Coppa Davis - World Group Final
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Coppa Davis - World Group Final
Siviglia - Spagna
2 - 4 dicembre 2011
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Re: Coppa Davis - World Group Final
Siviglia - Spagna
il team argentino
Il CT argentino Tito Vazquez ha comunicato i nomi di 5 giocatori argentini in partenza per Siviglia.
Juan Ignacio Chela
Juan Martin Del Potro
David Nalbandian
Juan Monaco
Eduardo Schwank
Del Potro, Nalbandian e Monaco dovrebbero essere "sicuri", mentre Chela e Schwank si contenderanno il quarto posto.
il team argentino
Il CT argentino Tito Vazquez ha comunicato i nomi di 5 giocatori argentini in partenza per Siviglia.
Juan Ignacio Chela
Juan Martin Del Potro
David Nalbandian
Juan Monaco
Eduardo Schwank
Del Potro, Nalbandian e Monaco dovrebbero essere "sicuri", mentre Chela e Schwank si contenderanno il quarto posto.
Ultima modifica di errex il Mar Nov 22, 2011 4:53 am - modificato 2 volte.
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Re: Coppa Davis - World Group Final
Siviglia - Spagna
Il CT spagnolo Alberto Costa ha comunicato i nomi dei giocatori convocati a Siviglia
Rafael Nadal
David Ferrer
Feliciano Lopez
Fernando Verdasco
Riserva: Granollers
Nadal e Ferrer singolaristi; Lopez-Verdasco probabile coppia di doppio
il team spagnolo
Il CT spagnolo Alberto Costa ha comunicato i nomi dei giocatori convocati a Siviglia
Rafael Nadal
David Ferrer
Feliciano Lopez
Fernando Verdasco
Riserva: Granollers
Nadal e Ferrer singolaristi; Lopez-Verdasco probabile coppia di doppio
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Re: Coppa Davis - World Group Final
Siviglia - Spagna
Venerdi' 2/12 - 13:45 Rafael Nadal vs Juan Monaco
di seguito: David Ferrer vs Juan Martin Del Potro
Sabato 3/12 - 15:45
Feliciano Lopez/Fernando Verdasco vs David Nalbandian/Eduardo Schwank
Domenica 4/12 - 12:45 Rafael Nadal vs Juan Martin Del Potro
di seguito: David Ferrer - Juan Monaco (David Nalbandian)
Ormai è tutto pronto nella capitale andalusa, il teatro della sfida sarà lo stesso stadio Olimpico di Siviglia (27.200 posti) che nel 2004 aveva visto la seconda vittoria della Spagna. Numeri impressionanti quelli spagnoli: sarà l’ottava finale che disputeranno in undici anni avendo vinto il trofeo ben 4 volte (2000, 2004, 2008 e 2009), se questo non bastasse le furie rosse giocheranno in casa, fatto non trascurabile considerando che hanno scelto la superficie e che dal lontano 1999 non perdono in casa. L’Argentina cercherà di conquistare la famosa insalatiera che gli è sfuggita nell’atto finale per ben 3 volte (1981, 2006 e 2008), tentando di spodestare gli iberici dalla prima posizione del ranking per nazioni, e di scacciare il non invidiabile record di non aver mai vinto questa competizione avendo giocato più di una finale insieme ad India e Romania.
Le due nazionali si sono affrontate 3 volte ed a vincere è sempre stata la Spagna: Barcellona 1926 (quarti), Malaga 2003 (semifinale) e Mar del Plata nella finale del 2008.
Il team spagnolo sarà guidato da Albert Costa e comprende il leader Nadal, numero 2 del mondo, Ferrer, ormai una certezza (guardasi master), Feliciano Lopez, Fernando Verdasco e Marcel Granollers, gregario della squadra ma che ha conquistato quest’anno il suo 5 titolo.
Ad affrontare questa corazzata rossa saranno giocatori anch’essi di primissimo livello come Juan Martin Del Potro, David Nalbandian, Juan Ignacio Chele, Juan Monaco ed Eduardo Schwank capitanati da Tito Vasquez.
Nonostante le parole di Roger Federer “sarebbe logico prevedere una vittoria spagnola con Rafa come numero 1” sono piuttosto numerosi i dubbi su questa finale, su tutti lo stato di Nadal che ha ammesso di recente di aver perso la passione per il gioco. Ma sappiamo tutti che Rafa in Davis si trasforma, basti pensare che in questa competizione vanta 18 vittorie ed una sola sconfitta (con Novak 76 63 76 quando era ancora un bambino). Se dalla parte spagnola sono in apprensione per Rafa, gli argentini lo sono per Del Potro che ha abbandonato anzi tempo gli allenamenti qualche giorno fa per problemi al ginocchio, ma sembra che si sia risolto tutto.
Confermando le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi Monaco giocherà il primo singolare, così Vasquez farà riposare Nalbandian per doppio e singolare successivo, e se sappiamo tutti che el Rey David nella partita secca può vincere con chiunque (vedi master del 2005), va aggiunto che Monaco viene da un ottimo stato di forma (finale Valencia e quarti a Bercy).
Dal lato spagnolo Ferrer ritrova la sua superficie preferita e ha lasciato da tempo le vesti del gregario, quindi anche con un Nadal non del tutto in forma sulla terra Ferrer è più che una certezza. Verdasco non giocherà dato il suo scarso stato di forma, lo vedremo in coppia con Lopez per la gioia del pubblico femminile andaluso.
Questa finale non è così scontata come molti credono e sappiamo benissimo che in Davis le sorprese accadono molto più spesso che altrove.
TWI (n.d.r.)
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vigilia
Venerdi' 2/12 - 13:45 Rafael Nadal vs Juan Monaco
di seguito: David Ferrer vs Juan Martin Del Potro
Sabato 3/12 - 15:45
Feliciano Lopez/Fernando Verdasco vs David Nalbandian/Eduardo Schwank
Domenica 4/12 - 12:45 Rafael Nadal vs Juan Martin Del Potro
di seguito: David Ferrer - Juan Monaco (David Nalbandian)
Spagnoli per la quinta volta o argentini per la prima?
Ormai è tutto pronto nella capitale andalusa, il teatro della sfida sarà lo stesso stadio Olimpico di Siviglia (27.200 posti) che nel 2004 aveva visto la seconda vittoria della Spagna. Numeri impressionanti quelli spagnoli: sarà l’ottava finale che disputeranno in undici anni avendo vinto il trofeo ben 4 volte (2000, 2004, 2008 e 2009), se questo non bastasse le furie rosse giocheranno in casa, fatto non trascurabile considerando che hanno scelto la superficie e che dal lontano 1999 non perdono in casa. L’Argentina cercherà di conquistare la famosa insalatiera che gli è sfuggita nell’atto finale per ben 3 volte (1981, 2006 e 2008), tentando di spodestare gli iberici dalla prima posizione del ranking per nazioni, e di scacciare il non invidiabile record di non aver mai vinto questa competizione avendo giocato più di una finale insieme ad India e Romania.
Le due nazionali si sono affrontate 3 volte ed a vincere è sempre stata la Spagna: Barcellona 1926 (quarti), Malaga 2003 (semifinale) e Mar del Plata nella finale del 2008.
Il team spagnolo sarà guidato da Albert Costa e comprende il leader Nadal, numero 2 del mondo, Ferrer, ormai una certezza (guardasi master), Feliciano Lopez, Fernando Verdasco e Marcel Granollers, gregario della squadra ma che ha conquistato quest’anno il suo 5 titolo.
Ad affrontare questa corazzata rossa saranno giocatori anch’essi di primissimo livello come Juan Martin Del Potro, David Nalbandian, Juan Ignacio Chele, Juan Monaco ed Eduardo Schwank capitanati da Tito Vasquez.
Nonostante le parole di Roger Federer “sarebbe logico prevedere una vittoria spagnola con Rafa come numero 1” sono piuttosto numerosi i dubbi su questa finale, su tutti lo stato di Nadal che ha ammesso di recente di aver perso la passione per il gioco. Ma sappiamo tutti che Rafa in Davis si trasforma, basti pensare che in questa competizione vanta 18 vittorie ed una sola sconfitta (con Novak 76 63 76 quando era ancora un bambino). Se dalla parte spagnola sono in apprensione per Rafa, gli argentini lo sono per Del Potro che ha abbandonato anzi tempo gli allenamenti qualche giorno fa per problemi al ginocchio, ma sembra che si sia risolto tutto.
Confermando le indiscrezioni trapelate nei giorni scorsi Monaco giocherà il primo singolare, così Vasquez farà riposare Nalbandian per doppio e singolare successivo, e se sappiamo tutti che el Rey David nella partita secca può vincere con chiunque (vedi master del 2005), va aggiunto che Monaco viene da un ottimo stato di forma (finale Valencia e quarti a Bercy).
Dal lato spagnolo Ferrer ritrova la sua superficie preferita e ha lasciato da tempo le vesti del gregario, quindi anche con un Nadal non del tutto in forma sulla terra Ferrer è più che una certezza. Verdasco non giocherà dato il suo scarso stato di forma, lo vedremo in coppia con Lopez per la gioia del pubblico femminile andaluso.
Questa finale non è così scontata come molti credono e sappiamo benissimo che in Davis le sorprese accadono molto più spesso che altrove.
TWI (n.d.r.)
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Re: Coppa Davis - World Group Final
Siviglia - Spagna
Fra bolle d’aria, controlli unilaterali, campi fallati e cosmicamente lenti, la Spagna concretizza i favori del pronostico e mette una seria ipoteca sulla vittoria finale, aggiudicandosi i primi due singolari della sfida di Davis che la vede opposta a Siviglia all’Argentina.
R. Nadal d. J. Monaco 61 - 61
Sulla terra rossa tutto cambia e Rafael Nadal torna il toro di sempre, in un’arena d’eccezione, la bellissima Cartuja di Siviglia, riempita da 27700 spettatori. Non è bastata l’infiltrazione d’acqua e nemmeno il presunto fastidio al ginocchio, che addirittura ne aveva messo in dubbio la presenza in campo, a fermare il maiorchino. Ritrovato il mattone tritato sotto i piedi, il numero due del mondo è tornato il mostro di sempre, ed il povero Juan Monaco è stato travolto.
6-1 6-1 6-2 in due ore e 27 minuti e Spagna in vantaggio nella serie. Tutto prevedile certo, ma dopo le ultime apparizioni di Rafa, qualche dubbio, seppur minimo, sull’esito finale del primo incontro, poteva essere lecito averlo. E invece sulla superficie amica, lenta come poche, quella che concede a Nadal molto più tempo per preparare i colpi, tutto è tornato al suo posto, con il manacorino sempre al comando dello scambio e finalmente profondo con tutti i colpi. Si sono rivisti anche gli straordinari recuperi difensivi, marchio di fabbrica del re del rosso. Monaco, per le sue caratteristiche tecniche, ha pochissime armi per impensierire il mostro e sulla terra, sebbene superficie preferita anche dell’argentino, la differenza tra i due diventa ancora più abissale. Forse Nalbandian avrebbe potuto opporre una resistenza maggiore, ma il capitano argentino ha preferito preservarlo, per i prossimi incontri.
Fin troppo sadico ripercorre l’andamento di una partita che c’è stata a malapena nel terzo set, quando le cose erano già decise(Clicca qui per la cronaca punto a punto), tuttavia qualche numero potrà descrivere bene il dominio di Nadal: 89 punti a 52, nemmeno una palla break concessa a Monaco, +7 nel bilancio tra vincenti ed errori, a fronte del -18 fatto registrare dall’argentino.
D. Ferrer d. JM DelPotro 6-2 6-7(2) 36 - 64 - 63.
In serata arriva il secondo punto, a un certo punto quasi insperato, di David Ferrer , che batte per 62 - 67(2) - 36 - 6-4 6-2 Juan Martin Del Potro, arenatosi sulla spiaggia de La Cartuja dopo 4 ore di grande tennis, e i restanti 45 minuti trascorsi a boccheggiare.
Nel primo scontro sulla terra tra il maratoneta e il bombardiere , ha vinto l’agonismo a discapito, in parte, dello spettacolo.
Pur senza vedere un tennis d’altri tempi, Ferrer e Del Potro hanno messo in campo un’intensità straordinaria spinti dal tifo delle proprie compagini e delle rispettive fette di pubblico (per la verità molto più rumorosi gli argentini, probabilmente in prestito dalle curve di River Plate e Boca Juniors).
E’ molto importante sapere che nel 2-2 degli h2h, le ultime due sfide sono state vinte da Del Potro, segno di un argentino che sa come si affronta un giocatore ostico come David Ferrer.
Eppure i due si presentavano all’appuntamento in condizioni completamente diverse: Ferrer, reduce dalle fatiche delle ATP Finals, ma sicuramente con più partite nella gambe e Del Potro, molto riposato, ma inizialmente fuori palla. E, infatti, il match iniziava con un netto 6-2 in favore di Ferrer, brutto presagio per l’albiceleste vista la situazione di 1-0 sotto nel conto dei match. Ma il secondo set cominciava a regalare equilibrio e, lentamente, l’argentino entra in partita. La seconda frazione è stata, infatti, l’unica davvero in bilico, conclusasi con un tie break che ha fatto pendere l’ago della bilancia in favore di Del Potro, il quale, da quel momento in poi, è andato costantemente in crescendo arrivando ad essere molto simile a quello che tutti ricordano vincere lo US Open 2009. Il terzo parziale è stato caratterizzato dalla straordinaria rimonta di Del Potro da 1-3 a 6-3, momento nel quale l’argentino ha espresso il suo miglior tennis: letale al servizio, col rovescio lungolinea e soprattutto col suo marchio di fabbrica, lo sventaglio di diritto.
L’inerzia sembrava chiara, ma bravo Ferrer a non demoralizzarsi e combattere per trovare a sorpresa il break a inizio quarto set. Ancora una volta a Del Potro è però bastato alzare l’asticella e le sue sassate da fondo campo sono così tornate a far male. Il servizio e il rovescio dell’iberico in particolare non sono bastati a contenere la potenza dei colpi di Palito, che ancora una volta ha rimontato dall’1-3. Quando tutto sembrava perso, ancora una volta il grande cuore del giocatore d’origini valenciane ha rimesso il match in dubbio. Ferrer ha infatti prima annullato il nuovo tentativo di allungo di Del Potro e quindi trovato l’affondo decisivo nel decimo game, dopo una serie di righe spolverate dalla Torre di Tandil.
Nel quinto set la differenza l’ha fatta la tenuta fisica di Ferrer, che dopo 4 ore ha continuato a macinare chilometri, con un Del Potro in apnea e con più di un problema agli arti inferiori. Lo spagnolo scappava così velocemente sul 4-1. Un ultimo emozionante tentativo di rimonta di Del Potro non valeva l’impresa, e Ferru si aggiudicava così il secondo punto in favore della Spagna dopo 4 ore e 43 minuti di gioco per
10 aces, 71 vincenti a fronte di 55 gratuiti, un tennis brillante per larghi tratti, non sono bastati a Del Potro, che ha ceduto allo strapotere atletico dell’avversario, che con soli 5 aces, 46 vincenti e 48 gratuiti, si è comunque aggiudicato il match, testimoniando quanto sia diverso questo sport su terra battuta rispetto a superfici più comuni.
Ferrer bissa così un successo tutto cuore dopo la vittoria su Fish a luglio ad Austin e regala 3 matchpoint al team spagnolo. Del Potro ne esce distrutto, fisicamente e forse anche psicologicamente, ma fa intravedere cosa potrà accadere nel 2012 se la salute lo assisterà.
YWI (n.d.r.)
Nadal e Ferrer mostruosi:
Spagna a un passo dal titolo
Spagna a un passo dal titolo
Fra bolle d’aria, controlli unilaterali, campi fallati e cosmicamente lenti, la Spagna concretizza i favori del pronostico e mette una seria ipoteca sulla vittoria finale, aggiudicandosi i primi due singolari della sfida di Davis che la vede opposta a Siviglia all’Argentina.
R. Nadal d. J. Monaco 61 - 61
Sulla terra rossa tutto cambia e Rafael Nadal torna il toro di sempre, in un’arena d’eccezione, la bellissima Cartuja di Siviglia, riempita da 27700 spettatori. Non è bastata l’infiltrazione d’acqua e nemmeno il presunto fastidio al ginocchio, che addirittura ne aveva messo in dubbio la presenza in campo, a fermare il maiorchino. Ritrovato il mattone tritato sotto i piedi, il numero due del mondo è tornato il mostro di sempre, ed il povero Juan Monaco è stato travolto.
6-1 6-1 6-2 in due ore e 27 minuti e Spagna in vantaggio nella serie. Tutto prevedile certo, ma dopo le ultime apparizioni di Rafa, qualche dubbio, seppur minimo, sull’esito finale del primo incontro, poteva essere lecito averlo. E invece sulla superficie amica, lenta come poche, quella che concede a Nadal molto più tempo per preparare i colpi, tutto è tornato al suo posto, con il manacorino sempre al comando dello scambio e finalmente profondo con tutti i colpi. Si sono rivisti anche gli straordinari recuperi difensivi, marchio di fabbrica del re del rosso. Monaco, per le sue caratteristiche tecniche, ha pochissime armi per impensierire il mostro e sulla terra, sebbene superficie preferita anche dell’argentino, la differenza tra i due diventa ancora più abissale. Forse Nalbandian avrebbe potuto opporre una resistenza maggiore, ma il capitano argentino ha preferito preservarlo, per i prossimi incontri.
Fin troppo sadico ripercorre l’andamento di una partita che c’è stata a malapena nel terzo set, quando le cose erano già decise(Clicca qui per la cronaca punto a punto), tuttavia qualche numero potrà descrivere bene il dominio di Nadal: 89 punti a 52, nemmeno una palla break concessa a Monaco, +7 nel bilancio tra vincenti ed errori, a fronte del -18 fatto registrare dall’argentino.
D. Ferrer d. JM DelPotro 6-2 6-7(2) 36 - 64 - 63.
In serata arriva il secondo punto, a un certo punto quasi insperato, di David Ferrer , che batte per 62 - 67(2) - 36 - 6-4 6-2 Juan Martin Del Potro, arenatosi sulla spiaggia de La Cartuja dopo 4 ore di grande tennis, e i restanti 45 minuti trascorsi a boccheggiare.
Nel primo scontro sulla terra tra il maratoneta e il bombardiere , ha vinto l’agonismo a discapito, in parte, dello spettacolo.
Pur senza vedere un tennis d’altri tempi, Ferrer e Del Potro hanno messo in campo un’intensità straordinaria spinti dal tifo delle proprie compagini e delle rispettive fette di pubblico (per la verità molto più rumorosi gli argentini, probabilmente in prestito dalle curve di River Plate e Boca Juniors).
E’ molto importante sapere che nel 2-2 degli h2h, le ultime due sfide sono state vinte da Del Potro, segno di un argentino che sa come si affronta un giocatore ostico come David Ferrer.
Eppure i due si presentavano all’appuntamento in condizioni completamente diverse: Ferrer, reduce dalle fatiche delle ATP Finals, ma sicuramente con più partite nella gambe e Del Potro, molto riposato, ma inizialmente fuori palla. E, infatti, il match iniziava con un netto 6-2 in favore di Ferrer, brutto presagio per l’albiceleste vista la situazione di 1-0 sotto nel conto dei match. Ma il secondo set cominciava a regalare equilibrio e, lentamente, l’argentino entra in partita. La seconda frazione è stata, infatti, l’unica davvero in bilico, conclusasi con un tie break che ha fatto pendere l’ago della bilancia in favore di Del Potro, il quale, da quel momento in poi, è andato costantemente in crescendo arrivando ad essere molto simile a quello che tutti ricordano vincere lo US Open 2009. Il terzo parziale è stato caratterizzato dalla straordinaria rimonta di Del Potro da 1-3 a 6-3, momento nel quale l’argentino ha espresso il suo miglior tennis: letale al servizio, col rovescio lungolinea e soprattutto col suo marchio di fabbrica, lo sventaglio di diritto.
L’inerzia sembrava chiara, ma bravo Ferrer a non demoralizzarsi e combattere per trovare a sorpresa il break a inizio quarto set. Ancora una volta a Del Potro è però bastato alzare l’asticella e le sue sassate da fondo campo sono così tornate a far male. Il servizio e il rovescio dell’iberico in particolare non sono bastati a contenere la potenza dei colpi di Palito, che ancora una volta ha rimontato dall’1-3. Quando tutto sembrava perso, ancora una volta il grande cuore del giocatore d’origini valenciane ha rimesso il match in dubbio. Ferrer ha infatti prima annullato il nuovo tentativo di allungo di Del Potro e quindi trovato l’affondo decisivo nel decimo game, dopo una serie di righe spolverate dalla Torre di Tandil.
Nel quinto set la differenza l’ha fatta la tenuta fisica di Ferrer, che dopo 4 ore ha continuato a macinare chilometri, con un Del Potro in apnea e con più di un problema agli arti inferiori. Lo spagnolo scappava così velocemente sul 4-1. Un ultimo emozionante tentativo di rimonta di Del Potro non valeva l’impresa, e Ferru si aggiudicava così il secondo punto in favore della Spagna dopo 4 ore e 43 minuti di gioco per
10 aces, 71 vincenti a fronte di 55 gratuiti, un tennis brillante per larghi tratti, non sono bastati a Del Potro, che ha ceduto allo strapotere atletico dell’avversario, che con soli 5 aces, 46 vincenti e 48 gratuiti, si è comunque aggiudicato il match, testimoniando quanto sia diverso questo sport su terra battuta rispetto a superfici più comuni.
Ferrer bissa così un successo tutto cuore dopo la vittoria su Fish a luglio ad Austin e regala 3 matchpoint al team spagnolo. Del Potro ne esce distrutto, fisicamente e forse anche psicologicamente, ma fa intravedere cosa potrà accadere nel 2012 se la salute lo assisterà.
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Re: Coppa Davis - World Group Final
Siviglia - Spagna
L'International Tennis Hall of Fame & Museum e l'ITF hanno annunciato che sarà Emilio Sánchez a ricevere il Davis Cup Award of Excellence 2011.
Il premio gli è stato consegnato oggi durante la finale di Coppa Davis tra Spagna e Argentina che si sta svolgendo a Siviglia. "Emilio Sánchez ha contribuito alla Coppa Davis per quasi due decenni, come giocatore, capitano e come supporter della manifestazione" ha detto Francesco Ricci Bitti, presidente dell'ITF. "In riconoscimento dei suoi risultati e come apprezzamento per i suoi contributi siamo orgogliosi di conferirgli il Davis Cup Award of Excellence". Emilio Sánchez ha partecipato alla Coppa Davis come giocatore dal 1984 al 1996 con un bilancio di 32 vittorie e 23 sconfitte. Come capitano ha vinto la competizione nel 2008. Ha vinto l'Hopman Cup nel 1990 e la World Team Cup nel 1992. Nel 1988 ha raggiunto la finale di doppio alle Olimpiadi di Seul. Il Davis Cup Award of Excellence è stato introdotto nel 2001 ed è un riconoscimento che premia coloro i quali rappresentano gli ideali e lo spirito dell'evento.
UBITennis (n.d.r.)
Precedenti vincitori:
2010 Slobodan Zivojinovic
2009 Manuel Orantes
2008 Guillermo Vilas
2007 Stan Smith
2006 Alex Metreveli
2005 Miloslav Mecir e Goran Ivanisevic
2004 Manolo Santana
2003 John Newcombe
Davis Cup Award of Excellence
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L'International Tennis Hall of Fame & Museum e l'ITF hanno annunciato che sarà Emilio Sánchez a ricevere il Davis Cup Award of Excellence 2011.
Il premio gli è stato consegnato oggi durante la finale di Coppa Davis tra Spagna e Argentina che si sta svolgendo a Siviglia. "Emilio Sánchez ha contribuito alla Coppa Davis per quasi due decenni, come giocatore, capitano e come supporter della manifestazione" ha detto Francesco Ricci Bitti, presidente dell'ITF. "In riconoscimento dei suoi risultati e come apprezzamento per i suoi contributi siamo orgogliosi di conferirgli il Davis Cup Award of Excellence". Emilio Sánchez ha partecipato alla Coppa Davis come giocatore dal 1984 al 1996 con un bilancio di 32 vittorie e 23 sconfitte. Come capitano ha vinto la competizione nel 2008. Ha vinto l'Hopman Cup nel 1990 e la World Team Cup nel 1992. Nel 1988 ha raggiunto la finale di doppio alle Olimpiadi di Seul. Il Davis Cup Award of Excellence è stato introdotto nel 2001 ed è un riconoscimento che premia coloro i quali rappresentano gli ideali e lo spirito dell'evento.
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Siviglia - Spagna
Alla coppia argentina il doppio
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Siviglia - Spagna
R. Nadal d. J.M. Del Potro 16 – 64 – 61 – 76(70)
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