Gestire lo stress di una partita di torneo.
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Gestire lo stress di una partita di torneo.
Prima di iniziare questo post, devo doverosamente sottolineare che:
1. Non sono un tecnico, nè un istruttore-maestro di tennis;
2. Non è mia intenzione "pontificare" o "insegnare" a nessuno;
3. Voglio soltanto fornire spunto di confronto;
4. La mia esperienza non è altro che quella di un onesto "guerriero di quarta categoria" con anni (purtroppo molti) di battaglie da torneo alle spalle.
Ora si può cominciare.
A qualsiasi livello tennistico ci si collochi, è evidente che la partita di Torneo è MOLTO diversa dal semplice allenamento.
Questo, ovviamente, perchè ci mette lo "zampino" un nemico subdolo: Lo STRESS. Ecco che il respiro si fa corto, i battiti aumentano, le gambe diventano pesantissime... ed il nostro braccio diventa sempre più corto.
Siamo inconsciamente OSSESSIONATI dal risultato, non abbiamo piena fiducia nelle nostre possibilità e nel nostro gioco... siamo terrorizzati da un'eventuale brutta figura e dai commenti velenosi dei nostri compagni di circolo.
Poichè lo stress da competizione è fisiologico (esiste in natura per mettere in alletra il nostro fisico prima di una "battaglia"), dobbiamo cercare di INCANALARE questo nostro nemico al fine di farne un prezioso alleato.
Io ho imparato ad amare questa sensazione e ad incanalarla verso una grande concentrazione e determinazione a vincere (ovviamente dove questo è possibile).
Il primo passo è quello di CAPIRE qual'è REALMENTE il nostro livello di gioco.... e, credetemi, non è facile essere così obiettivi da capirlo realmente...
...posso giurarvi che almeno l'80% di giocatori NC-quarta ritiene di essere ad un livello NOTEVOLMENTE SUPERIORE a quello reale. da qui esclamzioni del tipo: "HO PERSO CON UNA PIPPA".
La cruda realtà è che, nella stragrande maggioranza dei casi, quella PIPPA è un tennista più solido e consistente di voi.
Personalmente (e di questo sono orgoglioso), mi basta guardare pochi game di un giocatore per stabilire (con ottima approssimazione) se tale giocatore è più forte di me (quindi vincente)... allo stesso livello (lotta serrata) o più debole.
Senza questa "picture", un giocatore di Tennis, andrà sempre incontro ad amarissime sorprese e delusioni.
Passiamo ora alla gestione della partita.
Nel palleggio che precede il mactch, normalmente, il basso quarta comincia a tirare della mazzate terribili, forse per impressionare l'avversario, o forse per stemperare la tensione... o magari per farsi notare da una bella gnocca....
Resta il fatto è che è SBAGLIATO!
In palleggio bisogna colpire piano, in scioltezza (decontrazione, direbbe qualche tecnico), ripassare mentalmente la corretta sensazione del movimento, la corretta respirazione.... il RITMO, insomma.
Se poi riusciamo pure a capire i lati deboli dell'avversario, tanto meglio.
Si arriverà poi ad un punto in cui la partita ha inizio.
In questo caso, quello che al nostro (basso, anzi bassissimo) livello NON BISOGNA MAI FARE è quello di cominciare prendendo rischi assurdi, tirando mazzate, cercando le righe...
Attenzione, amici, non sto dicendo di giocare da "vigliacchi", ma solo di giocare "ordinati", in sicurezza... evitando rischi inutili.
Non c'è nulla di più bello, per il nostro avversario... di trovarsi i primi punti dell'incontro regalati su di un piatto d'argento!
Diamogli l'impressione di essere CONSISTENTI, degli ossi duri non disposti a regalare nulla.
Questo ci darà fiducia, e, al contempo... metterà un poco di preoccupazione nell'avversario.
Considerate che giocare in sicurezza non significa tirare piano, ma giocare magari con un maggiore spin ed una maggiore "clarence" sulla rete, nonchè un maggior margine sulla riga di fondo.
Ricordate che giocare con più spin significa VELOCIZZARE il movimento del braccio, NON rallentarlo!
Dopo qualche game giocato "in sicurezza" la tensione svanirà... e saremo quindi in grado di esprimere un gioco più "bandalzoso" ed aggressivo.
A questo punto la partita entra nel vivo... ma noi siamo pronti ad esprimere il nostro miglior tennis... che poi è il fine ultimo (chi crede che il fine sia solo la vittoria, sarà un frustrato tennista per tutta la vita).
Ed è questo il punto focale.... quando noi abbiamo dato il massimo, abbiamo fatto goal... la vittoria (o la sconfitta) non rappresenta il problema... ma solo una normale conseguenza.
E' ovvio che se gioco con un 2.8 non posso pormi la vittoria come obiettivo (sarei un idiota)... ma posso pormi l'obiettivo di giocare al mio massimo.
Ed è questo, amici miei, il fatto importante.... entrare in campo DETERMINATI, CONCENTRATI e FIDUCIOSI DEI PROPRI MEZZI (quelli reali, non quelli che si suppone di avere...) per poter dare il nostro massimo, nella correttezza e nello spirito sportivo.
Senza ridicole giustificazioni.
Un saluto dal vecchio Corre.
1. Non sono un tecnico, nè un istruttore-maestro di tennis;
2. Non è mia intenzione "pontificare" o "insegnare" a nessuno;
3. Voglio soltanto fornire spunto di confronto;
4. La mia esperienza non è altro che quella di un onesto "guerriero di quarta categoria" con anni (purtroppo molti) di battaglie da torneo alle spalle.
Ora si può cominciare.
A qualsiasi livello tennistico ci si collochi, è evidente che la partita di Torneo è MOLTO diversa dal semplice allenamento.
Questo, ovviamente, perchè ci mette lo "zampino" un nemico subdolo: Lo STRESS. Ecco che il respiro si fa corto, i battiti aumentano, le gambe diventano pesantissime... ed il nostro braccio diventa sempre più corto.
Siamo inconsciamente OSSESSIONATI dal risultato, non abbiamo piena fiducia nelle nostre possibilità e nel nostro gioco... siamo terrorizzati da un'eventuale brutta figura e dai commenti velenosi dei nostri compagni di circolo.
Poichè lo stress da competizione è fisiologico (esiste in natura per mettere in alletra il nostro fisico prima di una "battaglia"), dobbiamo cercare di INCANALARE questo nostro nemico al fine di farne un prezioso alleato.
Io ho imparato ad amare questa sensazione e ad incanalarla verso una grande concentrazione e determinazione a vincere (ovviamente dove questo è possibile).
Il primo passo è quello di CAPIRE qual'è REALMENTE il nostro livello di gioco.... e, credetemi, non è facile essere così obiettivi da capirlo realmente...
...posso giurarvi che almeno l'80% di giocatori NC-quarta ritiene di essere ad un livello NOTEVOLMENTE SUPERIORE a quello reale. da qui esclamzioni del tipo: "HO PERSO CON UNA PIPPA".
La cruda realtà è che, nella stragrande maggioranza dei casi, quella PIPPA è un tennista più solido e consistente di voi.
Personalmente (e di questo sono orgoglioso), mi basta guardare pochi game di un giocatore per stabilire (con ottima approssimazione) se tale giocatore è più forte di me (quindi vincente)... allo stesso livello (lotta serrata) o più debole.
Senza questa "picture", un giocatore di Tennis, andrà sempre incontro ad amarissime sorprese e delusioni.
Passiamo ora alla gestione della partita.
Nel palleggio che precede il mactch, normalmente, il basso quarta comincia a tirare della mazzate terribili, forse per impressionare l'avversario, o forse per stemperare la tensione... o magari per farsi notare da una bella gnocca....
Resta il fatto è che è SBAGLIATO!
In palleggio bisogna colpire piano, in scioltezza (decontrazione, direbbe qualche tecnico), ripassare mentalmente la corretta sensazione del movimento, la corretta respirazione.... il RITMO, insomma.
Se poi riusciamo pure a capire i lati deboli dell'avversario, tanto meglio.
Si arriverà poi ad un punto in cui la partita ha inizio.
In questo caso, quello che al nostro (basso, anzi bassissimo) livello NON BISOGNA MAI FARE è quello di cominciare prendendo rischi assurdi, tirando mazzate, cercando le righe...
Attenzione, amici, non sto dicendo di giocare da "vigliacchi", ma solo di giocare "ordinati", in sicurezza... evitando rischi inutili.
Non c'è nulla di più bello, per il nostro avversario... di trovarsi i primi punti dell'incontro regalati su di un piatto d'argento!
Diamogli l'impressione di essere CONSISTENTI, degli ossi duri non disposti a regalare nulla.
Questo ci darà fiducia, e, al contempo... metterà un poco di preoccupazione nell'avversario.
Considerate che giocare in sicurezza non significa tirare piano, ma giocare magari con un maggiore spin ed una maggiore "clarence" sulla rete, nonchè un maggior margine sulla riga di fondo.
Ricordate che giocare con più spin significa VELOCIZZARE il movimento del braccio, NON rallentarlo!
Dopo qualche game giocato "in sicurezza" la tensione svanirà... e saremo quindi in grado di esprimere un gioco più "bandalzoso" ed aggressivo.
A questo punto la partita entra nel vivo... ma noi siamo pronti ad esprimere il nostro miglior tennis... che poi è il fine ultimo (chi crede che il fine sia solo la vittoria, sarà un frustrato tennista per tutta la vita).
Ed è questo il punto focale.... quando noi abbiamo dato il massimo, abbiamo fatto goal... la vittoria (o la sconfitta) non rappresenta il problema... ma solo una normale conseguenza.
E' ovvio che se gioco con un 2.8 non posso pormi la vittoria come obiettivo (sarei un idiota)... ma posso pormi l'obiettivo di giocare al mio massimo.
Ed è questo, amici miei, il fatto importante.... entrare in campo DETERMINATI, CONCENTRATI e FIDUCIOSI DEI PROPRI MEZZI (quelli reali, non quelli che si suppone di avere...) per poter dare il nostro massimo, nella correttezza e nello spirito sportivo.
Senza ridicole giustificazioni.
Un saluto dal vecchio Corre.
Ultima modifica di Sgt. HARTMAN il Gio Mar 10, 2011 9:22 pm - modificato 2 volte.
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
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Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
Ti quoto in pieno....hai fatto un'analisi perfetta
Io spesso commetto l'errore sopra citato...comincio forte...cerco da subito il vincente...poi sbaglio...e senza accorgermene vado sotto di 2 game e di morale e poi diventa dura recuperare....
l'avversario che credevo di livello inferiore gioca con più continuità, senza eccellere ma commettendo pochi errori....e allora mi innervosisco...cerco di recuperare a tutti i costi perchè io sono più bravo e sbaglio ancora....diventa un vortice che mi conduce alla sconfitta.
Credo che iniziando la partita giocando in modo regolare e cercando di non commettere errori senza prendere rischi assurdi sia la tattica giusta.
Pian piano conquistando punti e scioltezza si acquista coraggio e determinazione e allora si può far salire il proprio livello di gioco cominciando anche a prendere qualche rischio......
Io spesso commetto l'errore sopra citato...comincio forte...cerco da subito il vincente...poi sbaglio...e senza accorgermene vado sotto di 2 game e di morale e poi diventa dura recuperare....
l'avversario che credevo di livello inferiore gioca con più continuità, senza eccellere ma commettendo pochi errori....e allora mi innervosisco...cerco di recuperare a tutti i costi perchè io sono più bravo e sbaglio ancora....diventa un vortice che mi conduce alla sconfitta.
Credo che iniziando la partita giocando in modo regolare e cercando di non commettere errori senza prendere rischi assurdi sia la tattica giusta.
Pian piano conquistando punti e scioltezza si acquista coraggio e determinazione e allora si può far salire il proprio livello di gioco cominciando anche a prendere qualche rischio......
paxmax75- Messaggi : 26
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Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
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Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
Aggiungo una cosa....
Io gioco molto meglio con avversari più forti....
forse perchè so che non devo dimostrare niente e che anche se perdo non faccio brutta figura...
inoltre in questo caso riesco a giocare in scioltezza e al massimo delle mie possibilità perchè è l'unico modo per poterli contrastare ...
mi riescono dei colpi che nemmeno immaginavo di poter fare....
quindi voi più forti state molti attenti!!!!
Io gioco molto meglio con avversari più forti....
forse perchè so che non devo dimostrare niente e che anche se perdo non faccio brutta figura...
inoltre in questo caso riesco a giocare in scioltezza e al massimo delle mie possibilità perchè è l'unico modo per poterli contrastare ...
mi riescono dei colpi che nemmeno immaginavo di poter fare....
quindi voi più forti state molti attenti!!!!
paxmax75- Messaggi : 26
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Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
paxmax75 ha scritto:Aggiungo una cosa....
Io gioco molto meglio con avversari più forti....
forse perchè so che non devo dimostrare niente e che anche se perdo non faccio brutta figura...
inoltre in questo caso riesco a giocare in scioltezza e al massimo delle mie possibilità perchè è l'unico modo per poterli contrastare ...
mi riescono dei colpi che nemmeno immaginavo di poter fare....
quindi voi più forti state molti attenti!!!!
Questo è abbastanza frequente, pax_____
Ma bisogna riuscire a vincere contro quelli appena più scarsi.... SEMPRE!
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
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Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
correnelvento ha scritto:paxmax75 ha scritto:Aggiungo una cosa....
Io gioco molto meglio con avversari più forti....
forse perchè so che non devo dimostrare niente e che anche se perdo non faccio brutta figura...
inoltre in questo caso riesco a giocare in scioltezza e al massimo delle mie possibilità perchè è l'unico modo per poterli contrastare ...
mi riescono dei colpi che nemmeno immaginavo di poter fare....
quindi voi più forti state molti attenti!!!!
Questo è abbastanza frequente, pax_____
Ma bisogna riuscire a vincere contro quelli appena più scarsi.... SEMPRE!
OK...allora proverò con Frank
paxmax75- Messaggi : 26
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Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
paxmax75 ha scritto:correnelvento ha scritto:paxmax75 ha scritto:Aggiungo una cosa....
Io gioco molto meglio con avversari più forti....
forse perchè so che non devo dimostrare niente e che anche se perdo non faccio brutta figura...
inoltre in questo caso riesco a giocare in scioltezza e al massimo delle mie possibilità perchè è l'unico modo per poterli contrastare ...
mi riescono dei colpi che nemmeno immaginavo di poter fare....
quindi voi più forti state molti attenti!!!!
Questo è abbastanza frequente, pax_____
Ma bisogna riuscire a vincere contro quelli appena più scarsi.... SEMPRE!
OK...allora proverò con Frank
MA LI MORTEEEEEEEEEEEE
le parole da bocca, mi hai levato le parole da boccaaaaaa
Asdrumalo, abattilo, asbullonalo, faje perde la voglia de giocà, faje cambià tutte le racche der monnooooooooooooo
giascuccio- Boss CINESE 中国老板
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Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
Il punto focale poi di tutto questo ragionamento, appurato che la tensione é imprescindibile, é
"la capacitá di incanalare la propria tensione trasformandola in determinazione".
E a questo punto sempre mi hanno chiesto: "ma come si fa ?"
Non son mai riuscito a rispondere eh ! non lo só, forse c'é chi lo sá, ma io só solo che arriva con l'esperienza, la forte volontá e la passione.
"la capacitá di incanalare la propria tensione trasformandola in determinazione".
E a questo punto sempre mi hanno chiesto: "ma come si fa ?"
Non son mai riuscito a rispondere eh ! non lo só, forse c'é chi lo sá, ma io só solo che arriva con l'esperienza, la forte volontá e la passione.
wik- Messaggi : 74
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Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
wik ha scritto:Il punto focale poi di tutto questo ragionamento, appurato che la tensione é imprescindibile, é
"la capacitá di incanalare la propria tensione trasformandola in determinazione".
E a questo punto sempre mi hanno chiesto: "ma come si fa ?"
Non son mai riuscito a rispondere eh ! non lo só, forse c'é chi lo sá, ma io só solo che arriva con l'esperienza, la forte volontá e la passione.
Tutto vero, Wik.
Penso anche che bisogna nascere con questa caratteristica... che senz'altro, come dici tu, può essere migliorata con esperienza e volontà, ma ci sono persone che (fortuna loro) l'hanno innata.
Questo, naturalmente, a prescindere dal livello di gioco. Voglio dire che ci sono dei giocatori di quarta che hanno il "killer instict" (al loro basso livello)...
... e magari dei top 200 che, nelle partite lottate, non rendono quanto dovrebbero.
Non so se mi sono spiegato in modo chiaro...
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
Data d'iscrizione : 11.07.10
Età : 62
Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
Guarda,
Sicuramente ci sono delle componenti innate, la differenza fra un Seppi e un Ferrer é inequivocabile.
Sicuramente ha a che fare con le tecniche e la capacitá di concentrazione in maniera molto maggiore di quanto apparentemente sembri. Questo lo scoprii quando tiravo con l'arco, sport assurdamente spropositato per impegno psicologico applicato ad un movimento.
Ma per sfizio mi son messo a guardarmi Federer durante le partite varie volte da queso specifico punto di vista, le sue tecniche di canalizzazione e di concentrazione sono tutte studiate millimetricamente a tavolino, e ci hanno lavorato e lavorato sopra, son sicuro al 100%.
Sicuramente ci sono delle componenti innate, la differenza fra un Seppi e un Ferrer é inequivocabile.
Sicuramente ha a che fare con le tecniche e la capacitá di concentrazione in maniera molto maggiore di quanto apparentemente sembri. Questo lo scoprii quando tiravo con l'arco, sport assurdamente spropositato per impegno psicologico applicato ad un movimento.
Ma per sfizio mi son messo a guardarmi Federer durante le partite varie volte da queso specifico punto di vista, le sue tecniche di canalizzazione e di concentrazione sono tutte studiate millimetricamente a tavolino, e ci hanno lavorato e lavorato sopra, son sicuro al 100%.
wik- Messaggi : 74
Data d'iscrizione : 12.07.10
Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
Wik... di questo ne sono sicurissimo pure io.
Negli ultimi anni, infatti i "mental trainers" hanno preso sempre più piede.
La Schiavone stessa, ha dichiarato che deve moltissimo al suo allenatore mentale.
Negli ultimi anni, infatti i "mental trainers" hanno preso sempre più piede.
La Schiavone stessa, ha dichiarato che deve moltissimo al suo allenatore mentale.
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
Data d'iscrizione : 11.07.10
Età : 62
Re: Gestire lo stress di una partita di torneo.
correnelvento ha scritto:Prima di iniziare questo post, devo doverosamente sottolineare che:
1. Non sono un tecnico, nè un istruttore-maestro di tennis;
2. Non è mia intenzione "pontificare" o "insegnare" a nessuno;
3. Voglio soltanto fornire spunto di confronto;
4. La mia esperienza non è altro che quella di un onesto "guerriero di quarta categoria" con anni (purtroppo molti) di battaglie da torneo alle spalle.
Ora si può cominciare.
A qualsiasi livello tennistico ci si collochi, è evidente che la partita di Torneo è MOLTO diversa dal semplice allenamento.
Questo, ovviamente, perchè ci mette lo "zampino" un nemico subdolo: Lo STRESS. Ecco che il respiro si fa corto, i battiti aumentano, le gambe diventano pesantissime... ed il nostro braccio diventa sempre più corto.
Siamo inconsciamente OSSESSIONATI dal risultato, non abbiamo piena fiducia nelle nostre possibilità e nel nostro gioco... siamo terrorizzati da un'eventuale brutta figura e dai commenti velenosi dei nostri compagni di circolo.
Poichè lo stress da competizione è fisiologico (esiste in natura per mettere in alletra il nostro fisico prima di una "battaglia"), dobbiamo cercare di INCANALARE questo nostro nemico al fine di farne un prezioso alleato.
Io ho imparato ad amare questa sensazione e ad incanalarla verso una grande concentrazione e determinazione a vincere (ovviamente dove questo è possibile).
Una qualità che tutti i miei amici (e nemici) tennisti mi attribuiscono (e di cui vado molto fiero) è infatti quella di NON PERDERE MAI CON GIOCATORI DI LIVELLO INFERIORE.
Ed è proprio questo il punto: dal modesto NC al giocatore PRO, ciò che distingue il "fighter" dal "perdente" è la capacità e la determinazione che permettono di battere sempre (o quasi) i giocatori di livello inferiore.
Il primo passo è quello di CAPIRE qual'è REALMENTE il nostro livello di gioco.... e, credetemi, non è facile essere così obiettivi da capirlo realmente...
...posso giurarvi che almeno l'80% di giocatori NC-quarta ritiene di essere ad un livello NOTEVOLMENTE SUPERIORE a quello reale. da qui esclamzioni del tipo: "HO PERSO CON UNA PIPPA".
La cruda realtà è che, nella stragrande maggioranza dei casi, quella PIPPA è un tennista più solido e consistente di voi.
Personalmente (e pure di questo sono orgoglioso), mi basta guardare pochi game di un giocatore per stabilire (con ottima approssimazione) se tale giocatore è più forte di me (quindi vincente)... allo stesso livello (lotta serrata) o più debole.
Senza questa "picture", un giocatore di Tennis, andrà sempre incontro ad amarissime sorprese e delusioni.
Passiamo ora alla gestione della partita.
Nel palleggio che precede il mactch, normalmente, il basso quarta comincia a tirare della mazzate terribili, forse per impressionare l'avversario, o forse per stemperare la tensione... o magari per farsi notare da una bella gnocca....
Resta il fatto è che è SBAGLIATO!
In palleggio bisogna colpire piano, in scioltezza (decontrazione, direbbe qualche tecnico), ripassare mentalmente la corretta sensazione del movimento, la corretta respirazione.... il RITMO, insomma.
Se poi riusciamo pure aa capire i lati deboli dell'avversario, tanto meglio.
Si arriverà poi ad un punto in cui la partita ha inizio.
In questo caso, quello che al nostro (basso, anzi bassissimo) livello NON BISOGNA MAI FARE è quello di cominciare prendendo rischi assurdi, tirando mazzate, cercando le righe...
Attenzione, amici, non sto dicendo di giocare da "vigliacchi", ma solo di giocare "ordinati", in sicurezza... evitando rischi inutili.
Non c'è nulla di più bello, per il nostro avversario... di trovarsi i primi punti dell'incontro regalati su di un piatto d'argento!
Diamogli l'impressione di essere CONSISTENTI, degli ossi duri non disposti a regalare nulla.
Questo ci darà fiducia, e, al contempo... metterà un poco di preoccupazione nell'avversario.
Considerate che giocare in sicurezza non significa tirare piano, ma giocare magari con un maggiore spin ed una maggiore "clarence" sulla rete, nonchè un maggior margine sulla riga di fondo.
Ricordate che giocare con più spin significa VELOCIZZARE il movimento del braccio, NON rallentarlo!
Dopo qualche game giocato "in sicurezza" la tensione svanirà... e saremo quindi in grado di esprimere un gioco più "bandalzoso" ed aggressivo.
A questo punto la partita entra nel vivo... ma noi siamo pronti ad esprimere il nostro miglior tennis... che poi è il fine ultimo (chi crede che il fine sia solo la vittoria, sarà un frustrato tennista per tutta la vita).
Ed è questo il punto focale.... quando noi abbiamo dato il massimo, abbiamo fatto goal... la vittoria (o la sconfitta) non rappresenta il problema... ma solo una normale conseguenza.
E' ovvio che se gioco con un 2.8 non posso pormi la vittoria come obiettivo (sarei un idiota)... ma posso pormi l'obiettivo di giocare al mio massimo.
Ed è questo, amici miei, il fatto importante.... entrare in campo DETERMINATI, CONCENTRATI e FIDUCIOSI DEI PROPRI MEZZI (quelli reali, non quelli che si suppone di avere...) per poter dare il nostro massimo, nella correttezza e nello spirito sportivo.
Senza ridicole giustificazioni.
Comportandosi da UOMINI, non da PUPAZZI.
Un saluto dal vecchio Corre.
Ottima analisi!!! me la ricorderò per il torneo di sabato prox!
ciao
Otello69- Messaggi : 41
Data d'iscrizione : 27.08.10
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Località : Pavia - Milano
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