ATP 250 Delray Beach (17)
Forum Tennis di quarta categoria (bassa) :: i ragazzi del tennis ( risultati e rassegne stampa) :: Archivio 2012
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ATP 250 Delray Beach (17)
Delray Beach, U.S.A.
27/2 - 3/3 2012
Name: Delray Beach International Tennis Championships
Category: ATP World Tour 250
Prize Money: $ 442,500
Winner 2011: Juan Martin Del Potro
(pic by ITCDB off site)
27/2 - 3/3 2012
Name: Delray Beach International Tennis Championships
Category: ATP World Tour 250
Prize Money: $ 442,500
Winner 2011: Juan Martin Del Potro
(pic by ITCDB off site)
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Re: ATP 250 Delray Beach (17)
Delray Beach, U.S.A.
Entry List
1 Roddick, Andy USA
2 Isner, John USA
3 Cilic, Marin CRO
4 Troicki, Viktor SRB
5 Anderson, Kevin RSA
6 Melzer, Jurgen AUT
7 Bogomolov Jr., Alex RUS
8 Dodig, Ivan CRO
9 Tomic, Bernard AUS
10 Benneteau, Julien FRA
11 Kohlschreiber, Philipp GER
12 Young, Donald USA
13 Nieminen, Jarkko FIN
14 Rochus, Olivier BEL
15 Karlovic, Ivo CRO
16 Blake, James USA
17 Istomin, Denis UZB
18 Petzschner, Philipp GER
19 Malisse, Xavier BEL
20 Garcia-Lopez, Guillermo ESP
21 Sweeting, Ryan USA
22 Falla, Alejandro COL
23 Gulbis, Ernests LAT
24 - 25 (SE)
26 - 29 (Q)
30 - 32 (WC)
Alternates Italiani
14 Lorenzi, Paolo
37 Viola, Matteo
44 Vagnozzi, Simone
Entry List
1 Roddick, Andy USA
2 Isner, John USA
3 Cilic, Marin CRO
4 Troicki, Viktor SRB
5 Anderson, Kevin RSA
6 Melzer, Jurgen AUT
7 Bogomolov Jr., Alex RUS
8 Dodig, Ivan CRO
9 Tomic, Bernard AUS
10 Benneteau, Julien FRA
11 Kohlschreiber, Philipp GER
12 Young, Donald USA
13 Nieminen, Jarkko FIN
14 Rochus, Olivier BEL
15 Karlovic, Ivo CRO
16 Blake, James USA
17 Istomin, Denis UZB
18 Petzschner, Philipp GER
19 Malisse, Xavier BEL
20 Garcia-Lopez, Guillermo ESP
21 Sweeting, Ryan USA
22 Falla, Alejandro COL
23 Gulbis, Ernests LAT
24 - 25 (SE)
26 - 29 (Q)
30 - 32 (WC)
Alternates Italiani
14 Lorenzi, Paolo
37 Viola, Matteo
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Re: ATP 250 Delray Beach (17)
Delray Beach, U.S.A.
Main Draw
[1]John Isner (USA) vs [WC]Jesse Levine (USA)
Ryan Sweeting (USA) vs Donald Young (USA)
Q vs Jurgen Melzer (AUT)
[WC]Tommy Haas (GER) vs [8.]Bernard Tomic (AUS)
[4]Andy Roddick (USA) vs Philipp Petzschner (GER)
Matthew Ebden (AUS) vs Denis Istomin (UZB)
Xavier Malisse (BEL) vs Guillermo Garcia-Lopez (ESP)
Q vs [7]Kevin Anderson (RSA)
[6]Alex Bogomolov Jr. (RUS) vs Q
Q vs Ivo Karlovic (CRO)
Alejandro Falla (COL) vs Ernests Gulbis (LAT)
Steve Darcis (BEL) vs [3]Viktor Troicki (SRB)
[5]Philipp Kohlschreiber (GER) vs Olivier Rochus (BEL)
Ivan Dodig (CRO) vs Matthias Bachinger (GER)
[WC]Denis Kudla (USA) vs Dudi Sela (ISR)
Jarkko Nieminen (FIN) vs [2]Marin Cilic (CRO)
Main Draw
[1]John Isner (USA) vs [WC]Jesse Levine (USA)
Ryan Sweeting (USA) vs Donald Young (USA)
Q vs Jurgen Melzer (AUT)
[WC]Tommy Haas (GER) vs [8.]Bernard Tomic (AUS)
[4]Andy Roddick (USA) vs Philipp Petzschner (GER)
Matthew Ebden (AUS) vs Denis Istomin (UZB)
Xavier Malisse (BEL) vs Guillermo Garcia-Lopez (ESP)
Q vs [7]Kevin Anderson (RSA)
[6]Alex Bogomolov Jr. (RUS) vs Q
Q vs Ivo Karlovic (CRO)
Alejandro Falla (COL) vs Ernests Gulbis (LAT)
Steve Darcis (BEL) vs [3]Viktor Troicki (SRB)
[5]Philipp Kohlschreiber (GER) vs Olivier Rochus (BEL)
Ivan Dodig (CRO) vs Matthias Bachinger (GER)
[WC]Denis Kudla (USA) vs Dudi Sela (ISR)
Jarkko Nieminen (FIN) vs [2]Marin Cilic (CRO)
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Re: ATP 250 Delray Beach (17)
Delray Beach - U.S.A.
Roddick si mangia le mani. Isner stende Tomic
La favola Sela continua, quella Gulbis no. L´israeliano ribalta il pronostico ed estromette dal torneo Kohlschreiber, Matosevic in semi
Anderson b Roddick 2-6 7-6(9) 6-4
Esce di scena Andy Roddick, che si fa annullare 3 match points da Kevin Anderson e delude ancora in patria. Eppure lo statunitense era partito bene, aggiudicandosi il primo set per 6-2, ma da lì il servizio del sudafricano è diventato ingestibile e, dopo aver perso 3 occasioni per chiudere il match al tie-break del secondo, sul 3-2 Anderson ha trovato il break decisivo portando a casa la vittoria dopo 2 ore e 33 minuti di gioco, impattando A-Rod sul 2-2 negli scontri diretti e centrando la semifinale con l'altro americano Isner.
Sela b Kohlschreiber 6-4 6-7 6-0
L'Israele e il tennis è un binomio che difficilmente può suonar bene; la storia è nota anche a Cipro ad esempio. Questi due paesi, piccoli geograficamente e demograficamente non sono stati scelti a caso: sono riusciti a sfornare tennisti di ottimo livello pur attingendo ad un bacino infimo rispetto anche a quello che potrebbe essere denotabile nella penisola. Certo, il cipriota Baghdatis ha raggiunto una finale Slam che Sela difficilmente riuscirà ad eguagliare, ma l'israeliano, dopo un periodo di oblio, sta lentamente ritornando ai livelli che competono al suo tennis pulito e soprattutto al suo ottimo rovescio ad una mano.
Dotato di un tocco sopraffino, Dudi ha passato gli ultimi 5 anni a navigare nei 100, con un best ranking raggiunto tre anni fa al numero 29; gradualmente la sua discesa è stata inarrestabile ma questo inizio anno sembra promettere bene. I più meticolosi ricorderanno i quarti a Chennai (il primo scalpo fu il nostro Fognini) a cui aggiunge un'ottima semifinale dall'altra parte dell'emisfero, a Delray Beach, battendo al terzo set il quinto favorito del seeding, il tedesco Kohlschreiber, avanti a lui di 36 posizioni e portando in perfetta parità il conto degli scontri diretti dopo quello aspramente perso nel 2010 a San Jose, dove riuscì a racimolare solo 2 games.
L'israeliano avrebbe potuto chiudere anche prima, nel secondo set, se non avesse perso malamente il break conquistato all'inizio del parziale. Il terzo set è stato però un monologo dello scricchiolo israeliano che approfitta di un annebbiamento totale del tedesco e porta a casa un match che gli vale il miglior risultato da due anni a questa parte, Chennai 2010, dove raggiunse la semifinale prima di esser battuto da Wawrinka.
Matosevic b Gulbis 3-6 6-1 6-1
A sfidare Sela ci sarà l'australiano Matosevic, protagonista anch'egli di una favola dopo esser partito dalle qualificazioni. Il gigante aussie batte il fantasma di Gulbis (o il cugino brutto, fate voi), apparso in forma solo nel primo set prima di scomparire completamente dal campo e racimolare solo 2 giochi nei successivi due set. Il merito però è di Marinko, ottimo al servizio (87% di punti vinti con la prima e una sola palla break concessa, quella che gli è costata il primo set).
Al contrario Gulbis, estremamente falloso, non fa altro che dare adito alle dichiarazioni rilasciate durante il corso del torneo con le solenni minacce di ritiro; sprofondato oltre i top 50 del ranking, si sperava in un torneo estremamente positivo da parte del lettone, supportato dal talento ma soprattutto da un tabellone spianato fino alla finale con le varie sconfitte di Troicki, Cilic, e Kohlschreiber. La moria dei talenti contagia invece anche lui, non adeguatamente aiutato dal servizio e da colpi da fondo campo piuttosto spesso imprecisi e privi di attenzione.
Isner b. Tomic 6-3 6-2
Avanza senza sussulti anche John Isner, vittorioso su Bernard Tomic grazie al punteggio di 6-3 6-2 in appena 56 minuti di gioco. Il tennista di casa fresco di best ranking (posizione nr.11), torna quindi in una semifinale sul circuito dopo l’ultima disputata lo scorso autunno a Parigi-Bercy, persa non senza rimpianti con Tsonga. Poco consistente la resistenza del 19enne australiano quest’oggi, costretto alla continua rincorsa nel punteggio: una situazione davvero scomoda quando si è costretti ad affrontare un avversario che ha nel servizio una delle sue armi migliori.
Isner parte bene nel primo set, mettendo a segno l’allungo sul 4-1. Tomic rientra momentaneamente sul 4-3, recuperando il break di ritardo, ma l’americano ristabilisce le distanze e chiude sul 6-3 con un ace. Nel secondo parziale, il compito è ancor più semplice: portatosi sul 4-2, John usufruisce ancora dei regali di Bernard assicurandosi il doppio break che gli consente di concludere in scioltezza sul 6-2
TWI (n.d.r.)
QFs
Roddick si mangia le mani. Isner stende Tomic
La favola Sela continua, quella Gulbis no. L´israeliano ribalta il pronostico ed estromette dal torneo Kohlschreiber, Matosevic in semi
Anderson b Roddick 2-6 7-6(9) 6-4
Esce di scena Andy Roddick, che si fa annullare 3 match points da Kevin Anderson e delude ancora in patria. Eppure lo statunitense era partito bene, aggiudicandosi il primo set per 6-2, ma da lì il servizio del sudafricano è diventato ingestibile e, dopo aver perso 3 occasioni per chiudere il match al tie-break del secondo, sul 3-2 Anderson ha trovato il break decisivo portando a casa la vittoria dopo 2 ore e 33 minuti di gioco, impattando A-Rod sul 2-2 negli scontri diretti e centrando la semifinale con l'altro americano Isner.
Sela b Kohlschreiber 6-4 6-7 6-0
L'Israele e il tennis è un binomio che difficilmente può suonar bene; la storia è nota anche a Cipro ad esempio. Questi due paesi, piccoli geograficamente e demograficamente non sono stati scelti a caso: sono riusciti a sfornare tennisti di ottimo livello pur attingendo ad un bacino infimo rispetto anche a quello che potrebbe essere denotabile nella penisola. Certo, il cipriota Baghdatis ha raggiunto una finale Slam che Sela difficilmente riuscirà ad eguagliare, ma l'israeliano, dopo un periodo di oblio, sta lentamente ritornando ai livelli che competono al suo tennis pulito e soprattutto al suo ottimo rovescio ad una mano.
Dotato di un tocco sopraffino, Dudi ha passato gli ultimi 5 anni a navigare nei 100, con un best ranking raggiunto tre anni fa al numero 29; gradualmente la sua discesa è stata inarrestabile ma questo inizio anno sembra promettere bene. I più meticolosi ricorderanno i quarti a Chennai (il primo scalpo fu il nostro Fognini) a cui aggiunge un'ottima semifinale dall'altra parte dell'emisfero, a Delray Beach, battendo al terzo set il quinto favorito del seeding, il tedesco Kohlschreiber, avanti a lui di 36 posizioni e portando in perfetta parità il conto degli scontri diretti dopo quello aspramente perso nel 2010 a San Jose, dove riuscì a racimolare solo 2 games.
L'israeliano avrebbe potuto chiudere anche prima, nel secondo set, se non avesse perso malamente il break conquistato all'inizio del parziale. Il terzo set è stato però un monologo dello scricchiolo israeliano che approfitta di un annebbiamento totale del tedesco e porta a casa un match che gli vale il miglior risultato da due anni a questa parte, Chennai 2010, dove raggiunse la semifinale prima di esser battuto da Wawrinka.
Matosevic b Gulbis 3-6 6-1 6-1
A sfidare Sela ci sarà l'australiano Matosevic, protagonista anch'egli di una favola dopo esser partito dalle qualificazioni. Il gigante aussie batte il fantasma di Gulbis (o il cugino brutto, fate voi), apparso in forma solo nel primo set prima di scomparire completamente dal campo e racimolare solo 2 giochi nei successivi due set. Il merito però è di Marinko, ottimo al servizio (87% di punti vinti con la prima e una sola palla break concessa, quella che gli è costata il primo set).
Al contrario Gulbis, estremamente falloso, non fa altro che dare adito alle dichiarazioni rilasciate durante il corso del torneo con le solenni minacce di ritiro; sprofondato oltre i top 50 del ranking, si sperava in un torneo estremamente positivo da parte del lettone, supportato dal talento ma soprattutto da un tabellone spianato fino alla finale con le varie sconfitte di Troicki, Cilic, e Kohlschreiber. La moria dei talenti contagia invece anche lui, non adeguatamente aiutato dal servizio e da colpi da fondo campo piuttosto spesso imprecisi e privi di attenzione.
Isner b. Tomic 6-3 6-2
Avanza senza sussulti anche John Isner, vittorioso su Bernard Tomic grazie al punteggio di 6-3 6-2 in appena 56 minuti di gioco. Il tennista di casa fresco di best ranking (posizione nr.11), torna quindi in una semifinale sul circuito dopo l’ultima disputata lo scorso autunno a Parigi-Bercy, persa non senza rimpianti con Tsonga. Poco consistente la resistenza del 19enne australiano quest’oggi, costretto alla continua rincorsa nel punteggio: una situazione davvero scomoda quando si è costretti ad affrontare un avversario che ha nel servizio una delle sue armi migliori.
Isner parte bene nel primo set, mettendo a segno l’allungo sul 4-1. Tomic rientra momentaneamente sul 4-3, recuperando il break di ritardo, ma l’americano ristabilisce le distanze e chiude sul 6-3 con un ace. Nel secondo parziale, il compito è ancor più semplice: portatosi sul 4-2, John usufruisce ancora dei regali di Bernard assicurandosi il doppio break che gli consente di concludere in scioltezza sul 6-2
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Re: ATP 250 Delray Beach (17)
Delray Beach - U.S.A.
Prosegue la marcia dell´australiano, che batte Sela sul filo del rasoio al terzo. Anderson batte la testa di serie numero uno!
Giornata all'insegna delle sorprese a Delray Beach, dove il sudafricano Kevin Anderson ha vinto la battaglia dei servizi contro John Isner, superfavorito della vigilia, per 7-5 7-6(4), raggiungendo così la sua terza finale in carriera (una sola vittoria a Johannesburg). Il sudafricano, vero e proprio giustiziere americano (aveva eliminato prima Roddick) ha portato a casa ben l'80% di punti con la prima, mettendo a segno 16 ace e convertendo l'unica occasione da break del match nel primo set.
Non smette di stupire Marinko Matosevic: l'ormai 26enne australiano, nr.173 del ranking mondiale, continua la sua splendida avventura di Delray Beach, che lo ha visto inanellare successi su successi portandolo dalle qualificazioni alla finale. A farne le spese oggi è stato Dudi Sela, sconfitto con lo score di 5-7 6-4 7-6(7), ma la stessa sorte questa settimana è toccata a tennisti quali Karlovic, Bogomolov jr. e Gulbis.
L'evolversi del punteggio ha visto Matosevic in costante vantaggio: persino nel primo set era avanti 4-1, onde subire il ritorno di Sela abile a piazzare una serie di 6 giochi a 1. Nel secondo parziale l'australiano serve sul 5-3, ma in questo frangente trema e concede il controbreak; l'israeliano però non ne approfitta e smarrisce nuovamente la battuta cedendo sul 6-4. Nella frazione decisiva il break arriva al quarto gioco, protetto strenuamente da Marinko sino al 5-3, in cui sciupa due match-point sul proprio servizio e permette al suo avversario di rientrare in gioco. Sul 5-5 Matosevic annulla una palla break, prima di fare suo il game. Si va al tie break: qui Matosevic spreca clamorosamente il terzo match point dell'incontro con un doppio fallo e dopo essersi visto annullare anche la quarta palla match mette il sigillo sul 9-7, dopo quasi tre ore di gioco.
Matosevic è quindi il secondo tennista a riuscire nell'impresa di approdare in finale a Delray Beach giungendo dalle qualificazioni, emulando Evgeny Korolev, il quale vinse addirittura il titolo nel 2009. Nel 2012 invece ci è riuscito già Jarkko Nieminen sollevando il trofeo di Sydney a Gennaio.
TWI (n.d.r.)
Matosevic, da qualificato a finalista! Isner ko!
SEMIFINALI
Anderson - Isner 7-5, 7-6
Matosevic - Sela 5-7, 6-4, 7-6
SEMIFINALI
Anderson - Isner 7-5, 7-6
Matosevic - Sela 5-7, 6-4, 7-6
Prosegue la marcia dell´australiano, che batte Sela sul filo del rasoio al terzo. Anderson batte la testa di serie numero uno!
Giornata all'insegna delle sorprese a Delray Beach, dove il sudafricano Kevin Anderson ha vinto la battaglia dei servizi contro John Isner, superfavorito della vigilia, per 7-5 7-6(4), raggiungendo così la sua terza finale in carriera (una sola vittoria a Johannesburg). Il sudafricano, vero e proprio giustiziere americano (aveva eliminato prima Roddick) ha portato a casa ben l'80% di punti con la prima, mettendo a segno 16 ace e convertendo l'unica occasione da break del match nel primo set.
Non smette di stupire Marinko Matosevic: l'ormai 26enne australiano, nr.173 del ranking mondiale, continua la sua splendida avventura di Delray Beach, che lo ha visto inanellare successi su successi portandolo dalle qualificazioni alla finale. A farne le spese oggi è stato Dudi Sela, sconfitto con lo score di 5-7 6-4 7-6(7), ma la stessa sorte questa settimana è toccata a tennisti quali Karlovic, Bogomolov jr. e Gulbis.
L'evolversi del punteggio ha visto Matosevic in costante vantaggio: persino nel primo set era avanti 4-1, onde subire il ritorno di Sela abile a piazzare una serie di 6 giochi a 1. Nel secondo parziale l'australiano serve sul 5-3, ma in questo frangente trema e concede il controbreak; l'israeliano però non ne approfitta e smarrisce nuovamente la battuta cedendo sul 6-4. Nella frazione decisiva il break arriva al quarto gioco, protetto strenuamente da Marinko sino al 5-3, in cui sciupa due match-point sul proprio servizio e permette al suo avversario di rientrare in gioco. Sul 5-5 Matosevic annulla una palla break, prima di fare suo il game. Si va al tie break: qui Matosevic spreca clamorosamente il terzo match point dell'incontro con un doppio fallo e dopo essersi visto annullare anche la quarta palla match mette il sigillo sul 9-7, dopo quasi tre ore di gioco.
Matosevic è quindi il secondo tennista a riuscire nell'impresa di approdare in finale a Delray Beach giungendo dalle qualificazioni, emulando Evgeny Korolev, il quale vinse addirittura il titolo nel 2009. Nel 2012 invece ci è riuscito già Jarkko Nieminen sollevando il trofeo di Sydney a Gennaio.
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Re: ATP 250 Delray Beach (17)
Delray Beach - U.S.A.
Sconfitto in due set il qualificato australiano. Per Kevin secondo titolo in carriera
E' Kevin Anderson a conquistare il titolo del torneo ATP di Delray Beach; il sudafricano ha così stoppato la cavalcata di Marinko Matosevic, proveniente dal tabellone delle qualificazioni, per 6-4 7-6 (2). L'australiano nr.173 al mondo vede quindi interrompersi la sua striscia positiva di 12 vittorie, iniziata con il successo nel challenger di casa di Caloundra, e dopo un ruolino di marcia invidiabile nel torneo americano, deve arrendersi alla maggiore solidità del suo avversario. Nonostante un match non entusiasmante, caratterizzato da molti errori e pochi vincenti, l'esperienza e le 137 posizioni di differenza nel ranking sono venute infatti in soccorso del 25enne di Johannesburg.
La tensione gioca un brutto scherzo ai due finalisti: Matosevic smarrisce nel gioco d'apertura il servizio alla seconda palla break con un dritto in rete, ma il sudafricano restituisce immediatamente il favore con un disastroso turno condito da ben due doppi falli. La girandola di break e controbreak continua, finchè sul 2-2 Anderson riesce finalmente a piazzare l'allungo sul 4-2. Solo al settimo gioco, seppur annullando ancora due chance all'avversario, l'australiano tiene per la prima volta nel match la battuta. Ma il set è ormai compromesso: pur servendo con percentuali non irresistibili (appena il 57% di prime palle), Kevin chiude sul 6-4 dopo 50 minuti di gioco.
Il secondo parziale vede ancora Matosevic faticare nei suoi turni, quasi sempre costretto ai vantaggi: tuttavia alcune scelte errate di Anderson (come il drop sulla palla break) gli consentono di resistere e fare gara di testa. Sul 3-3 annulla addirittura tre palle break consecutive dallo 0-40, infilando una serie di 5 punti consecutivi ma non basta. Con le unghia e con i denti, l'australiano trascina la frazione al tiebreak dove però crolla nettamente cedendo per 7 punti a 2.
Per Anderson si tratta dunque del secondo titolo in carriera, bissando il successo dell'ATP di Johannesburg, sua terra natale, dello scorso anno
TWI (n.d.r.)
Anderson spezza il sogno di Matosevic e vince il torneo
FINALE
Anderson - Matosevic 6-4 7-6 (2)
FINALE
Anderson - Matosevic 6-4 7-6 (2)
Sconfitto in due set il qualificato australiano. Per Kevin secondo titolo in carriera
E' Kevin Anderson a conquistare il titolo del torneo ATP di Delray Beach; il sudafricano ha così stoppato la cavalcata di Marinko Matosevic, proveniente dal tabellone delle qualificazioni, per 6-4 7-6 (2). L'australiano nr.173 al mondo vede quindi interrompersi la sua striscia positiva di 12 vittorie, iniziata con il successo nel challenger di casa di Caloundra, e dopo un ruolino di marcia invidiabile nel torneo americano, deve arrendersi alla maggiore solidità del suo avversario. Nonostante un match non entusiasmante, caratterizzato da molti errori e pochi vincenti, l'esperienza e le 137 posizioni di differenza nel ranking sono venute infatti in soccorso del 25enne di Johannesburg.
La tensione gioca un brutto scherzo ai due finalisti: Matosevic smarrisce nel gioco d'apertura il servizio alla seconda palla break con un dritto in rete, ma il sudafricano restituisce immediatamente il favore con un disastroso turno condito da ben due doppi falli. La girandola di break e controbreak continua, finchè sul 2-2 Anderson riesce finalmente a piazzare l'allungo sul 4-2. Solo al settimo gioco, seppur annullando ancora due chance all'avversario, l'australiano tiene per la prima volta nel match la battuta. Ma il set è ormai compromesso: pur servendo con percentuali non irresistibili (appena il 57% di prime palle), Kevin chiude sul 6-4 dopo 50 minuti di gioco.
Il secondo parziale vede ancora Matosevic faticare nei suoi turni, quasi sempre costretto ai vantaggi: tuttavia alcune scelte errate di Anderson (come il drop sulla palla break) gli consentono di resistere e fare gara di testa. Sul 3-3 annulla addirittura tre palle break consecutive dallo 0-40, infilando una serie di 5 punti consecutivi ma non basta. Con le unghia e con i denti, l'australiano trascina la frazione al tiebreak dove però crolla nettamente cedendo per 7 punti a 2.
Per Anderson si tratta dunque del secondo titolo in carriera, bissando il successo dell'ATP di Johannesburg, sua terra natale, dello scorso anno
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