Australian Open (05)

- Melbourne - Australia
17 - 30 gennaio 2011

Tier: Grand Slam
Prize Money: $9,264,098
Surface: Hard/Outdoors


Campionessa uscente: Serena Williams





Come ben sapete, pero'...



Serena Williams non parteciperà all'edizione 2011 degli Australian Open.
La tennista americana ha annunciato che i postumi degli interventi chirurgici subiti al piede destro dopo l'incidente dello scorso Luglio non le consentiranno di difendere il titolo del primo Slam della prossima stagione:

"Sto continuando la riabilitazione dopo le operazioni cui mi sono sottoposta lo scorso mese e mi dispiace annunciare la mia rinuncia alla Hopman Cup e all'Australian Open.
Ho ripreso ad allenarmi troppo duramente e troppo presto e così ho peggiorato le cose. Desidererei disperatamente tornare alle competizioni ma comprometterei la mia salute."

Clijsters , Stosur e Zvonareva al 3° turno.



Kim Clijsters travolge la spagnola Suarez Navarro (WTA R 62) per 61 - 63.
Ora se la vedra' con con la francese Alizée Cornet, che ha a sua volta battuto la spagnola Maria José Martinez Sanchez per 75 - 61.

Vince, con fatica, anche Vera Zvonareva, costretta a lottare tre set per battere Bojana Jovanoski per 26 - 63 - 61. Sua prossima avversaria sara' Lucie Safarova, a sua volta impostasi su Klara Zakopalova.,

Dice addio a Melbourne Jelena Jankovic, battuta in 1h e 50' dalla cinese Peng per 76(73) - 63.
JJ si portava subito in vantaggio 41 nel 1° set, per poi subire il ritorno della Peng che andava a vincere il TB.
Un 2° set da dimenticare per la serba, con un calo al 50% di palle di servizio e 13 le palle break regalate all' avversaria.

Eliminate la Molik da parte di Nadia Petrova, la Cirstea da parte della Peer, la Kirilenko da parte della Benesova, la Kleybanova dalla Halep, la Chakvetadze dalla Kvitova e la Dushevina da parte della Stosur.

Facile vittoria per Flavia Pennetta che si sbarazza della spagnola Lourdes Dominguez Lino per 62 - 62, non senza mostrare ottimi attacchi a rete e piacevoli colpi dal fondo.
Sua prossima avversaria sara' Sharar Peer .

i risultati di oggi

Shuai Peng (Chn) def. Jelena Jankovic (Srb) 76(73) - 63
Vera Zvonareva (Rus) def. Bojana Jovanovski(Srb) 26 - 63 - 61
Kim Clijsters (Bel) def. Carla Suarez Navarro (Esp) 61 - 63
Nadia Petrova (Rus) def. Alicia Molik (Aus) 64 - 61
Samantha Stosur (Aus) def. Vera Dushevina (Rus) 63 - 62
Shahar Peer (Isr) def. Sorana Cirstea (Rou) 63 - 62
Iveta Benesova (Cze) def. Maria Kirilenko (Rus) 63 - 61
Lucie Safarova (Cze) def. Klara Zakopalova (Cze) 63 - 67(27) - 75
Flavia Pennetta (Ita) def. Lourdes Dominguez Lino (Esp) 62 - 62
Agnieszka Radwanska (Pol) def. Petra Martic (Cro) 63 - 64
Alize Cornet (Fra) def. Maria Jose Martinez Sanchez (Esp) 75 - 61
Anastasia Pavlyuchenkova (Rus) def. Kristina Barrois (Ger) 62 -62
Ayumi Morita (Jpn) def. Caroline Garcia (Fra) 64 - 64
Ekaterina Makarova (Rus) def. Lesya Tsurenko (Ukr) 76(86) - 61
Simona Halep (Rou) def. Alisa Kleybanova (Rus) 64 -76(72)
Petra Kvitova (Cze) def. Anna Chakvetadze (Rus) 63 - 64

...e quelli di ieri...

(1) Caroline Wozniacki (DEN) d. Vania King (USA) 61 60
(4) Venus Williams (USA) d. Sandra Zahlavova (CZE) 67(6) 60 64
(6) Francesca Schiavone (ITA) d. Rebecca Marino (CAN) 63 57 97
(otto) Victoria Azarenka (BLR) d. Andrea Hlavackova (CZE) 64 64
(9) Li Na (CHN) d. Evgeniya Rodina (RUS) 63 62
(11) Justine Henin (BEL) d. Elena Baltacha (GBR) 61 63
(14) Maria Sharapova (RUS) d. Virginie Razzano (FRA) 76(73) 63
(Q) Vesna Manasieva (RUS) d. (15) Marion Bartoli (FRA) 36 63 60
Julia Goerges (GER) d. (20) Kaia Kanepi (EST) 64 36 64
Anastasija Sevastova (LAT) d. (21) Yanina Wickmayer (BEL) 64 62
(23) Svetlana Kuznetsova (RUS) d. (Q) Arantxa Rus (NED) 61 64
(29) Dominika Cibulkova (SVK) d. Alberta Brianti (ITA) 61 46 62
(30) Andrea Petkovic (GER) d. (Q) Anne Keothavong (GBR) 26 75 60
Monica Niculescu (ROU) d. (32) Tsvetana Pironkova (BUL) 64 61
Barbora Zahlavova Strycova (CZE) d. (WC) Jelena Dokic (AUS) 76(3) 61
Chanelle Scheepers (RSA) d. Regina Kulikova (RUS) 64 46 75

- Melbourne - Australia


i risultati di oggi (passaggio al 4° turno)


Na Li (Chn) def. B. Záhlavová Strýcová (Cze) 62 - 61

M. Sharapova (Rus) def. J. Görges (Ger) 46 - 64 - 64

F.Schiavone (Ita) def. M. Niculescu (Rou) 60 - 76

S. Kuznetsova (Rus) def. J. Henin (Bel) 64 - 76

A. Sevastova (Lat) def. V. Manasieva (Rus) 61 - 63

C. Wozniacki (Den) def. D. Cibulková (Svk) 64 - 63


(official WTA pic)

V. Azarenka (Blr) def. C. Scheepers (Rsa) 63 - 63

A. Petkovic (Ger) def. V. Williams (Usa) 10 (ritiro)


Doppio

F.Pennetta/ G. Dulko def. Craybas/Savchuk (USA/UKR) 62 - 62



da PTNews (n.d.r.)


Buona prova per la nostra Francesca Schiavone, che si qualifica per gli ottavi di finale degli Australian Open, primo Slam della stagione in corso a Melbourne, sconfiggendo in 2 set la rumena Monica Niculescu, numero 85 del ranking WTA.

Dopo un primo set senza storia, portato a casa da Francesca in mezz’ora di gioco, l’atleta azzurra si è deconcentrata e dal 2-1 a suo favore si è ritrovata seriamente in difficoltà sul 2-5 con la rumena al servizio. Ad un passo dalla conquista del 2° set, la Niculescu non è però riuscita a trasformare i 3 set point avuti a disposizione, e si è fatta recuperare dalla Schiavone che ha ripreso il controllo della partita trascinando il set al tie-break dominato poi per 7 punti a 2. Punteggio finale a favore della testa di serie n° 6 del seeding 60 76 (2) in un’ora e 35 minuti di gioco.

Sulla strada tra Francesca ed il suo primo 4to di finale agli Australian Open (unico Slam nel quale non ha ancora raggiunto questo obiettivo) ci sarà la russa Svetlana Kuznetsova (23), che ha sconfitto, un po’ a sorpresa, la belga Justine Henin, finalista della passata edizione, che stenta a trovare la miglior forma in questo inizio di stagione; troppo fallosa la belga che ha commesso 50 errori non forzati tra cui ben 9 doppi falli al servizio.

Sono ben 12 i precedenti tra le due ultime vincitrici del Roland Garros (successo nel 2009 per la russa e storica vittoria di Francesca nel 2010). La Kuznetsova è in vantaggio per 8 a 4 con l’ultima sfida vinta dall’azzurra in Fed Cup nel 2008. Francesca parte favorita ma, anche in virtù della superficie veloce più favorevole alla russa, dovrà essere particolarmente concentrata per approdare ai 4ti di finale e continuare l’avventura australiana.

Negli altri incontri disputati, la n° 1 Caroline Wozniacki, batte in due set (64 63) la slovacca Dominika Cibulkova (29) vendicandosi della sconfitta di settimana scorsa a Sydney. Il prossimo ostacolo per la danese sarà rappresentato dalla sorpresa lituana Sevastova che, nel match tra outsider, si è sbarazzata agevolmente della russa Manasieva (61 63).

Soffre, ma procede la sua corsa anche la bella siberiana Maria Sharapova (14) che ha impiegato circa 2h30 per sconfiggere la giovane e promettente tedesca Julia Goerges (46 – 64 – 64).

La russa incontrerà al prossimo turno la tedesca Andrea Petkovic (30), che ha approfittato del ritiro di Venus Williams (4). La tennista americana ha potuto sfoggiare il suo nuovo vestitino luccicante solo per pochi minuti, visto che ha dovuto abbandonare il centrale di Melbourne dopo aver perso il 1° gioco a causa di un infortunio.

L’ultima parte alta del tabellone femminile si allinea agli ottavi grazie alle vittorie della cinese Li Na (9) sulla Zahlavova Strycova (62 – 61) e della bielorussa Victoria Azarenka (otto) che liquida con un periodico 63 la sudafricana Scheepers.

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i risultati di oggi (passaggio al 4° turno)


A. Radwanska (Pol.) def. S. Halep (Rou) 61 – 62

V. Zvonareva (Rus) def. L. Safarova (Cze) 63 – 76(11/9)

I. Benesova (Cze) def. A. Pavlyuchenkova 63 – 16 – 75

S. Peng (Chn) def. A. Morita (Jpn) 61 – 36 – 63

E. Makarova (Rus) def. N. Petrova (Rus) 62 – 36 – 86

K. Clijsters (Bel) def. A. Cornet (Fra) 76(73) – 63

F. Pennetta (Ita) def. S. Peer (Isr) 36 – 76(73) – 64



(official pic by AO site)




P. Kvitova (Cze) def. S. Stosur (Aus) 76(75) - 63


da TWI (n.d.r.)

Dopo Francesca Schiavone, anche Flavia Pennetta qualificata agli ottavi
Inizio complicato per la brindisina che parte a dir poco male cedendo subito il servizio e ritrovandosi in un battibaleno sotto per 5/1 con una Peer che non regala nulla. La Pennetta riesca a tenere un po’ di più e a recuperare sino al 5/3 , ma qui la sua avversaria tenendo il servizio a 0 , porta a casa la prima frazione.
All’inizio del secondo set, l’azzurra prova a cambiare marcia e stacca sul 2/0. Flavia però subisce la rimonta e il sorpasso della Peer che va sul 4/2. L’israeliana va anche a servire per il match ma il cambiamento di marcia di Flavia si è subito visto. Nel tiebreak vinto da Flavia 7/3 si è vista o meglio rivista la Flavia offensiva e decisa a giocare in progressione.
Nel terzo set, a differenza degli altri, regnano sovrani i servizi fino al 3/3. E’ Flavia ad avere per prima la grande opportunità e non se la fa sfuggire. Il break del settimo gioco risulta così quello fondamentale. Non trema sul 5/4 la Pennetta, che conosce bene questo tipo di emozioni e tenendo il servizio a 0 porta a casa questo match.
Ricordiamo che la nostra conduceva , è vero, per 3/2 negli scontri diretti con la Peer, ma quest'ultima aveva vinto gli ultimi due, entrambi sul cemento ed entrambi nel 2010. Ancora una soddisfazione in più per lei che giocherà per la prima volta negli ottavi di Melbourne e ancora una riprova della sua vena combattiva.
Nelle primissime dichiarazioni fatte sul campo, ha detto: "E' stata durissima ma sono felice. Lei probabilmente dopo il tiebreak è calata anche perchè si sentiva la partita in mano. E' la mia prima volta agli ottavi qui! "
Queste invece le dichiarazioni in conferenza stampa: "Sono molto felice. Credo sia stato un bel match per entrambe, abbiamo lottato a lungo e dato tutto.
Sotto di un set, nel secondo lei ha avuto anche la palla del 5-2, non è stato facile ma non ho mollato".

- Melbourne - Australia


Francesca...semplicemente i m m e n s a


Francesca Schiavone si aggiudica un posto nei quarti





dopo 4 ore e 45' di battaglia al cardiopalma con un' indomabile Sveta Kuznetsova

64 - 16 - 16/14


gli altri risultati di oggi


C. Wozniacki (Den) def. A. Sevastova (Lat) 63 - 63


Na Li def. V. Azarenka (Blr) 63 – 63




Andrea Petkovic (Ger)

def. Maria Sharapova (Rus) 62 - 63

Pennetta e Schiavo: una garanzia!

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Doppio


Flavia Pennetta e Gisela Dulko





approdano ai quarti di finale grazie alla vittoria odierna su Olga Govortsova ed Alla Kudryavtseva, per 6-3 6-2.

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accedono ai quarti

P. Kvitova def. F. Pennetta (Ita) 36 – 63 - 63


V. Zvonareva (Rus) def. I. Benesova (Cze) 64 - 61


Radwanska (Pol.) def. S. Peng (Chn) 75 – 36 - 75


K. Clijsters (Bel) def. E. Makarova (Rus) 76 (73) ritiro



MP (n.d.r.)

Non ce l’ha fatta Flavia Pennetta a imitare Francesca Schiavone e centrare il prestigioso obiettivo dei quarti di finale dell’Australian Open. La brindisina si è dovuta inchinare alla classe e alla potenza della ceca Petra Kvitova, testa di serie numero 25, con il punteggio di 3-6 6-3 6-3 in un’ora e 55 minuti di gioco. Non ci saranno due azzurre dunque tra le magnifiche otto del tabellone australiano, ed è un peccato perché ad un certo punto l’impresa non sembrava certamente impossibile, anzi. L’azzurra aveva vinto convincendo il primo set, grazie anche ad una Kvitova che sbagliava molto nonostante la potenza del dritto e soprattutto del rovescio, che andavano lunghi o larghi davvero di un niente.

La Pennetta aveva costruito il suo gioco punto su punto, non lasciando niente al caso e puntando molto sugli errori dell’avversaria, avvalendosi di una buona percentuale al servizio (68%) che le permetteva di tenere abbastanza agevolmente la battuta. Nel secondo set la musica cambiava, eccome. La Kvitova, semifinalista a Wimbledon lo scorso anno, saliva in cattedra e per la Pennetta erano dolori: tutte le palle che prima uscivano di un niente adesso entravano, e la brindisina non poteva far altro che giocare in difesa e sperare negli errori dell’avversaria. Cosa che però non avveniva. Bordate devastanti da tutti i lati, ottimo gioco e sicurezza davvero niente male. Le cose non cambiavano nemmeno nel terzo set e addio sogni di gloria azzurri. Un dato statistico: la Kvitova ha tirato 46 vincenti contro i soli 16 della Pennetta. Impressionante. Ci rimane dunque solo la Schiavone, che domani affronterà una difficilissima sfida contro la numero uno del mondo, la danese Caroline Wozniacki.

Agevole successo per la testa di serie numero 2, Vera Zvonareva, che supera per 6-4, 6-1 Iveta Benesova; Agnieszka Radwanska impiega 2 ore e 44 minuti per avere ragione di Shuai Peng

Vera Zvonareva, testa di serie numero 2 del tabellone femminile, non dà segni di cedimento e prosegue la marcia verso le fasi finali dell'Australian Open 2011: la russa vuole il primo titolo in uno Slam e lo dimostra anche nel match vinto agevolmente contro la ceca Iveta Benesova. 6-4 6-1, in una gara in cui l'equilibrio dura solamente nelle battute iniziali: troppo il divario tra le due ragazze in campo. Dopo un primo set leggermente più combattuto (Zvonareva breakkata due volte), la vita della Benesova si complica nel secondo, quando la russa intavola un vero e proprio monologo.
La 26enne moscovita ci terrebbe a fare meglio rispetto agli ultimi due tornei dello slam, Wimbledon e U.S. Open, persi entrambi in finale: ora sul cammino della Zvonareva, che troverebbe un posto in semifinale per la seconda volta in carriera, c'è un'altra ceca, Petra Kvitova, che ha avuto la meglio su Flavia Pennetta.
Sbarca ai quarti, per la seconda volta in carriera, anche la polacca Agnieszka Radwanska, che resuscita un paio di volte nel lungo match contro la cinese Shuai Peng, ma alla fine può esultare: 2 ore e 44 minuti, tanto ci è voluto per piegare la resistenza della Peng, che cede per 7-5, 3-6, 7-5, ma può recriminare per un paio di occasioni di chiudere lei il match, invece gettate al vento. Sotto 5-4, la Radwanska però reagisce d'orgoglio ed annulla due match-ball della cinese, prima di imporsi per 7-5, strappandole per l'ultima volta il servizio.

- Melbourne - Australia


oggi ...


Li Na ( Chn)



(Getty Images)

def. A. Petkovic (Ger) 62 - 64



C. Wozniacki (Den)



(Getty Images)

def. F. Schiavone (Ita) 36 - 63 - 63

- Melbourne - Australia

dopo aver letto tutti i commenti relativi al match di Francesca, ho scelto di condividere con voi quello dell' autorevole Ubaldo Scannagatta, che riporta da par suo le emozioni vissute in questa partita


da UbiTennis (n.d.r.)

Schiavone: impresa solo sfiorata
Francesca Schiavone è stata avanti 6-3,3-1, ma lì ha perso 5 games di fila. La Wozniacki ha vinto secondo e terzo set 6-3,6-3 . Stesso punteggio della Pennetta. Francesca dice "Potrei correre ancora per 5 km!" ma in verità le è mancata la lucidità per chiudere il match sul 3-2 e servizio. La Wozniacki aveva fatto muro, ma ha ritrovato fiducia solo da quel momento in poi. La danese resterà n.1 del mondo anche se dovesse perdere dalla Li come l'anno scorso qui

Una grande Schiavone per un’ora e 12 minuti non è bastata a domare la n.1 del mondo. E Caroline Wozniacki non è n.1 del mondo per caso. Non sarà un artista, una giocatrice di grandissimo talento, la bionda pastorotta di Odense che sfoggia un gonnellone d’antan Anni 50, però per batterla devi essere al cento per cento, non darle handicap e non puoi avere sulle gambe e nella testa 4 ore e 44 di maratona da recuperare.
Così non basta trovarsi in vantaggio per 6-3, 3-1 30 pari come è accaduto appunto fino ad un’ora e 12 minuti di gioco del pomeriggio australiano (e alba italiana: il match è finito alle 7,30 italiane) all’incredibile Francesca Schiavone per costringere alla resa una guerriera irriducibile come Caroline.
E’ purtroppo bastato che la campionessa del Roland Garros, che fin lì aveva giocato un match quasi perfetto (seppur in tutta onestà agevolata da una Wozniacki sotto tono), patisse sul 3 a 2 e servizio un game di vuoto mentale, costellato purtroppo da 4 errori di fila _ una volee alta di dritto a campo aperto, un dritto a sventaglio fuor d’un metro, un doppio fallo e uno schiaffo inguardabile a mezza rete _ e mentre la Wozniacki ha ritrovato se stessa, Francesca si è un po’ persa, la partita ha cambiato completamente volto ed è stata tutta una deriva salvo un sussulto d’orgoglio finale.
Ora Francesca dice che non era stanca, che potrebbe correre per 5 km, ricorda che nel terzo set ha ritrovato le energie e rimpiange semmai di non aver vinto un paio di games dei quattro persi fra l'1 pari al terzo e il 5-2 per la Wozniacki ("Mi sono detto che non avrei dovuto lasciarmela scappare"), e forse non si è nemmeno resa conto di essere stanca sul campo o è troppo orgogliosa per ammetterla. Ma la stanchezza a volte si manifesta anche quando non la si sente. Si insinua perfidamente sotto mentite spoglie: la mancanza di lucidità, un decimo di riflessi in meno, un allungo sottorete di un centimetro più corto, un salto in elevazione un centimetro più basso. Sbagli una volee, uno smash e non dici nemmeno a te stesso: "L'ho sbagliato perchè sono stanco". Non ci pensi nemmeno al fatto che sia stata la stanchezza a fregarti, ma è così. Dall'altra parte invece c'era una ragazzona di 10 anni più giovane che non aveva perso un set, che era stata in campo in tre match la metà di Francesca., e che è diventata n.1 ributtando di là perfino i comodini "perchè leggo bene i colpi delle mie avversarie, ne recupero tante e così facendo metto pressione su loro che sono costrette a cercare le righe e a prendere semrpe più rischi....a me non importa se le altre fanno 100 punti vincenti, l'importante è che alla fine sia io a vincere"
E' quello che è successo. Triplo di punti vincenti per Francesca, ma anche triplo di errori. E il punto che conta di più alla fine lo ha fatto la Wozniacki, l'ultimo. "Meno che c'era l'Occhio di Falco! L'arbitro aveva fatto l'overrule sul matchpoint e se non ci fosse stato avrei perso quel punto e chissà come sarebbe finita..."
Insomma è dunque andata a finire come aveva previsto Amelie Mauresmo, campionessa qui nel 2006: “Non credo sia possibile recuperare una fatica, non solo fisica ma anche mentale, come quella da cui è venuta fuori negli ottavi Francesca con la Kuznetsova”.
Rafa Nadal con me era stato più possibilista, forse diplomatico...ma lui di solito, anche se è troppo intelligente per fare gaffes, è anche un ragazzo molto schietto, sincero e come al solito ha detto cose intellgenti: “Dopo i cinque set con Murray ero morto e persi senza potermi difendere con Gonzalez, due anni dopo feci cinque set con Verdasco e recuperai invece bene contro Federer in finale…”.
Come dire che c’è momento e momento e nessuna situazione è mai uguale ad un’altra. Purtroppo quella odierna non era quella auspicata.
Poco conta dire a questo punto, dopo aver applaudito comunque Francesca per un’altra ottima, orgogliosa partita, che il match l’ha fatto e comandato tutto lei: 41 i suoi vincenti contro appena i 14 della danese d’origini polacche, ma purtroppo bilanciati da 46 errori gratuiti contro i soli 15 della Wozniacki.
Alla fine la partita l’ha vinta la grande favorita della vigilia, 3-6,6-3,6-3 dopo 2h e 24 m. _ praticamente la metà del match con la Kuznetsova _ dopo un finale ricco di suspence grazie ancora a Francesca che ha annullato 3 matchpoints sul 5 a 2 per la danese giocando un game assolutamente straordinario, uno dei migliori de match.
Sembrava avesse ritrovato la giusta adrenalina. Si è sperato allora _ noi italiani tutti raggruppati insieme nella Rod Laver Arena, quasi per farsi coraggio _ in un nuovo impossibile miracolo, soprattutto quando Franci è salita sul 3-5 30-0 ma lì purtroppo ancora uno schiaffo al volo l’ha tradita. La fotocopia di quell’altro brutto sbagliato sul 3-2 nel secondo set. E la Wozniacki, facendo quattro punti di fila e strappando per la quarta vola in cinque games la battuta a Francesca _ che fino al 3-1 non l’aveva mai persa ma poi l’ha ceduta 6 volte in sette turni, ha chiuso definitivamente i conti.
10.000 australiani, freddini all’inizio forse perché delusi dal derby svizzero dominato senza suspence da Federer 6-1,6-3,6-2 su un nervosissimo Wawrinka in appena un’ora e 47 minuti, si sono “riscaldati” nel finale, soprattutto quando l’azzurra ha salvato giocando come contro la Kuznetsova i 3 matchpopints sul 2-5. Se Francesca fosse riuscita a tenere il servizio, lo spettacolo sarebbe stato assicurato contro la cinese Li in semifinale, anche se la Li è tuttora imbattuta nel 2011 (dopo avere vinto il torneo di Sydney) e lo scorso anno battè in questo torneo proprio la Wozniacki. .Se ciò si dovesse ripetere, comunque, Caroline non perderebbe la corona: grazie alla vittoria di oggi è comunque sicura di restare n.1 del mondo. Tutti sembrano credere ad una finale Clijsters-Wozniacki, ma io devo confessare che oggi la danese non mi ha fatto una grande impressione, anche se sbagliare solo 15 palle in 2 ore e 24 minuti non è facile. Purtroppo credo che Francesca abbia perso una grande opportunità perchè la partita l'aveva in mano e solo quella sua pausa spaventosa sul 3-2 (sfociati in 17 punti persi degli ultimi 21 del secondo set) ha permesso alla guerriera Wozniacki di ritrovare colpi e soprattutto fiducia.

- Melbourne - Australia


... la corsa continua...


G.Dulko & Flavia Pennetta
accedono alle semifinali





battendo la coppia Grandin & Uhrova 60 - 63

- Melbourne - Australia



raggiungono Caroline e LiNa in semifinale




V. Zvonareva (Rus)




def. P. Kvitova (Cze) 62 - 64




K. Clijsters (Bel)





def. A. Radwanska (Pol) 63 - 76 (74)


da FITNews (n.d.r.)

Tutto secondo pronostico negli ultimi due quarti del tabellone femminile degli Australian Open. Promosse in semifinale la numero due Vera Zvonareva e la numero tre Kim Clijsters.
Ha aperto il programma sulla “Rod Laver Arena” la Zvonareva che in un’ora e un quarto ha rifilato un secco 62 64 alla Kvitova, protagonista nel turno precedente dell’eliminazione dell’azzurra Flavia Pennetta (n.22). Bruciante l’avvio della russa, che in appena un quarto d’ora è scappata via sul 4-0, con la Kvitova incapace di reagire alle accelerazioni della rivale. Partenza ad handicap per la ceca, semifinalista lo scorso anno a Wimbledon e reduce dal titolo conquistato a Brisbane ad inizio gennaio nel 2011 era ancora imbattuta), anche nel secondo set: subito sotto 3-0 e match ormai compromesso.
La Zvonareva ha giocato portando un segno di lutto sul cappellino per l'attentato terroristico all'aeroporto di Mosca che ha provocato vittime e ferite. La moscovita, 26 anni, finalista a Wimbledon e agli US Open nel 2010, punta dunque alla terza finale consecutiva in tornei dello Slam. Non sarà tuttavia facile perché domani troverà sulla sua strada la Clijsters, vera favorita del torneo a dispetto del seeding che la mette solo al terzo posto.

Oggi Kim contro la Radwanska qualche piccolo brivido lo ha sentito. Dopo aver dominato nella prima partita (63), nella secondo ha servito sotto 5-4 ed è andata ai vantaggi, con la polacca a due punti dal set. Poi ha servito questa volta in vantaggio 6-5, ma ha ceduto il servizio. Nel tie break la belga è partita male (2-0 per la rivale), ma ha recuperato e chiuso 7-4 dopo un’ora e 34 minuti.
Nell’altra semifinale, quella della parte alta, saranno di fronte la numero uno Caroline Wozniacki, che ieri ha eliminato l’azzurra Francesca Schiavone (n.6) cedendo il primo set del torneo, e la cinese Li Na, per la seconda volta consecutiva così in alto agli Australian Open. La ventenne danese è già certa di conservare la posizione di numero uno del ranking mondiale lunedì prossimo: le manca però ancora il primo titolo in uno Slam.
Delle quattro semifinaliste l’unica ad aver conquistato titoli dello Slam è mamma Clijsters, 27 anni e tre successi, tutti agli US Open: 2005, 2009 e 2010. Kim non ha mai vinto a Melbourne, dove ha giocato e perso una finale contro la Henin nel 2004. Comunque vadano a finire questi Australian Open, sabato l’albo d’oro femminile dello Slam australe si arricchirà di un nuovo nome.

- Melbourne - Australia

DOPPIO


Flavia Pennetta & Gisela Dulko in finale !




def. la coppia L. Huber / N. Petrova 64 - 75

Flavia e Gisela fin qui non hanno perso un set ed hanno concesso alle avversarie 29 giochi nei cinque match disputati.

Nella finale di venerdi' affronteranno la coppia formata dalla bielorussa Victoria Azarenka e dalla russa Maria Kirilenko, teste di serie numero 12.

- Melbourne - Australia


Caroline...sogno Slam svanito: ... e' NaLi la prima finalista



Na Li (Chn)

def. C. Wozniacki (Den) 36 - 75 - 63


da YW (n.d.r.)


Na Li entra nei libri della storia del tennis come la prima cinese ad arrivare alla finale di un torneo Slam e lo fa a Melbourne e nel migliore dei modi, battendo la numero 1 mondiale Caroline Wozniacki.

Parte molto bene la Wozniacki che va subito 2-0 facendo colpire molte palle alla cinese che spesso perde la misura del campo e cade nell’errore. Reagisce però la Li che effettua l’aggancio. Aggancio che però dura poco. Infatti la danese si rifà sotto con tranquillità e se ne va 5-2 prima di mettere il sigillo finale alla prima frazione con un 6-3. Il match sembra così nelle mani di Caroline che raccoglie sui moltissimi gratuiti dell’avversaria.


Nel secondo la musica non cambia ed è ancora la Wozniacki a volare via sul 4-2. L’incontro sembra avere una sola padrona ma non è così e la cinese reagisce tornando sul 4-4. Nel nono game però arriva il break che porta Caro a servire per il match e ad avere anche il matchpoint. Ma non chiude, anzi subisce il parziale di 3 games a 0 che le costa il set. Sul finire di quest’ultimo si è rivista la Li dai colpi pesantissimi, la stessa giocatrice che due settimane fa le aveva suonate alla Clijsters.


Nel terzo set esce meglio dai blocchi la Wozniacki che prende il break nel terzo gioco, ma lo restituisce immediatamente nel game successivo. A questo punto la cinese prende coraggio e se ne va verso la finale. Sul 4-2 sembra però tremare. La posta in gioco è di quelle importanti ed è impossibile non pensarci. Il suo braccio si irrigidisce e cede il break appena conquistato ma non molla e le sue accelerazioni hanno ancora la meglio sui colpi lenti della numero 1 mondiale. Sul 5-3 la Li serve per l’incontro e nonostante si veda palesemente la sua tensione sia sul viso sia sui colpi, riesce a chiudere e ad entrare così nella storia del tennis.


Insomma la cinese è così in finale, prima tennista del suo paese a raggiungere un traguardo di tale importanza. Per la danese rimane la grande amarezza di non aver capitalizzato il match point del secondo set e rimane l’ennesimo stop prima di una finale della sua seppur giovanissima carriera.


Ecco alcune dichiarazioni della Li “ Sono molto emozionata. Manca ancora un piccolo passo per vincere il trofeo. Sul matchpoint contro non ci ho pensato più di tanto. All’inizio volevo colpire fortissimo e sbagliavo ma poi ho trovato la misura. Ora ho due giorni per recuperare e preparare la finale. Non ho preferenze che vinca Kim o Vera io farò il mio gioco.”

- Melbourne - Australia


Kim... ...studia da n° 1


Kim Klijsters (Bel)




si assicura il posto in finale battendo Vera Zvonareva (Rus) 63 - 63


da TW (n.d.r.)

...a lezione da Kim
Impartendo un'autentica lezione tennistica a Vera Zvonareva, Kim Clijsters approda all'ultimo atto degli Open d'Australia, conseguendo la settima finale in un torneo del grande slam. Una Clijsters che torna in finale a Melbourne a distanza di 7 anni, quando allora segnò il passo per mano della compatriota Henin. Tra due giorni, invece, Kim troverà dinanzi a sé la sorprendente cinese Na Lì, dalla quale è stata recentemente sconfitta nella finale di Sidney. Dopo essere apparsa non del tutto convincente nei giorni scorsi, quest'oggi la belga ha offerto il massimo della prestazione psicofisica, ridimensionando una Zvonareva che sin qui aveva impressionato. Era prevedibile questo esito, ma non le proporzioni.

Il sin troppo eloquente 6-3, 6-3 conclusivo in favore della campionessa degli Us Open è frutto di una prova ai limiti della perfezione per una Clijsters che ha tenuto saldamente e costantemente in mano le redini dell'incontro. Kim ha applicato alla perfezione il suo credo tennistico, servendosi di tutto il suo talento, non consentendo in alcun modo alla Zvonareva di riavvicinarsi. La russa, da par suo, non ha mai dato l'impressione di poter raddrizzare un match nel quale è stata dominata ben oltre la semplice formalità del punteggio. La Clijsters, infatti, fatta eccezione per due palle break concesse nell'ottavo game del secondo set, ha sempre avuto le mani sul match.

La riedizione della finale degli Us Open, si è dunque nuovamente risolta in favore della campionessa belga, impostasi per la settima volta in dieci precedenti diretti nei confronti della russa.Eppure in apertura di match è la Zvonareva a strappare a freddo il servizio alla Clijsters. Un break che però Vera ha immediatamente restituito nel game successivo.Fino al 3 pari, il primo set non trova una padrona, seguendo il ritmo imposto dai turni di battuta, fino a quando la Cljisters decide di rompere gli indugi imprimendo una svolta al parziale d'apertura. La campionessa belga indirizza così in proprio favore le sorti del set per 6-3, elevando il livello del proprio gioco dal 3 pari in poi.

Sulla scorta, Kim nel terzo game effettua il primo break della seconda frazione, allargandosi a macchia d'olio oltre le fragili trincee della russa. La Zvonareva, infatti, patisce la maggior velocità di crociera di una Clijsters incontrastabile quando si appoggia con tutto il trasferimento del corpo sulla palla. La belga coniuga potenza e precisione ai suoi colpi e non dà modo alla Zvonareva di entrare nello scambio. Soltanto sul 4-3 per la belga, la Zvonareva si procura due opportunità del controbreak, che però vanifica a causa di due errori non forzati con il rovescio. Scampato il solo ed unico pericolo, la belga, sul 6-3, 5-3, mette a segno un nuovo break che decreta la conclusione di un match mai in discussione e nel quale il pallino del gioco è rimasto in pianta stabile nelle mani della belga. Tra due giorni, la Clijsters, andrà a caccia del primo sigillo agli Open d'Australia in quella che sarà una finale inedita a livello di major.

- Melbourne - Australia

Doppio


...un po' di azzurro agli AO ...


Flavia Pennetta & Gisela Dulko

conquistano il primo Slam 2011







26 - 75 - 61


Viktoria Azarenka (Blr) e Maria Kirilenko (Rus)





da FIT News (n.d.r.)

Flavia Pennetta e Gisela Dulko hanno conquistato il titolo di doppio femminile agli Australian Open, primo Slam del 2011 in corso a Melbourne.
In finale sulla “Rod Laver Arena” la coppia italo-argentina, prima testa di serie, ha battuto formazione composta dalla bielorussa Victoria Azarenka e dalla russa Maria Kirilenko, teste di serie numero 12, in tre set: 26 75 62 in due ore e undici minuti.
Flavia e Gisela sino alla finale non avevano perso un set ed avevano concesso alle avversarie 29 giochi nei cinque match disputati. Forse tradite dall’emozione, Pennetta e Dulko hanno inizialmente subito il gioco aggressivo di Azarenka-Kirilenko. Nel primo set equilibrio fino al 2-2, poi la coppia dell’est ha infilato quattro game consecutivi strappando due volte il servizio alle avversarie. Nel secondo set Pennetta-Dulko hanno centrato il break in apertura sulla Kirilenko, ma Flavia ha subito ceduto il suo turno di servizio. In vantaggio 4-1 Azarenka-Kirilenko hanno avuto la palla del 5-1, poi la grande rimonta della coppia italo-argentina che ha conquistato sei giochi di fila vincendo il set. Nella terza e decisiva partita due break consecutivi di Pennetta-Dulko al terzo game e al quinto game le hanno portate sul 4-1. Quindi 5-1 con Flavia al servizio e 62 finale dopo aver ancora strappato la battuta alla Azarenka.

La Pennetta in carriera aveva già giocato una finale Slam di doppio, agli US Open 2005, raggiunta in coppia con la russa Elena Dementieva: perse la sfida per il titolo (62 57 63) contro la statunitense Lisa Raymond e l’australiana Samantha Stosur.
Un titolo di doppio femminile in uno Slam lo aveva già conquistato Mara Santangelo, in coppia con l’australiana Alicia Molik: nel 2007 al Roland Garros ha battuto in finale per 76 (5) 64 la slovena Katarina Srebotnik e la giapponese Ai Sugiyama. Nel 1986 agli US Open la faentina Raffaella Reggi ha invece vinto il titolo del doppio misto insieme allo spagnolo Sergio Casal, superando per 64 64 la coppia americana formata da Martina Navratilova e Peter Fleming.

Flavia e Gisela - al loro primo anno insieme - hanno chiuso il 2010 al primo posto del ranking mondiale di doppio. Nella passata stagione sono andate a segno a Miami, Stoccarda, Roma, Bastad, Montreal, Mosca e ai Wta Championships di Doha, e sono state finaliste a Madrid e Pechino. Nei tornei dello Slam hanno raggiunto i quarti agli Australian Open, al Roland Garros e agli US Open, e le semifinali a Wimbledon.
In carriera Flavia vanta 14 titoli in doppio nel circuito Wta.

- Melbourne - Australia

da UBITennis (n.d.r.)


Immense! Flavia e Gisela, primo Slam in doppio

La coppia italo argentina Pennetta Dulko vince il suo primo titolo dello Slam confermando la prima posizione mondiale raggiunta nel 2010.
Battute Azarenka e Kirilenko 26 75 61. Grandissima prova di intelligenza di Flavia e Gisela che ribaltano una partita in cui erano sotto 62 41 e palla break cambiando tattica in corso d'opera e mandando in confusione le avversarie.




Giornata splendida e atmosfera rilassata per la finale del doppio femminile tra le coppie Pennetta Dulko, numero 1 del mondo e Azarenka Kirilenko, testa di serie numero 12. Percorso netto per il team italo argentino mentre le avversarie hanno lasciato un set per strada. Nel corridoio che porta alla Rod Laver Arena le quattro protagoniste dell'ultimo appuntamento chiaccherano e scherzano. Kirilenko prende amabilmente in giro Pennetta, amica ed ex compagna di doppio.
Sorteggio favorevole alle teste di serie numero 1 che scelgono di ricevere: come conferma la veterana Stubbs, partire con la risposta è un vantaggio nel doppio femminile. Dulko e Pennetta sono alla caccia del primo Slam in carriera per coronare la vetta della classifica che per ora ha seguito un percorso analogo a quello di Wozniacki. Per Flavia c'è l'esperienza della finale degli Us Open 2005, giocata in coppia con Dementieva e persa contro Raymond e Stosur. Nei precedenti Pennetta Dulko hanno vinto a Mosca e hanno perso a Cincinnati nel 2010. Gli spalti sono pressocchè vuoti e creano un'atmosfera più da primo turno che finale Slam.
Come in ogni squadra uno dei due atleti si distingue per essere quello che chiama il gioco nelle situazioni più complicate; un ruolo che appartiene a Pennetta e ad Azarenka oggi. E' una partita che si gioca da fondo. A rete c'è solo la compagna di chi serve, per il resto sono lunghi palleggi da fondo e, incredibilmente, c'è spazio anche per le palle corte. Azarenka da fondo è una macchina da guerra: è lei a procurarsi il primo break della partita togliendo il servizio a Pennetta nel sesto gioco dell'incontro. C'è lo spazio per il contro break (2 palle break) e Flavia è coraggiosa nel tentativo di recuperare uno smash laterale ma finisce gambe all'aria contro i cartelloni pubblicitari, per fortuna senza conseguenze. E' il segnale che il set è perduto e anche Dulko non riesce a tenere il servizio. 62 in 34 minuti.
E' Azarenka show, nel bene o nel male. E' stata l'artefice della vittoria del primo set, è la responsabile del break subito nel primo gioco del secondo, con un rovescio semplicissimo giocato addosso a Pennetta, fortunata a trasformarlo in volè vincente e sbagliando la volè del punto successivo di un paio di metri. Flavia fa fatica a tenere il servizio oggi e nel gioco successivo concede altre tre palle break; una è brava a cancellarla con un rovescio vincente, la seconda la spreca Azarenka a rete, la terza è quella decisiva con la brindisina fallosa da fondo. Una partita dominata dalla coppia bielorussa/russa e che sfugge di mano a Pennetta Dulko, brekkate nuovamente nel quarto gioco. Sul 4 a 1 Pennetta si salva con tenacia, annullando nuovamente una palla break e accorciando sul 2 a 4.
La disperazione aguzza l'ingengno e Dulko Pennetta non vogliono affondare senza lottare. Sanno che bisogna provare a fare qualcosa di diverso e decidono per entrare negli scambi laterali per chiudere di volo a rete. Dulko esegue la nuova tattica con intelligenza e bravura e le avversarie faticano a leggere immediatamente la novità, cedendo il break di vantaggio e rimettendo in discussione la partita. Che non ci sia troppo pubblico tra gli spalti si nota poco quando Azarenka è sulla palla; al consueto gridolino di accompagnamento al colpo fanno contorno le grida disperate ogni qualvolta Viktoria commette qualche orrore in campo.
La palla break fallita nell'ottavo gioco e il conseguente 4 pari costano un sonoro calcione ad uno dei tabelloni della Kia. Ma la partita può girare e lo capiscono nel quattro protagoniste. Le numero 1 del mondo strappano il servizio alle avversarie e sul 6 a 5 vanno a servire per il set. Parlano tantissimo in campo Pennetta e Dulko ed è la loro forza perché riescono sempre a leggere la situazione in tempo e a cercare la soluzione migliore. Ci vogliono 62 minuti per portare a casa il set 75 ma è la conclusione di un piccolo capolavoro che le ha portate a vincere 6 degli ultimi 7 giochi. Flavia è meravigliosa nel tenere vivo il sorriso sulle labbra di Gisela quando l'argentina si trova in difficoltà e a spingerla a stringere i denti.
E' proprio Dulko a siglare il punto che porta la coppia avanti 2 a 1 nel terzo con un break grazie ad un delizioso pallonetto al volo. Si sciolgono Azarenka e Kirilenko spianando la strada delle numero 1 che strappano nuovamente il servzio nel quinto gioco e issandosi sul 5 a 1. E' superstiziosa Dulko, gioca con lo stesso abitino da inizio torneo che fa lavare alla fine di ogni match.
Oggi la sorte le dà ragione: Flavia e Gisela sono campionesse dell'Australian Open.
Hanno battuto Azarenka Kirilenko 26 75 61.

- Melbourne - Australia


Interviste e immagini di ieri






(pic by Getty Images)


"Siamo contentissime, forse non abbiamo ancora capito cosa siamo riuscite a fare, abbiamo ripreso la partita in maniera pazzesca lottando fino alla fine. Sul match point ci siamo guardate, non ci sembrava vero avercela fatta".
Ci aiuta moltissimo il fatto di essere amiche - hanno spiegato le due campionesse di Melbourne in conferenza stampa -, perché anche nei momenti difficili nessuna accusa l'altra".



(pic by Getty Images)


"Io e Gisela non ci aspettavamo di diventare le numero 1 al mondo, abbiamo iniziato a giocare assieme perché siamo molto amiche, ci divertiamo molto sia in campo che fuori e credo sia questo il segreto - spiega l'azzurra -. Speriamo di continuare così, del resto finché il fisico te lo permette, sei ambizioso e hai voglia di migliorarti, vuol dire che puoi ancora regalare tante soddisfazioni a te stessa e a chi ti segue. Sarà difficile continuare a fare risultati così importanti, ma continueremo a provarci".

- Melbourne - Australia


a Kim il primo Slam 2011


Kim Klijsters (Bel)






36 - 63 - 63 alla cinese Li Na







...e la scalata di Kim al al 1° posto WTA Ranking continua...


da PTNews (n.d.r.)

Kim Clijsters trionfa dopo una finale entusiasmante

Kim Clijsters porta a casa il primo Slam della stagione, vincendo in rimonta la finalissima che la vedeva opposta alla sorpresa cinese Na Li. E' uscita fuori una finale spettacolare, che ha onorato un torneo di prestigio come l'Australian Open.

La cronaca del match

Inizialmente la gara sembra avere un'unica protagonista: la Clijsters piazza subito otto punti consecutivi che fissano il punteggio sul 2-0 dopo pochi minuti da inizio gara. La cinese sembra non esserci, ma a sorpresa piazza l'immediato contro break che, unito al buon turno di battuta successivo, porta nuovamente il punteggio in parità, 2-2. La belga reagisce tenendo il servizio, ma subito dopo la Li prende il largo conquistando quattro game consecutivi che valgono il primo set, che si chiude sul 6-3 dopo 38 minuti.

Il secondo set è scoppiettante e racchiude sei break in nove giochi. I primi quattro games sono caratterizzati da due break per parte e la prima a tenere il servizio è Na Li, che spezza l'equilibrio al quinto gioco portandosi avanti 3-2. Da qui in poi è la Clijsters a prendere in mano la gara, contrariamente a quanto accaduto nel primo set, portandosi direttamente sul 6-3 dopo un set durato quasi un'ora. Sorti rimandate al terzo set.

Il parziale decisivo vede nuovamente la belga conquistare il break al secondo gioco, prima di farsi recuperare dal controbreak cinese. Questa volta la Clijsters non si butta giù e mette a segno un nuovo break che la porta a condurre 3-1. Na Li prova fino all'ultimo a recuperare lo svantaggio, tenendo sempre il servizio, ma ormai la Clijsters è in trance agonistica e non sbaglia praticamente mai. Dopo due ore e 4 minuti di vero spettacolo la regina di Melbourne prende il nome di Kim Clijsters.