WTA Auckland (02)
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WTA Auckland (02)
- Auckland - New Zealand
2 - 8 gennaio
Tier:
Prize Money: $220,000
Surface: Hard/Outdoors
Campionessa uscente: Greta Arn
(photo by Getty Images through WTA off site)
2 - 8 gennaio
Tier:
Prize Money: $220,000
Surface: Hard/Outdoors
Campionessa uscente: Greta Arn
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Ultima modifica di errex il Mer Dic 21, 2011 3:23 am - modificato 1 volta.
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Re: WTA Auckland (02)
- Auckland - New Zealand
Forfait Venus Williams
Quello che doveva essere il torneo del ritorno di Venus, si rivela invece il suo ennesimo forfait...
per altro dopo che la Williams aveva dimistrato di essere in ripresa durante alcune esibizioni, tra cui quella di Milano.
Al momento sconosciuti i motivi del ritiro.
Forfait Venus Williams
Quello che doveva essere il torneo del ritorno di Venus, si rivela invece il suo ennesimo forfait...
per altro dopo che la Williams aveva dimistrato di essere in ripresa durante alcune esibizioni, tra cui quella di Milano.
Al momento sconosciuti i motivi del ritiro.
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Re: WTA Auckland (02)
- Auckland - New Zealand
aspettando Romina Oprandi, impegnata nelle quali...
(1) Sabine Lisicki (Ger) vs (wc) Virginie Razzano (Fra)
Mona Barthel (Ger) vs Jelena Dokic (Aus)
Marina Erakovic (Nzl) vs Angelique Kerber (Ger)
Greta Arn (Hun) vs (5) Julia Goerges (Ger)
(4) Flavia Pennetta (Ita) vs Sorana Cirstea (Rou)
(wc) Sacha Jones (Nzl) vs Elena Baltacha (Gbr)
(wc) Magdalena Rybarikova (Svk) vs Elena Vesnina (Rus)
Rebecca Marino (Can) vs (6) Roberta Vinci (Ita)
(7) Yanina Wickmayer (Bel) vs Q
Johanna Larsson (Swe) vs Sara Errani (Ita)
Christina McHale (Usa) vs Alexandra Dulgheru (Rou)
Q vs (3) Svetlana Kuznetsova (Rus)
(8)Monica Niculescu (Rou) vs Q
Jie Zheng (Chn) vs Ayumi Morita (Jpn)
Lucie Hradecka (Cze) vs Alberta Brianti (Ita)
Q vs (2) Shuai Peng (Chn)
aspettando Romina Oprandi, impegnata nelle quali...
sono 4 italiane al via
main draw
main draw
(1) Sabine Lisicki (Ger) vs (wc) Virginie Razzano (Fra)
Mona Barthel (Ger) vs Jelena Dokic (Aus)
Marina Erakovic (Nzl) vs Angelique Kerber (Ger)
Greta Arn (Hun) vs (5) Julia Goerges (Ger)
(4) Flavia Pennetta (Ita) vs Sorana Cirstea (Rou)
(wc) Sacha Jones (Nzl) vs Elena Baltacha (Gbr)
(wc) Magdalena Rybarikova (Svk) vs Elena Vesnina (Rus)
Rebecca Marino (Can) vs (6) Roberta Vinci (Ita)
(7) Yanina Wickmayer (Bel) vs Q
Johanna Larsson (Swe) vs Sara Errani (Ita)
Christina McHale (Usa) vs Alexandra Dulgheru (Rou)
Q vs (3) Svetlana Kuznetsova (Rus)
(8)Monica Niculescu (Rou) vs Q
Jie Zheng (Chn) vs Ayumi Morita (Jpn)
Lucie Hradecka (Cze) vs Alberta Brianti (Ita)
Q vs (2) Shuai Peng (Chn)
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Re: WTA Auckland (02)
- Auckland - New Zealand
le Italiane: 4 - 1
F. Pennetta (Ita) d. S. Cirstea (Rou) 64 – 76(75)
S. Errani (Ita) d. J. Larsson (Swe) 61 – 61
L. Hradecka (Cze) d. A. Brianti (Ita) 64 – 36 – 62
le Italiane: 4 - 1
F. Pennetta (Ita) d. S. Cirstea (Rou) 64 – 76(75)
S. Errani (Ita) d. J. Larsson (Swe) 61 – 61
L. Hradecka (Cze) d. A. Brianti (Ita) 64 – 36 – 62
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Re: WTA Auckland (02)
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Vinci OK
R. Vinci (Ita) d. R. Marino (Can) 75 – 64
Vinci OK
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Re: WTA Auckland (02)
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Italiane: 3 - 1
F. Pennetta (Ita) d. E. Baltacha (Gbr) 64 – 62
E. Vesnina (Rus) d. R. Vinci (Ita) 63 – 64
S. Errani (Ita) d. Y. Wickmayer (Bel) 46 – 61 – 61
Flavia Pennetta è meritatamente approdata ai quarti di finale.
La brindisina non ha faticato per avere ragione di Elena Baltacha, numero 51 del ranking mondiale, in appena un'ora e sei minuti di gioco.
Per l'azzurra un incontro perfetto e dominato dal primo all'ultimo game, palesando anche una grande continuità al servizio dato che la britannica non è riuscita a strapparle òa battuta neppure in una occasione, sciupando l'unica palla break conquistata.
Flavia nel primo set ha piazzato già al primo game il break e l'ha poi confermato sino al decimo game, mentre nel set successivo la Baltacha ha pagato dazio in ben due occasioni, nel quinto e nel settimo gioco, lasciando campo libero alla pugliese.
Ai quarti per lei non ci sarà però il tanto atteso derby con Roberta Vinci, che è stata battuta per 6/3 6/4 da Elena Vesnina. La giocatrice russa nella prima partita è brava a portarsi avanti nel sesto game, salvo subire l'immediato controbreak della nostra giocatrice, che già al game seguente tuttavia ha smarrito ancora la battuta, cedendo a seguire per 6 a 3.
In avvio di seconda frazione Robertina è abile a rimontare un break di svantaggio e a passare dallo 0/2 al 2/2. Ancora una volta però l'allieva di Francesco Cinà ha ceduto il servizio poco dopo, nel quinto game, e non è più riuscita a tornare in corsa.
Bella vittoria invece per Sara Errani che la spunta al terzo su Yanina Wickmayer, assicurandosi così il pass per i quarti di finale. L’azzurra ha elevato il proprio rendimento esponenzialmente dopo il primo perso malamente, concedendo solo due giochi nei due successivi parziali, interrompendo inoltre il trend negativo che la vedeva sconfitta nei tre precedenti contro la belga
Il primo set vede concretizzarsi ben sette break: la Errani approfitta di questa girandola e sale sul 4-3 e servizio, ma subisce la rimonta della Wickmayer la quale prima impatta sul 4-4, poi mette a segno l’allungo decisivo che vale il 6-4. Ma nel secondo parziale vi è la bella reazione di Sara che strappa per tre volte la battuta alla Wickmayer e chiude con un comodo quanto sonoro 6-1, rimandando le sorti dell’incontro alla terza e decisiva frazione. Il copione non è molto diverso: la bolognese vola sul 2-0 ma perde immediatamente il break di vantaggio. Poco male, Sara infila una striscia di 4 giochi consecutivi e sigla un altro pesantissimo 6-1.
TWI (n.d.r.)
Italiane: 3 - 1
F. Pennetta (Ita) d. E. Baltacha (Gbr) 64 – 62
E. Vesnina (Rus) d. R. Vinci (Ita) 63 – 64
S. Errani (Ita) d. Y. Wickmayer (Bel) 46 – 61 – 61
Flavia Pennetta è meritatamente approdata ai quarti di finale.
La brindisina non ha faticato per avere ragione di Elena Baltacha, numero 51 del ranking mondiale, in appena un'ora e sei minuti di gioco.
Per l'azzurra un incontro perfetto e dominato dal primo all'ultimo game, palesando anche una grande continuità al servizio dato che la britannica non è riuscita a strapparle òa battuta neppure in una occasione, sciupando l'unica palla break conquistata.
Flavia nel primo set ha piazzato già al primo game il break e l'ha poi confermato sino al decimo game, mentre nel set successivo la Baltacha ha pagato dazio in ben due occasioni, nel quinto e nel settimo gioco, lasciando campo libero alla pugliese.
Ai quarti per lei non ci sarà però il tanto atteso derby con Roberta Vinci, che è stata battuta per 6/3 6/4 da Elena Vesnina. La giocatrice russa nella prima partita è brava a portarsi avanti nel sesto game, salvo subire l'immediato controbreak della nostra giocatrice, che già al game seguente tuttavia ha smarrito ancora la battuta, cedendo a seguire per 6 a 3.
In avvio di seconda frazione Robertina è abile a rimontare un break di svantaggio e a passare dallo 0/2 al 2/2. Ancora una volta però l'allieva di Francesco Cinà ha ceduto il servizio poco dopo, nel quinto game, e non è più riuscita a tornare in corsa.
Bella vittoria invece per Sara Errani che la spunta al terzo su Yanina Wickmayer, assicurandosi così il pass per i quarti di finale. L’azzurra ha elevato il proprio rendimento esponenzialmente dopo il primo perso malamente, concedendo solo due giochi nei due successivi parziali, interrompendo inoltre il trend negativo che la vedeva sconfitta nei tre precedenti contro la belga
Il primo set vede concretizzarsi ben sette break: la Errani approfitta di questa girandola e sale sul 4-3 e servizio, ma subisce la rimonta della Wickmayer la quale prima impatta sul 4-4, poi mette a segno l’allungo decisivo che vale il 6-4. Ma nel secondo parziale vi è la bella reazione di Sara che strappa per tre volte la battuta alla Wickmayer e chiude con un comodo quanto sonoro 6-1, rimandando le sorti dell’incontro alla terza e decisiva frazione. Il copione non è molto diverso: la bolognese vola sul 2-0 ma perde immediatamente il break di vantaggio. Poco male, Sara infila una striscia di 4 giochi consecutivi e sigla un altro pesantissimo 6-1.
TWI (n.d.r.)
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Re: WTA Auckland (02)
- Auckland - New Zealand
Italiane: 2 - 1
Out Sara Errani
F. Pennetta (Ita) d. E. Vesnina (Rus) 62 – 61
A. Kerber (Ger) d. S. Lisiki (Ger) 64 – 43 (ritiro)
J. Zheng (Chn) d. L. Hradecka (Cze) 62 – 63
S. Kuznetsova (Rus) d. S. Errani (Ita) 64 – 63
Un'ora e 8 minuti di ordinaria amministrazione per Flavia Pennetta, vittoriosa su Elena Vesnina. Avanti 3-2 negli h2h, con l'ultima sfida lo scorso ottobre a Linz ad appannaggio della brindisina, Flavia non ha lasciato scampo all'avvenente russa, dal gioco potente ma troppo falloso. All'azzurra è bastato gestire le bordate dell'avversaria ed aspettare puntuale l'errore, cercando (e trovando) il winner solo quando necessario. In semifinale proverà a sfatare l'incubo Us Open di Angelique Kerber, che ha approfittato del ritiro della testa di serie numero 1 e connazionale Sabine Lisicki (da giorni affetta da crampi).
Non ce l'ha fatta ad imitarla Sara Errani, battuta da Svetlana Kuznetsova, numero diciannove del mondo e terza tra le teste di serie del torneo australiano. Per l'allieva di Pablo Lozano comunque è stato un buon torneo, caratterizzato dal bel successo sulla belga Yanina Wickmayer, numero sette del tabellone, e da una bella prova odierna contro la ben più forte Kuznetsova, che del resto aveva saputo annientarla già nei quattro precedenti head to head (ultimo confronto agli Us Open 2011, quando il match finì 7/5 6/1) confermandosi vera e propria bestia nera.
L'italiana è scattata meglio dai blocchi e si è subito portata avanti di un break per poi passare a condurre per 4 a 2 senza aver mai concesso nulla alla battuta. La russa, come da pronostico, non è però rimasta a guardare e nell'ottavo gioco in risposta si è procurata tre palle breaks consecutive, sullo 0/40, e alla seconda ha ottenuto il controbreak. Rinvigorita per la rimonta ottenuta la ventiseienne di San Pietroburgo ha acquistato maggior sicurezza e una volta tenuto il proprio servizio con irrisoria facilità, si è procurata sul 5/4* 30/40 una palla set, perfettamente convertita. Dopo 41 minuti di gioco è pertanto andato in archivio il primo set, con una romagnola davvero convincente e determinata sino al devastante ritorno della sfidante.
La seconda partita è stata invece compromessa dalla Errani nel quarto gioco, quando sull'1-2 e servizio si è lasciata nuovamente breccare dalla Kuznetsova, bravissima sul 30/30 ad attaccare da fondo la nostra giocatrice e poi a smashare comodamente ed altrettanto brava è stata nel punto successivo, chiuso con un rovescio lungolinea vincente al culmine di uno scambio interminabile. Nel game seguente è tuttavia giunto l'inatteso controbreak, addirittura a 15. L'illusione di una possibile rimonta emiliana è durata però pochi minuti dato che Svetlana è puntualmente tornata a macinare punti e rapidamente è passata a condurre per 5/2, prima di chiudere per 6/3.
TWI (n.d.r.)
QFs Day
Italiane: 2 - 1
Out Sara Errani
F. Pennetta (Ita) d. E. Vesnina (Rus) 62 – 61
A. Kerber (Ger) d. S. Lisiki (Ger) 64 – 43 (ritiro)
J. Zheng (Chn) d. L. Hradecka (Cze) 62 – 63
S. Kuznetsova (Rus) d. S. Errani (Ita) 64 – 63
Un'ora e 8 minuti di ordinaria amministrazione per Flavia Pennetta, vittoriosa su Elena Vesnina. Avanti 3-2 negli h2h, con l'ultima sfida lo scorso ottobre a Linz ad appannaggio della brindisina, Flavia non ha lasciato scampo all'avvenente russa, dal gioco potente ma troppo falloso. All'azzurra è bastato gestire le bordate dell'avversaria ed aspettare puntuale l'errore, cercando (e trovando) il winner solo quando necessario. In semifinale proverà a sfatare l'incubo Us Open di Angelique Kerber, che ha approfittato del ritiro della testa di serie numero 1 e connazionale Sabine Lisicki (da giorni affetta da crampi).
Non ce l'ha fatta ad imitarla Sara Errani, battuta da Svetlana Kuznetsova, numero diciannove del mondo e terza tra le teste di serie del torneo australiano. Per l'allieva di Pablo Lozano comunque è stato un buon torneo, caratterizzato dal bel successo sulla belga Yanina Wickmayer, numero sette del tabellone, e da una bella prova odierna contro la ben più forte Kuznetsova, che del resto aveva saputo annientarla già nei quattro precedenti head to head (ultimo confronto agli Us Open 2011, quando il match finì 7/5 6/1) confermandosi vera e propria bestia nera.
L'italiana è scattata meglio dai blocchi e si è subito portata avanti di un break per poi passare a condurre per 4 a 2 senza aver mai concesso nulla alla battuta. La russa, come da pronostico, non è però rimasta a guardare e nell'ottavo gioco in risposta si è procurata tre palle breaks consecutive, sullo 0/40, e alla seconda ha ottenuto il controbreak. Rinvigorita per la rimonta ottenuta la ventiseienne di San Pietroburgo ha acquistato maggior sicurezza e una volta tenuto il proprio servizio con irrisoria facilità, si è procurata sul 5/4* 30/40 una palla set, perfettamente convertita. Dopo 41 minuti di gioco è pertanto andato in archivio il primo set, con una romagnola davvero convincente e determinata sino al devastante ritorno della sfidante.
La seconda partita è stata invece compromessa dalla Errani nel quarto gioco, quando sull'1-2 e servizio si è lasciata nuovamente breccare dalla Kuznetsova, bravissima sul 30/30 ad attaccare da fondo la nostra giocatrice e poi a smashare comodamente ed altrettanto brava è stata nel punto successivo, chiuso con un rovescio lungolinea vincente al culmine di uno scambio interminabile. Nel game seguente è tuttavia giunto l'inatteso controbreak, addirittura a 15. L'illusione di una possibile rimonta emiliana è durata però pochi minuti dato che Svetlana è puntualmente tornata a macinare punti e rapidamente è passata a condurre per 5/2, prima di chiudere per 6/3.
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Re: WTA Auckland (02)
- Auckland - New Zealand
F. Pennetta (Ita) d. A. Kerber (Ger) 61 – 62
J. Zheng (Chn) d. S. Kuznetsova (Rus) 26 – 63 – 63
Due anni dopo la sfortunata finale persa con Yanina Wickmayer nel 2010, Flavia Pennetta ritorna in finale in Nuova Zelanda all’ASB Classic di Auckland, e lo fa con una grande prestazione che le consente di vendicare la bruciante sconfitta subita lo scorso anno nei quarti degli US Open contro la tedesca Angelique Kerber. “Non è morto nessuno, ho solo perso una partita di tennis” disse Flavia dopo quella sconfitta nel caldo di New York, ma a giudicare dalla sua determinazione messa in campo in questa semifinale forse la brindisina ha voluto in qualche modo scacciare i fantasmi di quella deludente debacle.
In uno splendido pomeriggio d’estate australe baciato da un sole vivissimo anche se non torrido (24 gradi all’ombra la temperatura, ma sicuramente oltre i 30 sul campo), la n.2 italiana è entrata in campo centratissima ed ha eseguito con grande sicurezza tutto il suo repertorio, lasciando forse un po’ a desiderare solo nel servizio, che non ha mai superato il 50% di prime palle, concedendo in più di un’occasione alla Kerber la possibilità di picchiare in fase di risposta e di prendere in mano il pallino dello scambio. La teutonica però è risultata troppo fallosa nella giornata (ben 36 alla fine i suoi errori gratuiti) e non è riuscita a scardinare le difese di una Pennetta molto mobile in campo: “Mi sono piaciuta negli spostamenti – ha detto una compiaciuta Flavia al termine dell’incontro – ero sempre pronta a farle giocare una palla in più anche se lei tirava molto forte”.
Dopo aver vinto il sorteggio ed aver scelto di servire la Kerber era riuscita a tenere il game di apertura, che sarebbe poi stato l’unico a suo favore del primo parziale: la Pennetta infatti, palleggiando molto profondo ed avvantaggiandosi degli errori dell’avversaria che già dal secondo game avevano cominciato a fluire copiosi, va subito avanti di un break sul 2-1, consolida il vantaggio recuperando da 0-40 nel terzo gioco e raddoppia poi il break di vantaggio chiudendo il 4-1 con un elegante schema pallacorta-pallonetto al volo. L’allenatore di Angelique, il tedesco Torben Beltz, durante il cambio di campo suggerisce alla sua allieva di cambiare le carte in tavola nello scambio da fondo provando qualche angolazione in più, nel tentativo di destabilizzare una Pennetta decisamente centrata nel palleggio da fondo, ma il game successivo si chiude con una confusa Kerber che spara alle ortiche un diritto a campo spalancato concedendo il 5-1 all’italiana. Solida da fondo, puntuale nei passanti e sicura nelle volée, Flavia Pennetta strappa poi a zero il servizio all’avversaria e chiude il primo parziale per 6-1 in soli 26 minuti.
La brindisina rimonta da 0-30 nel game di apertura del secondo parziale, ma la sua striscia di giochi consecutivi si ferma a sette quando Angelique Kreber tiene il servizio per l’1-1 (dopo tre break consecutivi) in un gioco complicato nel quale si era fatta raggiungere sul 40-pari dal 40-0. I suoi tentativi di forzare le risposte sul servizio davvero un po’ troppo leggero di Flavia, però, raramente trovano il campo, e quando il suo 23esimo errore gratuito concede all’azzurra il break di vantaggio per il 3-1, si capisce che la partita ha definitivamente trovato la sua padrona.
UBITennis (n.d.r.)
SFs Day
F. Pennetta (Ita) d. A. Kerber (Ger) 61 – 62
J. Zheng (Chn) d. S. Kuznetsova (Rus) 26 – 63 – 63
Due anni dopo la sfortunata finale persa con Yanina Wickmayer nel 2010, Flavia Pennetta ritorna in finale in Nuova Zelanda all’ASB Classic di Auckland, e lo fa con una grande prestazione che le consente di vendicare la bruciante sconfitta subita lo scorso anno nei quarti degli US Open contro la tedesca Angelique Kerber. “Non è morto nessuno, ho solo perso una partita di tennis” disse Flavia dopo quella sconfitta nel caldo di New York, ma a giudicare dalla sua determinazione messa in campo in questa semifinale forse la brindisina ha voluto in qualche modo scacciare i fantasmi di quella deludente debacle.
In uno splendido pomeriggio d’estate australe baciato da un sole vivissimo anche se non torrido (24 gradi all’ombra la temperatura, ma sicuramente oltre i 30 sul campo), la n.2 italiana è entrata in campo centratissima ed ha eseguito con grande sicurezza tutto il suo repertorio, lasciando forse un po’ a desiderare solo nel servizio, che non ha mai superato il 50% di prime palle, concedendo in più di un’occasione alla Kerber la possibilità di picchiare in fase di risposta e di prendere in mano il pallino dello scambio. La teutonica però è risultata troppo fallosa nella giornata (ben 36 alla fine i suoi errori gratuiti) e non è riuscita a scardinare le difese di una Pennetta molto mobile in campo: “Mi sono piaciuta negli spostamenti – ha detto una compiaciuta Flavia al termine dell’incontro – ero sempre pronta a farle giocare una palla in più anche se lei tirava molto forte”.
Dopo aver vinto il sorteggio ed aver scelto di servire la Kerber era riuscita a tenere il game di apertura, che sarebbe poi stato l’unico a suo favore del primo parziale: la Pennetta infatti, palleggiando molto profondo ed avvantaggiandosi degli errori dell’avversaria che già dal secondo game avevano cominciato a fluire copiosi, va subito avanti di un break sul 2-1, consolida il vantaggio recuperando da 0-40 nel terzo gioco e raddoppia poi il break di vantaggio chiudendo il 4-1 con un elegante schema pallacorta-pallonetto al volo. L’allenatore di Angelique, il tedesco Torben Beltz, durante il cambio di campo suggerisce alla sua allieva di cambiare le carte in tavola nello scambio da fondo provando qualche angolazione in più, nel tentativo di destabilizzare una Pennetta decisamente centrata nel palleggio da fondo, ma il game successivo si chiude con una confusa Kerber che spara alle ortiche un diritto a campo spalancato concedendo il 5-1 all’italiana. Solida da fondo, puntuale nei passanti e sicura nelle volée, Flavia Pennetta strappa poi a zero il servizio all’avversaria e chiude il primo parziale per 6-1 in soli 26 minuti.
La brindisina rimonta da 0-30 nel game di apertura del secondo parziale, ma la sua striscia di giochi consecutivi si ferma a sette quando Angelique Kreber tiene il servizio per l’1-1 (dopo tre break consecutivi) in un gioco complicato nel quale si era fatta raggiungere sul 40-pari dal 40-0. I suoi tentativi di forzare le risposte sul servizio davvero un po’ troppo leggero di Flavia, però, raramente trovano il campo, e quando il suo 23esimo errore gratuito concede all’azzurra il break di vantaggio per il 3-1, si capisce che la partita ha definitivamente trovato la sua padrona.
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Re: WTA Auckland (02)
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L. Hradecka / A. Hlavachova
d. F. Pennetta / J. Goerges 67(27) – 62 – 10/7
Finale Doppio
L. Hradecka / A. Hlavachova
d. F. Pennetta / J. Goerges 67(27) – 62 – 10/7
La finale del singolare e' stata spostata di un giorno causa pioggia
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Re: WTA Auckland (02)
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Si conclude con un ritiro la finale del WTA di Auckland, giocata al coperto per via della pioggia. Flavia Pennetta, avanti per oltre un set, lascia il titolo a Jie Zheng per un problema alla schiena
Dalle stelle alle stalle in poco più di 90 minuti per Flavia Pennetta, che contro Jie Zheng fallisce l’assalto al suo 10° titolo della carriera, finendo per ritirarsi nel 3° set della finale. Il match, giocato con 24 ore di ritardo e al coperto per via dell’incessante pioggia, sembra indirizzato verso la brindisina, che vola sul 6-2 2-0 prima di arrendersi più alla sua schiena che alla cinese. Con punteggio di 2-6 6-2 0-2 rit., Jie Zheng centra il suo 4° titolo in carriera.
Sesta sfida diretta tra le due, con l’azzurra avanti per 3-2. Molto più netto il divario nel primo parziale, in cui il dinamismo e un pizzico di cinismo in più, premiano la nostra connazionale. Dopo un paio di game combattuti, l’azzurra mette a segno un doppio break che taglia le gambe alla cinese, che finisce per arrendersi 6-2. Molto più aggressivo il gioco di Flavia, soprattutto da fondo, dove riesce ad imprimere la sua maggior qualità nei colpi a rimbalzo.
La striscia positiva sembra poter continuare nel secondo set, quando Flavia trova il break in apertura, per poi confermarlo poco dopo stappandolo ai vantaggi. Avanti 2-0, torna a farsi sentire un risentimento alla schiena accusato a metà del 1° parziale. L’intervento del trainer passa inosservato per l’azzurra, che inizia a perdere smalto rispetto a prima. La cinese approfitta in pieno del momenti, girando di fatto il match. I due break consecutivi li firma adesso la cinese, che vola rapidamente sul 2-4. Anche le % al servizio tendono ad aiutare l’asiatica rispetto alla’azzurra, che pian piano si ritrova impotente rispetto alla sua avversaria. Flavia perde in fluidita e in potenza, e dopo aver mancato la palla break del 4-5, finisce per arrendersi 3-6.
Il problema fisico limita davvero tanto il gioco dell’azzurra, che dopo appena due game nel terzo set, va a stringere la mano alla sua avversaria ritirandosi. Occhi puntati sul suo stato fisico dunque, soprattutto in vista degli imminenti Australian Open.
TWI (N.d.r.)
Vincitrice 2012
J. Zheng (Chn) d. F. Pennetta (Ita) 26 – 63 – 20 (ritiro)
(photos by ASBC off site)
J. Zheng (Chn) d. F. Pennetta (Ita) 26 – 63 – 20 (ritiro)
(photos by ASBC off site)
Si conclude con un ritiro la finale del WTA di Auckland, giocata al coperto per via della pioggia. Flavia Pennetta, avanti per oltre un set, lascia il titolo a Jie Zheng per un problema alla schiena
Dalle stelle alle stalle in poco più di 90 minuti per Flavia Pennetta, che contro Jie Zheng fallisce l’assalto al suo 10° titolo della carriera, finendo per ritirarsi nel 3° set della finale. Il match, giocato con 24 ore di ritardo e al coperto per via dell’incessante pioggia, sembra indirizzato verso la brindisina, che vola sul 6-2 2-0 prima di arrendersi più alla sua schiena che alla cinese. Con punteggio di 2-6 6-2 0-2 rit., Jie Zheng centra il suo 4° titolo in carriera.
Sesta sfida diretta tra le due, con l’azzurra avanti per 3-2. Molto più netto il divario nel primo parziale, in cui il dinamismo e un pizzico di cinismo in più, premiano la nostra connazionale. Dopo un paio di game combattuti, l’azzurra mette a segno un doppio break che taglia le gambe alla cinese, che finisce per arrendersi 6-2. Molto più aggressivo il gioco di Flavia, soprattutto da fondo, dove riesce ad imprimere la sua maggior qualità nei colpi a rimbalzo.
La striscia positiva sembra poter continuare nel secondo set, quando Flavia trova il break in apertura, per poi confermarlo poco dopo stappandolo ai vantaggi. Avanti 2-0, torna a farsi sentire un risentimento alla schiena accusato a metà del 1° parziale. L’intervento del trainer passa inosservato per l’azzurra, che inizia a perdere smalto rispetto a prima. La cinese approfitta in pieno del momenti, girando di fatto il match. I due break consecutivi li firma adesso la cinese, che vola rapidamente sul 2-4. Anche le % al servizio tendono ad aiutare l’asiatica rispetto alla’azzurra, che pian piano si ritrova impotente rispetto alla sua avversaria. Flavia perde in fluidita e in potenza, e dopo aver mancato la palla break del 4-5, finisce per arrendersi 3-6.
Il problema fisico limita davvero tanto il gioco dell’azzurra, che dopo appena due game nel terzo set, va a stringere la mano alla sua avversaria ritirandosi. Occhi puntati sul suo stato fisico dunque, soprattutto in vista degli imminenti Australian Open.
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