Schiavone, Pennetta ed Errani.

Il callo ai tennisti italiani che si rifiutano testardamente di passano le qualificazioni dell’US open.
Il callo ai tre tennisti azzurri che in tabellone in virtù di posizioni di retroguardia post-50 come un anno fa (quand’erano cinque) hanno regolarmente perso tutti al primo turno.

Il callo alle solite tre ragazze più forti, Schiavone, Pennetta ed Errani, che vincono tutte alla grande sottolineando in maniera impietosa il divario che separa il nostro tennis femminile da quello maschile e fa dire, papale papale a Flavia Pennetta: “Noi siamo d’un altro livello, Francesca è n.7 del mondo, io sono stata top-ten…”, e non lo dice certo con cattiveria, lei che dei ragazzi italiani, Potito in testa, è certo amicissima.

Il callo a quelli che in tabellone perdono regolarmente al primo turno. Il callo alla Spagna che ci bastona tutte le volte che ci incontra o quasi (tennis, calcio, ciclismo… è uguale), qui tre duelli e tre batoste: prevedibili in fondo quelle di Fognini con Verdasco (i miracoli si fanno una volta sola, non li ripeteva nemmeno… chi li faceva sul serio 2010 anni fa!) e di Starace con Almagro capace di sommergerlo con 31 aces (ci sarà mai un italiano che batte meglio di un avversario? Tutti a parlare di come serve male Volandri…ma della seconda palla di servizio degli altri vogliamo parlare?). Meno prevedibile francamente quella di Seppi che nemmeno un vantaggio di due set ha messo al riparo dalla rimonta del modesto Granollers.

Quando Andreas, altoatesino con le Alpi che hanno sempre soffiato freddo alle spalle, migliorato soprattutto nell’italiano e nel sense of humour (chi l’avrebbe detto? Eppure garantisco), ti dice che: a) Non mi sono preparato tanto bene per questo US Open b) Faceva troppo caldo…

…che gli vuoi dire se non mostrargli tanta comprensione?

Almeno tanta quanto ne merita anche per aver fatto capire d’essere pronto a tornare sui propri passi riguardo al prossimo incontro di Coppa Davis in Svezia. La miglior notizia del giorno in campo maschile, considerate le difficoltà sempre mostrate da Starace nell’adattarsi alle superfici veloci (con l’eccezione olandese di maggio).

............


Sintetizzo in poche righe la mia profonda ammirazione per Sara Errani, l’unica ragazza sulle orme _ pur distaccata e in classifica e in potenziale _ delle due star veterane Schiavone e Pennetta.

Ha dominato, giocando con grande intelligenza una Kleybanova abbastanza sciupona, ma facendo tutte le cose tatticamente più giuste (“palle alte e liftate per cacciarla lontana e poi poterla muovere più facilmente”) e smentendo sul campo quanto aveva appena affermato Potito Starace “La tattica? Conta poco o nulla. Quando uno serve come serve Almagro, due aces a game negli ultimi due set, c’è poco da fare. E quando servo io anche: se entra la battuta e il dritto bene, faccio il mio gioco, sennò…” e così parlando allargava le braccia.

Certo, e ribadisco, la sua intervista in audio vale oro: dovrebbero ascoltarla soprattutto tutti quei genitori che puntano su figli futuri professionisti della racchetta il primo segreto dei successi di Sara, al terzo turno all’US open per il secondo anno di fila (un anno fa perse dalla Wickmayer rivelazione poi giunta in semifinale), non è l’acume tattico, non è il fisico, non è il tennis, non sono i colpi (e del suo servizio…beh lasciamo stare).

E’ la grinta davvero straordinaria di una ragazzina che voleva davvero arrivare a tutti i costi, fin da quando aveva quattro, cinque, sei anni. Con due genitori che hanno creduto nelle sue possibilità come lei (di più?) e l’hanno aiutata economicamente e con la loro disponibilità come ben pochi altri genitori farebbero. Osservazione banale? Leggete qui di seguito: dagli 8 agli 11 anni Saretta da Massalombarda andava quasi tutti i giorni a Faenza, accompagnata da mamma Fulvia quando non anche da papà Giorgio, per allenarsi con i maestri Casadei e Montalbini. A 12 lei si presenta da Bollettieri in Florida, sola soletta, senza spiccicare una parola d’inglese, senza papà né mamma che assai saltuariamente la vengono a trovare. Piange, soffre di solitudine, è una bambina di 12 anni, ma non molla.

Torna in Italia e sta due anni a Faenza. Poi un anno a Lugo. (Sembra tutto vicino, ma quelli che si lamentano perché c’è traffico per arrivare al circolo della propria città?). Chi li accompagna fa quattro viaggi al giorno. La porta, se ne va, ritorna a prenderla, la riporta a casa. Genitori santi. E benestanti _ il padre commerciante di frutta crede in lei…anche se non è venuta tanto alta, un metro e 64 scarsi con un baricentro un tantino basso. Poi un anno a Forlì, da Casadei e Pambianco. Non basta: si va in Spagna, un anno da Bruguera a Barcellona. Prima di approdare a Valencia, dove si allena da 6 anni a Val, stessa Accademia frequentata da Ferrer, Andreev e la sua girlfriend Kirilenko, a suo tempo Safin….

Beh, avete un’idea di che volontà ci voglia, di quante rinunce abbia fatto Saretta pur di arrivare dove è oggi? Quanti ragazzi italiani (e quanti genitori) si sarebbero sottoposti a tali forche caudine (senza garanzie di successo, investendo per 10-12 anni senza sapere se ci sarebbe mai stato un ritorno economico e di soddisfazione) come ha fatto Sara?

La risposta è nei risultati ottenuti dai nostri tennisti in calzoncini.
Nessuno.
E non caviamocela con la ritrita banalità di un circuito femminile più facile.
I ragazzi italiani sono mai andati ad allenarsi all’estero? Hanno mai fatto le scelte dolorose, sofferte, di Flavia, Francesca, Sara? Si sono mai impegnati allo stesso modo, facendo gli stessi sacrifici? Sono mai riusciti a restare a lungo al top del loro best ranking (accarezzato per qualche mese o poco più nel migliore dei casi) come accade da anni ormai per Flavia, Francesca, Sara? Le risposte a questi interrogativi voi lettori di Ubitennis (ancor prima di sentire gli audio di Francesca che parla di consapevolezza, di Sara che parla di responsabilità, di Flavia che parla di impegno) le conoscete meglio di me e come loro.
E allora ci si deve ancora sorprendere se da anni la situazione è quella che è?
Io, ormai, sono troppo vecchio per sorprendermi ancora.
E lo dico, badate bene, senza con questo voler tirare la zappa addosso a Fabio, Potito e Andreas che mi sono simpatici e sono bravissimi ragazzi che hanno faticato anche loro per arrivare dove sono arrivati (e dove tanti altri, non dimentichiamolo mai, invece arrivati non sono). Solo che fra le nostre ragazze e i nostri ragazzi ci sono e restano quelle sostanziali differenze che sono sotto gli occhi di tutti.
Come i risultati.

Seppi che perde dopo essere stato avanti di due set è una cosa davvero incredibile

- Gran Slam


Rafa e Rogi scrivono la storia...


nel caso in cui Nadal battesse Youzhny e Federer battesse Djokovic, sarebbero i primi giocatori nella nella storia del tennis maschile ad essersi trovati l' uno di fronte all' latro in tutte le finali dello Slam, almeno una volta.
Rogi potrebbe vincere il sesto Us Open della carriera, mentre Rafa potrebbe diventare il secondo più giovane di sempre a giocare le finali in tutti i tornei maggiori.

Mai neppure Mac e Bjorn o Pit e Andre' ci sono riusciti nel loro percorso.

- Gran Slam


Eurosport 11.09.2010 (n.d.r.)


Djokovic mette fine al regno di Roger

Il serbo conquista la finale degli US Open battendo Federer in 5 set: 5-7 6-1 5-7 6-2 7-5. Partita di livello tecnico fantastico, con Djokovic che nel finale annulla due match-point prima di trovare l'accelerazione decisiva che vale un posto nella storia di Flushing Meadows





Per la prima volta un confronto tra Roger Federer e Novak Djokovic si chiude al quinto set e il serbo riesce ad avere la meglio mettendo fine al regno newyorkese dell’elvetico, che si arrende dopo 3 ore e 43 minuti di tennis a livelli stratosferici. 5-7, 6-1, 5-7, 6-2, 7-5 il punteggio finale a favore del numero 3 del mondo, che centra così la sua seconda finale nello Slam statunitense dopo quella del 2007 persa proprio contro Roger.
L’avvio di match è equilibrato, con i due contendenti che combattono punto a punto in ogni game. Djokovic trova il break al sesto gioco, ma Federer risponde immediatamente: si arriva quindi in parità fino al 5-5, quando il serbo perde la bussola (e il servizio) giocando in maniera troppo fallosa e consegnando all’avversario il primo set, 7-5.
Federer fa fatica al servizio perché non riesce a mettere la prima con continuità e questo problema si acuisce nel secondo parziale: Roger regala un break al secondo gioco (in un game che guidava 40-15) e poi non si riprende più, perdendo nuovamente il servizio al sesto game e cedendo quindi 6-1.
Djokovic ruba per la prima volta un set al numero 2 del mondo in questo US Open, ma la partita torna equilibrata nel terzo parziale, con i giocatori che dominano al servizio. Fino al 6-5 in favore di Federer non si registra nemmeno una palla-break, ma nel momento decisivo Nole perde la testa regalando il servizio a zero e dunque un altro 7-5, come accaduto nel primo set.
E in questa semifinale di ripetizioni il quarto parziale non può che assomigliare al secondo: break di Djokovic al terzo gioco, poi anche al quinto e un altro set se ne va rapidamente, con il serbo che si impone 6-2 di fronte a un Federer falloso e poco continuo.
Si arriva quindi al quinto e decisivo set, con i due avversari che giocano alcuni game veramente spettacolari, meritandosi gli applausi a scena aperta dell’Arthur Ashe. Sul 5-4 Djokovic vive il suo solito momento di difficoltà finale, ma questa volta si salva annullando due match-point e colpisce nel gioco seguente per il break che vale il 6-5 con la complicità di tre errori di dritto di Federer. Nole va quindi a servire per il match, va sotto 0-30 e poi concede anche una palla del contro-break, ma reagisce con carattere, spinge col suo dritto e alla prima occasione porta a casa il punto del 7-5 che vale la finale.
Djokovic mette fine alla striscia di 6 finali consecutive di Federer a Flushing Meadows. Ora per il serbo c’è Nadal, ma anche tanta gloria al termine di un match che rimarrà nella storia dello Slam americano.


MP 11.09.2010


Nadal travolge Youzhny: Career Slam vicino


Il sorteggio del tabellone, e poi l'uscita al terzo turno di Andy Murray, gli avevano posto di fronte un'autostrada verso la finale, e l'implacabile Rafael Nadal (nella foto) l'ha percorsa tutta alla massima velocità, guadagnandosi con merito la sua prima presenza nel match clou degli US Open. Oggi il numero uno del mondo ha realizzato forse la sua miglior prestazione del torneo, liquidando in tre set (62 63 64) il russo Mikhail Youzhny, dodicesimo del seeding newyorkese.

Youzhny aveva sconfitto Nadal nei quarti del 2006, ma all'epoca era un altro Rafa, con in bacheca 'solo' un paio di Roland Garros, che non aveva ancora dimostrato con i fatti di essere in grado di vincere tornei importanti anche su superfici diverse dalla prediletta terra. L'incontro odierno non ha avuto storia fin dall'inizio: il maiorchino l'ha dominato alla sua maniera, sballottando l'avversario da una parte all'altra del campo con i suoi terribili fendenti.

Ora Nadal è in corsa per il Career Slam, nonché per il terzo successo Major consecutivo in questo suo straordinario 2010.

- Gran Slam

MP 13.09.10 (n.d.r.)

Trionfo Nadal: è Career Slam!

Rafael Nadal vince il suo terzo Major consecutivo, il nono in carriera, e completa il Career Slam, più giovane tennista dell'Era Open a riuscire nell'impresa con i suoi ventiquattro anni.

Una stagione davvero trionfale per il maiorchino, che ha fatto suoi anche gli US Open, battendo in finale Novak Djokovic con il punteggio di 64 57 64 62.
Il match clou, già rimandato a lunedì per il maltempo, è stato funestato dalla pioggia, che ha obbligato a una sospensione di un paio d'ore nel corso del secondo parziale.

Rafa era logicamente più riposato, dal punto di vista fisico e psicologico, rispetto a un Djoko costretto a una spossante maratona di cinque set in semifinale contro Roger Federer, e questo ha indubbiamente inciso sull'andamento dell'incontro. Ciò nonostante, va detto che il serbo è stato autore di una prova di carattere, cercando sempre di restare in scia all'avversario e riuscendo anche a pareggiare il conto dei set, quando ha strappato all'iberico la prima frazione del suo intero torneo.

Alla lunga, però, la preponderante fisicità e la straordinaria forza mentale di Nadal hanno avuto la meglio. Rafa non ha pause, non gli capita mai di regalare punti, mentre gli altri, inevitabilmente, vanno fuori giri per cercare di contrastarlo, commettendo magari qualche errore gratuito qua e là, che alla fine fa la differenza. Al di là di qualche congiuntura favorevole, dunque, è stato un trionfo meritato da parte dell'implacabile tigre di Manacor. E ora i suoi tifosi avranno nuove forti argomentazioni nella 'battaglia' con quelli di Fed-Ex...