ATP 250 Sao Paulo (12)
2 partecipanti
Forum Tennis di quarta categoria (bassa) :: i ragazzi del tennis ( risultati e rassegne stampa) :: Archivio 2012
Pagina 1 di 1
ATP 250 Sao Paulo (12)
dopo 11 anni a Costa do Sauipe, il torneo si sposta a Sao Paulo
Sao Paulo, Brazil
13 - 18 febbraio 2012
Name: Brasil Open
Category: ATP World Tour 250
Surface: Indoor Clay
Prize Money: $ 442,500
Winner 2011 (Costa do Sauipe): Nicolas Almagro
(pic by BrasilOpen off site)
Sao Paulo, Brazil
13 - 18 febbraio 2012
Name: Brasil Open
Category: ATP World Tour 250
Surface: Indoor Clay
Prize Money: $ 442,500
Winner 2011 (Costa do Sauipe): Nicolas Almagro
(pic by BrasilOpen off site)
errex- Communications
- Messaggi : 3199
Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: ATP 250 Sao Paulo (12)
Sao Paulo, Brazil
Entry List
1 Simon, Gilles FRA
2 Verdasco, Fernando ESP
3 Chela, Juan Ignacio ARG
4 Bellucci, Thomaz BRA
5 Ferrero, Juan Carlos ESP
6 Robredo, Tommy ESP
7 Montanes, Albert ESP
8 Giraldo, Santiago COL
9 Starace, Potito
10 Berlocq, Carlos ARG
11 Nalbandian, David ARG
12 Ramos, Albert ESP
13 Machado, Rui POR
14 Volandri, Filippo
15 Mayer, Leonardo ARG
16 Mello, Ricardo BRA
17 Riba, Pere ESP
18 Hanescu, Victor ROU
19 Kavcic, Blaz SLO
20 Paire, Benoit FRA
21 Prodon, Eric FRA
22 - 25 (Q)
26 - 28 (WC)
Alternates Italiani
4. Lorenzi, Paolo
16. Giannessi, Alessandro
23. Viola, Matteo
27. Vagnozzi, Simone
30. Galvani, Stefano
Entry List
1 Simon, Gilles FRA
2 Verdasco, Fernando ESP
3 Chela, Juan Ignacio ARG
4 Bellucci, Thomaz BRA
5 Ferrero, Juan Carlos ESP
6 Robredo, Tommy ESP
7 Montanes, Albert ESP
8 Giraldo, Santiago COL
9 Starace, Potito
10 Berlocq, Carlos ARG
11 Nalbandian, David ARG
12 Ramos, Albert ESP
13 Machado, Rui POR
14 Volandri, Filippo
15 Mayer, Leonardo ARG
16 Mello, Ricardo BRA
17 Riba, Pere ESP
18 Hanescu, Victor ROU
19 Kavcic, Blaz SLO
20 Paire, Benoit FRA
21 Prodon, Eric FRA
22 - 25 (Q)
26 - 28 (WC)
Alternates Italiani
4. Lorenzi, Paolo
16. Giannessi, Alessandro
23. Viola, Matteo
27. Vagnozzi, Simone
30. Galvani, Stefano
errex- Communications
- Messaggi : 3199
Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: ATP 250 Sao Paulo (12)
Sao Paulo, Brazil
Main Draw
(1 wc) ALMAGRO, Nicolas ESP vs bye
SOUZA, Joao BRA vs HANESCU, Victor ROU
STARACE, Potito ITA vs Q
PRODON, Eric FRA vs (5) BERLOCQ, Carlos ARG
(3) VERDASCO, Fernando ESP vs bye
(wc) MARTI, Javier ESP vs GIL, Frederico POR
(wc) GONZALEZ, Fernando CHI vs Q
GIRALDO, Santiago COL vs (otto) RAMOS, Albert ESP
(6) FERRERO, Juan Carlos ESP vs MAYER, Leonardo ARG
KAVCIC, Blaz SLO vs Q
MELLO, Ricardo BRA vs RIBA, Pere ESP
(4) BELLUCCI, Thomaz BRA vs bye
(7) MONTANES, Albert ESP vs VOLANDRI, Filippo ITA
Q vs MACHADO, Rui POR
NALBANDIAN, David ARG vs PAIRE, Benoit FRA
(2) SIMON, Gilles FRA vs bye
Main Draw
(1 wc) ALMAGRO, Nicolas ESP vs bye
SOUZA, Joao BRA vs HANESCU, Victor ROU
STARACE, Potito ITA vs Q
PRODON, Eric FRA vs (5) BERLOCQ, Carlos ARG
(3) VERDASCO, Fernando ESP vs bye
(wc) MARTI, Javier ESP vs GIL, Frederico POR
(wc) GONZALEZ, Fernando CHI vs Q
GIRALDO, Santiago COL vs (otto) RAMOS, Albert ESP
(6) FERRERO, Juan Carlos ESP vs MAYER, Leonardo ARG
KAVCIC, Blaz SLO vs Q
MELLO, Ricardo BRA vs RIBA, Pere ESP
(4) BELLUCCI, Thomaz BRA vs bye
(7) MONTANES, Albert ESP vs VOLANDRI, Filippo ITA
Q vs MACHADO, Rui POR
NALBANDIAN, David ARG vs PAIRE, Benoit FRA
(2) SIMON, Gilles FRA vs bye
errex- Communications
- Messaggi : 3199
Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: ATP 250 Sao Paulo (12)
Sao Paulo - Brasil
Alla faccia della scaramanzia! Il venerdì 17 porta bene a Filippo Volandri che sfodera una prestazione d'altri tempi per superare l'ex numero 3 del mondo David Nalbandian, sempre e comunque un avversario che non si batte da solo. Splendido per tutta la durata del match, Filippo ha messo in mostra una condizione fisica e mentale che, se mantenute a questo livello, potranno portarlo ben più su di quanto non reciti la sua classifica attuale (69 ndr). Maiuscola davvero la prestazione del livonese, sempre lucido e concentrato nei momenti delicati del match ed abile a sfruttare qualche errore di troppo di Nalbandian. L'argentino è stato incapace a tratti di mantenere un livello di gioco che potesse garantirgli di reggere il ritmo forsennato imposto oggi dall'azzurro, non lontano dai livelli del 2007.
La partenza, però, non è stata delle migliori. Con un Nalbandian entrato in campo piuttosto carico, il primo set finisce nelle mani dell'argentino, complice la distanza di un break che consente a David di chiudere sul 6-3. Ma la reazione di Volandri è immediata. Il rendimento di Filippo e il nervosismo di David (che lancia un paio di volte l’attrezzo) crescono in maniera direttamente proporzionale con il passare dei game, e dopo essere salito 2-1 il livornese piazza il break che gli consegna la seconda frazione. Ottimo l’intero secondo set dell’azzurro che delizia il pubblico presente con diverse perle uscite dal suo splendido rovescio. Dal lato sinistro Volandri è stratosferico e Nalbandian non riesce a trovare il modo per poter impensierire il nostro giocatore nonostante un tentativo di accelerazione nel quarto gioco che ha costretto Filippo ad annullare due palle break. Nel game successivo però Nalba cede il servizio a zero. Filippo tiene un gran ritmo per altri due games prima di subire il rientro di Nalbandian che nell’ottavo gioco si riprende il break subito in precedenza. Con i servizi si arriva sul 5-5 dove Volandri trova lo spunto decisivo su gentile concessione dell'avversario, che piazza uno sciagurato doppio fallo sulla palla break. Filippo risponde presente e tiene il servizio a zero conquistando una vittoria tanto sudata quanto importante per un giocatore che come lui sta lavorando per rientrare ai livelli di qualche anno fa.
Volandri mette dunque ancora più distanza nei confronti diretti contro David Nalbandian salendo a tre vittorie a fronte di una sola sconfitta, ma, cosa più importante, ritorna a giocarsi una semifinale in un torneo ATP (miglior risultato in carriera in Brasile, superati i quarti del 2008) dopo quelle perse lo scorso anno a Belgrado e a Bucarest. L'avversario non sarà esattamente uno di quelli che fanno paura solo a leggerne il nome: sarà Tomaz Bellucci, immeritato vincitore nella sfida con Leonardo Mayer, beccato ad ogni punto dall'indecente pubblico brasiliano per oltre due ore.
Continua la corsa di Nicolas Almagro alla riconquista dell'ATP 250 di San Paolo. Nei quarti di finale, lo spagnolo liquida l'argentino Carlos Berlocq con un facile 6-3, 6-2 e approda così alla semifinale del torneo brasiliano. Era stato un inizio di match non privo di difficoltà per Almagro, che ha faticato a mantenere i suoi primi due turni di servizio, conquistandoli entrambi ai vantaggi. Allo spagnolo è bastato però poi un piccolo black out di Berlocq per infilare il primo e unico break del set. Sul 3-1, Almagro non ha fatto altro che controllare la partita senza particolari sforzi, dominando da fondocampo e recuperando facilmente le varie soluzioni in drop shot che l'argentino ha provato ad adottare per conquistare il punto.
Nel secondo set Berlocq ha proseguito la sua prova incolore. L'argentino si è dimostrato infatti bravo in difesa, ma troppo nervoso e disordinato in attacco, tanto da subire così un nuovo break che ha portato Almagro nuovamente avanti per 3-1. Grazie a un ritrovato servizio (fino a quel momento 5 doppi falli e appena un 40% di prime messe in campo), Berlocq ha salvato sul successivo proprio turno di servizio tre palle break, ma all'occasione successiva lo spagnolo non ha sbagliato e ha chiuso poi con facilità il set per 6-2.
Almagro troverà in semifinale la sorpresa Albert Ramos, vincitore per 7-6(5), 6-3 sulla testa di serie numero 3 Fernando Verdasco, il quale ha disputato un match altalenante, condizionato da un infortunio al ginocchio che lo ha reso molto statico durante tutta la partita.
Verdasco aveva in realtà iniziato molto bene, conquistando anche il break a inizio primo set, ma una serie di errori hanno ridato fiducia a Ramos, che raggiunta la parità sul 4-4, ha iniziato ad essere molto più preciso e concreto del suo avversario. Successo meritato, dunque, per il numero 64 del mondo, che in semifinale se la vedrà, in un altro derby spagnolo, con il trionfatore del torneo dell'anno scorso
TWI (n.d.r.)
QFs Day
F Volandri d. D Nalbandian 36 63 75
N Almagro d. C Berlocq 63 62
A Ramos d. F Verdasco 76(5) 63
T Bellucci d. L Mayer 36 62 75
Doppio
D Bracciali / P Starace defeats R Mello / J Souza 64 64
F Volandri d. D Nalbandian 36 63 75
N Almagro d. C Berlocq 63 62
A Ramos d. F Verdasco 76(5) 63
T Bellucci d. L Mayer 36 62 75
Doppio
D Bracciali / P Starace defeats R Mello / J Souza 64 64
Alla faccia della scaramanzia! Il venerdì 17 porta bene a Filippo Volandri che sfodera una prestazione d'altri tempi per superare l'ex numero 3 del mondo David Nalbandian, sempre e comunque un avversario che non si batte da solo. Splendido per tutta la durata del match, Filippo ha messo in mostra una condizione fisica e mentale che, se mantenute a questo livello, potranno portarlo ben più su di quanto non reciti la sua classifica attuale (69 ndr). Maiuscola davvero la prestazione del livonese, sempre lucido e concentrato nei momenti delicati del match ed abile a sfruttare qualche errore di troppo di Nalbandian. L'argentino è stato incapace a tratti di mantenere un livello di gioco che potesse garantirgli di reggere il ritmo forsennato imposto oggi dall'azzurro, non lontano dai livelli del 2007.
La partenza, però, non è stata delle migliori. Con un Nalbandian entrato in campo piuttosto carico, il primo set finisce nelle mani dell'argentino, complice la distanza di un break che consente a David di chiudere sul 6-3. Ma la reazione di Volandri è immediata. Il rendimento di Filippo e il nervosismo di David (che lancia un paio di volte l’attrezzo) crescono in maniera direttamente proporzionale con il passare dei game, e dopo essere salito 2-1 il livornese piazza il break che gli consegna la seconda frazione. Ottimo l’intero secondo set dell’azzurro che delizia il pubblico presente con diverse perle uscite dal suo splendido rovescio. Dal lato sinistro Volandri è stratosferico e Nalbandian non riesce a trovare il modo per poter impensierire il nostro giocatore nonostante un tentativo di accelerazione nel quarto gioco che ha costretto Filippo ad annullare due palle break. Nel game successivo però Nalba cede il servizio a zero. Filippo tiene un gran ritmo per altri due games prima di subire il rientro di Nalbandian che nell’ottavo gioco si riprende il break subito in precedenza. Con i servizi si arriva sul 5-5 dove Volandri trova lo spunto decisivo su gentile concessione dell'avversario, che piazza uno sciagurato doppio fallo sulla palla break. Filippo risponde presente e tiene il servizio a zero conquistando una vittoria tanto sudata quanto importante per un giocatore che come lui sta lavorando per rientrare ai livelli di qualche anno fa.
Volandri mette dunque ancora più distanza nei confronti diretti contro David Nalbandian salendo a tre vittorie a fronte di una sola sconfitta, ma, cosa più importante, ritorna a giocarsi una semifinale in un torneo ATP (miglior risultato in carriera in Brasile, superati i quarti del 2008) dopo quelle perse lo scorso anno a Belgrado e a Bucarest. L'avversario non sarà esattamente uno di quelli che fanno paura solo a leggerne il nome: sarà Tomaz Bellucci, immeritato vincitore nella sfida con Leonardo Mayer, beccato ad ogni punto dall'indecente pubblico brasiliano per oltre due ore.
Continua la corsa di Nicolas Almagro alla riconquista dell'ATP 250 di San Paolo. Nei quarti di finale, lo spagnolo liquida l'argentino Carlos Berlocq con un facile 6-3, 6-2 e approda così alla semifinale del torneo brasiliano. Era stato un inizio di match non privo di difficoltà per Almagro, che ha faticato a mantenere i suoi primi due turni di servizio, conquistandoli entrambi ai vantaggi. Allo spagnolo è bastato però poi un piccolo black out di Berlocq per infilare il primo e unico break del set. Sul 3-1, Almagro non ha fatto altro che controllare la partita senza particolari sforzi, dominando da fondocampo e recuperando facilmente le varie soluzioni in drop shot che l'argentino ha provato ad adottare per conquistare il punto.
Nel secondo set Berlocq ha proseguito la sua prova incolore. L'argentino si è dimostrato infatti bravo in difesa, ma troppo nervoso e disordinato in attacco, tanto da subire così un nuovo break che ha portato Almagro nuovamente avanti per 3-1. Grazie a un ritrovato servizio (fino a quel momento 5 doppi falli e appena un 40% di prime messe in campo), Berlocq ha salvato sul successivo proprio turno di servizio tre palle break, ma all'occasione successiva lo spagnolo non ha sbagliato e ha chiuso poi con facilità il set per 6-2.
Almagro troverà in semifinale la sorpresa Albert Ramos, vincitore per 7-6(5), 6-3 sulla testa di serie numero 3 Fernando Verdasco, il quale ha disputato un match altalenante, condizionato da un infortunio al ginocchio che lo ha reso molto statico durante tutta la partita.
Verdasco aveva in realtà iniziato molto bene, conquistando anche il break a inizio primo set, ma una serie di errori hanno ridato fiducia a Ramos, che raggiunta la parità sul 4-4, ha iniziato ad essere molto più preciso e concreto del suo avversario. Successo meritato, dunque, per il numero 64 del mondo, che in semifinale se la vedrà, in un altro derby spagnolo, con il trionfatore del torneo dell'anno scorso
TWI (n.d.r.)
errex- Communications
- Messaggi : 3199
Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: ATP 250 Sao Paulo (12)
Sao Paulo - Brasil
Volandri in finale
SEMIFINALI
(1/WC) N Almagro d (8.) A Ramos 64 76(4)
F Volandri d (4) T Bellucci 57 60 62
da TWI (n.d.r.)
Al termine di un match atipico, Filippo Volandri riporta l'Italia in finale in un 250 battendo per 5-7 6-0 6-2 il padrone di casa Tomaz Bellucci.
Filo si avvicinava al match forte, contro Nalbandian, della miglior prestazione degli ultimi 4-5 anni ma sotto 1-0 nei precedenti; Bellucci, non contento di aver frodato il suo match di quarti di finale con il povero Leo Mayer (disturbato fra fischi ed urla per l'intera durata del match dal pubblico brasiliano), senza scusarsi o provar pena per l'accaduto mandava un messaggio ai propri fan reclamando una nuova Torcida per il match odierno. Match caratterizzato dalla patetica lamentela di Bellucci per un comunque evidente problema alla caviglia, palesata con continui ritardi solo quando il punteggio lo vedeva rincorrere. Bravo ed esperiente Volandri a non farsi innervosire e a rimettersi in carreggiata nel secondo set.
La cronaca
Dopo un avvio equilibrato, Volandri manca due palle break nel quinto game, ben annullate dallo schema preferito del brasiliano: servizio+diritto. Si rifà due games più tardi, grazie soprattutto a una buona difesa, ma il servizio lo tradisce e Bellucci trova subito il controbreak del 4 pari. Più volte sbalzato fuori dal campo dai topponi di diritto del brasiliano, ben altra cosa rispetto alla pessima prestazione di ieri, Filo sbaglia a non insistere sul rovescio dell'avversario, che si ritrova a più riprese a comandare il gioco. Si salva Filippo, sotto 0-30 nel decimo game e generoso nel ritrovare il 5-5. Qui Bellucci accusa dei problemi alla caviglia sinistra, che lo costringono a chiamare il fisioterapista sul 40 pari. Per qualche minuto si pensa addirittura ad un ritiro, ma Bellucci torna in campo senza fasciatura (il problema si era presentato già nei quarti con L. Mayer) e con due bei servizi si aggiudica il 6-5. Il brasiliano, sospinto dal pubblico, cerca di accorciare gli scambi rischiando su ogni palla, e Volandri cade nella sua trama cedendo il primo set per 7-5 dopo aver annullato vanamente due setpoints.
Bellucci si dimentica di toccarsi la caviglia fino al 40-15 d'inizio secondo set. Volandri rimonta e trova il break, dando nuova linfa alla sceneggiata brasileira, sorretta da un pubblico tornato indecente come nella nottata scorsa. Volandri seda i verdeoro e scappa 4-0 trovando il doppio break, prima di chiudere il secondo parziale annichilendo l'avversario per 6-0.
Il brasiliano, dopo una pausa interminabile per permettergli il recupero dai problemi fisici, si salva nel primo servizio del terzo set, e prova anzi a infastidire Volandri, che con qualche difficoltà trova l'1-1. Il terzo game è infinito, Bellucci ormai gioca solo serve&volley e si prende pause fin troppo ampie e scandalosamente impunite, che rompono il ritmo di Volandri e anche qualcos altro. Filo non ha più problemi contro un avversario ormai fermo e intento solo a distrarre l'azzurro, che trova finalmente il break nel quinto game con un passante di rovescio, dopo una sfilza di palle break annullate dal brasiliano (al termino il conto dice 12 concretizzate su 18), furbo nell'attaccare in serve&volley con continuità il diritto di Volandri. Ma finalmente Bellucci si arrende ed è tutto facile per l'italiano, che chiude 5-7 6-0 6-2 dopo 2 ore e 33 ma molto meno di gioco effettivo.
Per il livornese quella di domani sarà la nona finale ATP, l'ultima delle quali corrisponde anche all'ultimo titolo (Palermo 2006). Un bel messaggio a chi lo aveva dimenticato, dopo un inizio di 2012 con 0 vittorie all'attivo prima di questa settimana.
Ha faticato più del previsto Nicolas Almagro per avere la meglio del connazionale Ramos-Vinolas, ko per 6-4 7-6(4). Lo spagnolo testa di serie numero 1 potrà quindi difendere il titolo conquistato l'anno scorso a Costa do Sauipe contro il nostro Filippo Volandri. Un dato che fa paura: Almagro è avanti 6-3 nei precedenti (l'ultimo dei quali ad Acapulco lo scorso anno, ma da sottolineare anche la sconfitta ai quarti di Costa do Sauipe nel 2008); ma con questo Volandri formato cuore e cervello tutto è possibile.
Volandri in finale
SEMIFINALI
(1/WC) N Almagro d (8.) A Ramos 64 76(4)
F Volandri d (4) T Bellucci 57 60 62
da TWI (n.d.r.)
Al termine di un match atipico, Filippo Volandri riporta l'Italia in finale in un 250 battendo per 5-7 6-0 6-2 il padrone di casa Tomaz Bellucci.
Filo si avvicinava al match forte, contro Nalbandian, della miglior prestazione degli ultimi 4-5 anni ma sotto 1-0 nei precedenti; Bellucci, non contento di aver frodato il suo match di quarti di finale con il povero Leo Mayer (disturbato fra fischi ed urla per l'intera durata del match dal pubblico brasiliano), senza scusarsi o provar pena per l'accaduto mandava un messaggio ai propri fan reclamando una nuova Torcida per il match odierno. Match caratterizzato dalla patetica lamentela di Bellucci per un comunque evidente problema alla caviglia, palesata con continui ritardi solo quando il punteggio lo vedeva rincorrere. Bravo ed esperiente Volandri a non farsi innervosire e a rimettersi in carreggiata nel secondo set.
La cronaca
Dopo un avvio equilibrato, Volandri manca due palle break nel quinto game, ben annullate dallo schema preferito del brasiliano: servizio+diritto. Si rifà due games più tardi, grazie soprattutto a una buona difesa, ma il servizio lo tradisce e Bellucci trova subito il controbreak del 4 pari. Più volte sbalzato fuori dal campo dai topponi di diritto del brasiliano, ben altra cosa rispetto alla pessima prestazione di ieri, Filo sbaglia a non insistere sul rovescio dell'avversario, che si ritrova a più riprese a comandare il gioco. Si salva Filippo, sotto 0-30 nel decimo game e generoso nel ritrovare il 5-5. Qui Bellucci accusa dei problemi alla caviglia sinistra, che lo costringono a chiamare il fisioterapista sul 40 pari. Per qualche minuto si pensa addirittura ad un ritiro, ma Bellucci torna in campo senza fasciatura (il problema si era presentato già nei quarti con L. Mayer) e con due bei servizi si aggiudica il 6-5. Il brasiliano, sospinto dal pubblico, cerca di accorciare gli scambi rischiando su ogni palla, e Volandri cade nella sua trama cedendo il primo set per 7-5 dopo aver annullato vanamente due setpoints.
Bellucci si dimentica di toccarsi la caviglia fino al 40-15 d'inizio secondo set. Volandri rimonta e trova il break, dando nuova linfa alla sceneggiata brasileira, sorretta da un pubblico tornato indecente come nella nottata scorsa. Volandri seda i verdeoro e scappa 4-0 trovando il doppio break, prima di chiudere il secondo parziale annichilendo l'avversario per 6-0.
Il brasiliano, dopo una pausa interminabile per permettergli il recupero dai problemi fisici, si salva nel primo servizio del terzo set, e prova anzi a infastidire Volandri, che con qualche difficoltà trova l'1-1. Il terzo game è infinito, Bellucci ormai gioca solo serve&volley e si prende pause fin troppo ampie e scandalosamente impunite, che rompono il ritmo di Volandri e anche qualcos altro. Filo non ha più problemi contro un avversario ormai fermo e intento solo a distrarre l'azzurro, che trova finalmente il break nel quinto game con un passante di rovescio, dopo una sfilza di palle break annullate dal brasiliano (al termino il conto dice 12 concretizzate su 18), furbo nell'attaccare in serve&volley con continuità il diritto di Volandri. Ma finalmente Bellucci si arrende ed è tutto facile per l'italiano, che chiude 5-7 6-0 6-2 dopo 2 ore e 33 ma molto meno di gioco effettivo.
Per il livornese quella di domani sarà la nona finale ATP, l'ultima delle quali corrisponde anche all'ultimo titolo (Palermo 2006). Un bel messaggio a chi lo aveva dimenticato, dopo un inizio di 2012 con 0 vittorie all'attivo prima di questa settimana.
Ha faticato più del previsto Nicolas Almagro per avere la meglio del connazionale Ramos-Vinolas, ko per 6-4 7-6(4). Lo spagnolo testa di serie numero 1 potrà quindi difendere il titolo conquistato l'anno scorso a Costa do Sauipe contro il nostro Filippo Volandri. Un dato che fa paura: Almagro è avanti 6-3 nei precedenti (l'ultimo dei quali ad Acapulco lo scorso anno, ma da sottolineare anche la sconfitta ai quarti di Costa do Sauipe nel 2008); ma con questo Volandri formato cuore e cervello tutto è possibile.
errex- Communications
- Messaggi : 3199
Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: ATP 250 Sao Paulo (12)
Sao Paulo - Brazil
Il servizio fa la differenza
N Almagro d F Volandri 63 46 64
da TWI (n.d.r.)
Termina tra gli applausi il torneo di Filippo Volandri, battuto nonostante un'ottima prestazione da Nicolas Almagro per 6-3 4-6 6-4 dopo 2 ore di gioco.
Una finale che vedeva Volandri arrivare contro i favori del pronostico, ma in grande fiducia dopo essersi permesso di scherzare sulla diagonale di rovescio contro Nalbandian, e sopravvivere alle insidie di Bellucci (ma soprattutto del suo pubblico). Una settimana vissuta intensamente, che ha fatto rimembrare a molti la fantastica semifinale raggiunta a Roma nel 2007 collezionando altri scalpi illustri (tra cui quello di un certo Federer, tutt’altro che sconosciuto ai più). Si è riscontrata la grande umiltà del nostro Filippo, volenteroso nel ricostruirsi una classifica degna del suo valore dopo aver toccato il posto nr. 25 nel luglio di quel fantastico 2007. Con questo risultato raggiunto, Volandri tornerà tra i primi 60 al mondo, ma se il livello espresso oggi si ripeterà in futuro, la sua cavalcata non terminerà qui.
L’azzurro ha infatti dimostrato di saper tener botta a Nicolas Almagro, nr.11 al mondo, specialista della terra rossa. Un match apprezzabile per gli occhi degli esteti, con due interpreti del rovescio a una mano, caratterizzato da pregevoli soluzioni. Era il nono incontro fra i due, prima volta in una finale Atp, con lo spagnolo nettamente avanti con 6 vittorie, tutte sulla terra: una di queste proprio al Brazil Open, quando però ancora si disputava a Costa do Sauipe. Tuttavia, a far la differenza in fin dei conti è stato il servizio, vero tallone d’Achille per Volandri: la troppa fatica per tenere i propri turni si riversa in risposta, per questo motivo richiede una tenuta atletica sempre invidiabile e mai discontinua. Emblematici dati del servizio: 88% di punti vinti con la prima a fronte di 18 aces per l’iberico, 58% con 0 aces per Filo.
Pochi dunque i rimpianti per il livornese, nonostante una sconfitta giunta sul fil di lana. L’amaro in bocca è lasciato solo dal break non protetto adeguatamente nel primo parziale, perso purtroppo dal 40-0.
LA CRONACA
Il match inizia subito ad un ritmo elevato con un Volandri in grande spolvero, il quale dopo aver tenuto ai vantaggi il proprio servizio, conquista il break a suon di vincenti e con una risposta all’incrocio delle righe. Il distacco viene poi consolidato da Filo addirittura a 0: Almagro sembra stupito dall’avvio fulmineo dell’azzurro, rimane troppo dietro la riga di fondo facendosi attaccare ma Volandri non sbaglia nulla. L’incantesimo però si spezza quando sul 3-1 e servizio, il livornese sciupa dal 40-0 concedendo il contro break. L’iberico riprende quindi fiducia, assumendo un atteggiamento più paziente tenendo lontano dal campo Filippo per esplodere il vincente appena giunga una palla più corta. Con queste premesse, prima completa la rimonta, poi opera il sorpasso ma ancora una volta Volandri non chiude il suo turno sul 40-15. Il set scivola così rapidamente tra le grinfie dello spagnolo che con il terzo break consecutivo (a 0) conclude il filotto di 6 giochi consecutivi con il 6-3 finale.
Il secondo set però vede il nostro portacolori tornare centrato e lottare su ogni punto tanto da procurarsi una palla break nel primo gioco con una superba risposta, ma in questo frangente Almagro annulla con freddezza e tiene la battuta. Nel gioco successivo è però l’azzurro a soffrire la risposta dell’avversario ma con dei rovesci in cross e smorzate calibrate, si rimette in carreggiata e trova addirittura l’insperato break: si ripete dunque il copione del primo parziale, con Nicolas falloso e frettoloso, Volandri cinico e regolare. Il vantaggio è quindi custodito gelosamente, cancellando l’occasione di contro break sul 4-3 con una difesa impressionante da parte di Filo. Con le unghia e con i denti il livornese sale sul 5-4 e serve per prolungare il match al terzo: deve annullare due palle break, giocate con massima attenzione, ma alla prima palla set, va a raccogliere il punto a rete con una pregevole stop-volley.
La frazione decisiva vola via rapida senza sussulti sino al 5-4 per Almagro, con quest’ultimo inavvicinabile al servizio (13 su 13 con la prima, 7 su 11 con la seconda); Volandri vende cara la pelle e non concede alcuna opportunità sui suoi turni. Chiamato alla battuta per restare nella finale, Filo accusa la stanchezza accumulata dopo 2 ore di grandi rincorse e di ritmo sostenuto, capitolando al secondo match point con l’errore gratuito dopo il servizio.
Terzo titolo in Brasile per Almagro dopo i due conquistati a Costa do Sauipe ed undicesimo in carriera, mentre sfuma ancora il terzo trofeo dalla bacheca di Volandri, che appesantisce il suo score nelle finali Atp (2-7, ultimo trionfo a Palermo nel 2006). Rimane però il buon messaggio dato da Filo a se stesso e agli appassionati italiani,
Il servizio fa la differenza
N Almagro d F Volandri 63 46 64
da TWI (n.d.r.)
Termina tra gli applausi il torneo di Filippo Volandri, battuto nonostante un'ottima prestazione da Nicolas Almagro per 6-3 4-6 6-4 dopo 2 ore di gioco.
Una finale che vedeva Volandri arrivare contro i favori del pronostico, ma in grande fiducia dopo essersi permesso di scherzare sulla diagonale di rovescio contro Nalbandian, e sopravvivere alle insidie di Bellucci (ma soprattutto del suo pubblico). Una settimana vissuta intensamente, che ha fatto rimembrare a molti la fantastica semifinale raggiunta a Roma nel 2007 collezionando altri scalpi illustri (tra cui quello di un certo Federer, tutt’altro che sconosciuto ai più). Si è riscontrata la grande umiltà del nostro Filippo, volenteroso nel ricostruirsi una classifica degna del suo valore dopo aver toccato il posto nr. 25 nel luglio di quel fantastico 2007. Con questo risultato raggiunto, Volandri tornerà tra i primi 60 al mondo, ma se il livello espresso oggi si ripeterà in futuro, la sua cavalcata non terminerà qui.
L’azzurro ha infatti dimostrato di saper tener botta a Nicolas Almagro, nr.11 al mondo, specialista della terra rossa. Un match apprezzabile per gli occhi degli esteti, con due interpreti del rovescio a una mano, caratterizzato da pregevoli soluzioni. Era il nono incontro fra i due, prima volta in una finale Atp, con lo spagnolo nettamente avanti con 6 vittorie, tutte sulla terra: una di queste proprio al Brazil Open, quando però ancora si disputava a Costa do Sauipe. Tuttavia, a far la differenza in fin dei conti è stato il servizio, vero tallone d’Achille per Volandri: la troppa fatica per tenere i propri turni si riversa in risposta, per questo motivo richiede una tenuta atletica sempre invidiabile e mai discontinua. Emblematici dati del servizio: 88% di punti vinti con la prima a fronte di 18 aces per l’iberico, 58% con 0 aces per Filo.
Pochi dunque i rimpianti per il livornese, nonostante una sconfitta giunta sul fil di lana. L’amaro in bocca è lasciato solo dal break non protetto adeguatamente nel primo parziale, perso purtroppo dal 40-0.
LA CRONACA
Il match inizia subito ad un ritmo elevato con un Volandri in grande spolvero, il quale dopo aver tenuto ai vantaggi il proprio servizio, conquista il break a suon di vincenti e con una risposta all’incrocio delle righe. Il distacco viene poi consolidato da Filo addirittura a 0: Almagro sembra stupito dall’avvio fulmineo dell’azzurro, rimane troppo dietro la riga di fondo facendosi attaccare ma Volandri non sbaglia nulla. L’incantesimo però si spezza quando sul 3-1 e servizio, il livornese sciupa dal 40-0 concedendo il contro break. L’iberico riprende quindi fiducia, assumendo un atteggiamento più paziente tenendo lontano dal campo Filippo per esplodere il vincente appena giunga una palla più corta. Con queste premesse, prima completa la rimonta, poi opera il sorpasso ma ancora una volta Volandri non chiude il suo turno sul 40-15. Il set scivola così rapidamente tra le grinfie dello spagnolo che con il terzo break consecutivo (a 0) conclude il filotto di 6 giochi consecutivi con il 6-3 finale.
Il secondo set però vede il nostro portacolori tornare centrato e lottare su ogni punto tanto da procurarsi una palla break nel primo gioco con una superba risposta, ma in questo frangente Almagro annulla con freddezza e tiene la battuta. Nel gioco successivo è però l’azzurro a soffrire la risposta dell’avversario ma con dei rovesci in cross e smorzate calibrate, si rimette in carreggiata e trova addirittura l’insperato break: si ripete dunque il copione del primo parziale, con Nicolas falloso e frettoloso, Volandri cinico e regolare. Il vantaggio è quindi custodito gelosamente, cancellando l’occasione di contro break sul 4-3 con una difesa impressionante da parte di Filo. Con le unghia e con i denti il livornese sale sul 5-4 e serve per prolungare il match al terzo: deve annullare due palle break, giocate con massima attenzione, ma alla prima palla set, va a raccogliere il punto a rete con una pregevole stop-volley.
La frazione decisiva vola via rapida senza sussulti sino al 5-4 per Almagro, con quest’ultimo inavvicinabile al servizio (13 su 13 con la prima, 7 su 11 con la seconda); Volandri vende cara la pelle e non concede alcuna opportunità sui suoi turni. Chiamato alla battuta per restare nella finale, Filo accusa la stanchezza accumulata dopo 2 ore di grandi rincorse e di ritmo sostenuto, capitolando al secondo match point con l’errore gratuito dopo il servizio.
Terzo titolo in Brasile per Almagro dopo i due conquistati a Costa do Sauipe ed undicesimo in carriera, mentre sfuma ancora il terzo trofeo dalla bacheca di Volandri, che appesantisce il suo score nelle finali Atp (2-7, ultimo trionfo a Palermo nel 2006). Rimane però il buon messaggio dato da Filo a se stesso e agli appassionati italiani,
qwerty- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 08.06.11
Età : 28
Località : Viareggio
Forum Tennis di quarta categoria (bassa) :: i ragazzi del tennis ( risultati e rassegne stampa) :: Archivio 2012
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.