ATP 250 Kuala Lampur
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ATP 250 Kuala Lampur
Kuala Lumpur, Malaysia
26 sett - 2 Ottobre
Name: Malaysian Open, Kuala Lumpur 2011
Category: ATP World Tour 250
Draw Size: S-28 D-16
Surface: Indoor Hard
Campione uscente: Mikhail Youzhny
errex- Communications
- Messaggi : 3199
Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: ATP 250 Kuala Lampur
Kuala Lumpur, Malaysia
Forfait Berdych e Youzhny
Rinunce dell' ultim' ora:
- Tomas Berdych (infortunio alla spalla)
- Mikhail Youzhny (problemi alla schiena)
Di conseguenza Nicolas Almagro diviene TdS n°1 e Viktor Troicki TdS n° 2.
Forfait Berdych e Youzhny
Rinunce dell' ultim' ora:
- Tomas Berdych (infortunio alla spalla)
- Mikhail Youzhny (problemi alla schiena)
Di conseguenza Nicolas Almagro diviene TdS n°1 e Viktor Troicki TdS n° 2.
errex- Communications
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Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: ATP 250 Kuala Lampur
Kuala Lumpur - Malaysia
A tutto c'è una prima volta: con queste parole nella mente Janko Tipsarevic probabilmente è sceso in campo per debellare la maledizione del primo titolo in carriera. 4 finali perse, di cui due questa stagione (Delray beach contro Del Potro e Eastbourne contro Seppi) ma alla quinta opportunità il 27enne serbo non ha fallito. Per lui l'affermazione in finale su Marcos Baghdatis in due set comunque tirati e vinti grazie al risultato di 6-4 7-5.
Una finale non molto spettacolare dal punto di vista tecnico, ma lottata sotto il punto di vista del punteggio. La superficie non velocissima del torneo Malesiano ha permesso ai due contendenti lunghi scambi, decisi molto spesso da un errore banale dovuto al debito d'ossigeno o da alcuni vincenti tirati a tutto braccio. Di fondamentale importanza il rovescio lungolinea di Tipsarevic, vero e proprio marchio di fabbrica del serbo, che molto spesso pizzicava fuori posizione il cipriota, il quale concedeva campo dopo essersi spostato per lo sventaglio di dritto. Baghdatis, dal canto suo, arrivava molto spesso scarico sulla palla e per questo motivo, anche sul semplice palleggio, i suoi fondamentali affondavano a metà rete.
Nonostante ciò il preludio del match lasciava intendere un Marcos tonico e in palla: nei primi tre game infatti si è assistito a un saggio del repertorio del simpatico cipriota, il quale ha destabilizzato Tipsarevic con accelerazioni sulle righe alternate a tocchi e smorzate. Sul 3-0 però Janko riesce a invertire la tendenza, sciogliendo il braccio e scacciando via un pò di tensione, e prima rimonta il break di svantaggio, poi all'ottavo gioco piazza la zampata decisiva che gli permette di chiudere sul 6-4.
A questo punto il match sembra in discesa per il serbo anche grazie a un break conquistato al terzo gioco ancora una volta grazie al rovescio lungolinea. Baghdatis non sfrutta la possibilità di rientrare immediatamente, perciò è ancora lui ad alzare bandiera bianca con un doppio fallo: 4-1 pesante Tipsarevic e partita ipotecata. Invece no. Janko accusa un piccolo passaggio a vuoto che consente a Marcos di accorciare sul 4-3 ma riesce comunque a issarsi sul 5-4 e procurarsi la possibilità di servire per il match. In questo frangente la tensione fa da padrona da ambo le parti e Tipsarevic scivola sul 15-40: annulla la prima palla break con un servizio vincente ma sulla seconda Baghdatis trova un gran dritto che vale il 5-5. Tuttavia la sua gioia dura poco, perchè cede ancora la battuta e il serbo può chiudere nuovamente. La partita sembra maledetta e con due errori Janko è costretto al 15-30. Con l'acqua alla gola però il nr. 17 del mondo trova due fondamentali ace e si guadagna il primo match point. Tuttavia il dritto colpisce il nastro, come nella seconda chance. Ma la terza è quella buona e sull'errore di Baghdatis, Janko può finalmente alzare le braccia al cielo dimostrando che il tennis serbo non è solo Djokovic.
TWI (n.d.r.)
La prima volta di Tipsarevic
A tutto c'è una prima volta: con queste parole nella mente Janko Tipsarevic probabilmente è sceso in campo per debellare la maledizione del primo titolo in carriera. 4 finali perse, di cui due questa stagione (Delray beach contro Del Potro e Eastbourne contro Seppi) ma alla quinta opportunità il 27enne serbo non ha fallito. Per lui l'affermazione in finale su Marcos Baghdatis in due set comunque tirati e vinti grazie al risultato di 6-4 7-5.
Una finale non molto spettacolare dal punto di vista tecnico, ma lottata sotto il punto di vista del punteggio. La superficie non velocissima del torneo Malesiano ha permesso ai due contendenti lunghi scambi, decisi molto spesso da un errore banale dovuto al debito d'ossigeno o da alcuni vincenti tirati a tutto braccio. Di fondamentale importanza il rovescio lungolinea di Tipsarevic, vero e proprio marchio di fabbrica del serbo, che molto spesso pizzicava fuori posizione il cipriota, il quale concedeva campo dopo essersi spostato per lo sventaglio di dritto. Baghdatis, dal canto suo, arrivava molto spesso scarico sulla palla e per questo motivo, anche sul semplice palleggio, i suoi fondamentali affondavano a metà rete.
Nonostante ciò il preludio del match lasciava intendere un Marcos tonico e in palla: nei primi tre game infatti si è assistito a un saggio del repertorio del simpatico cipriota, il quale ha destabilizzato Tipsarevic con accelerazioni sulle righe alternate a tocchi e smorzate. Sul 3-0 però Janko riesce a invertire la tendenza, sciogliendo il braccio e scacciando via un pò di tensione, e prima rimonta il break di svantaggio, poi all'ottavo gioco piazza la zampata decisiva che gli permette di chiudere sul 6-4.
A questo punto il match sembra in discesa per il serbo anche grazie a un break conquistato al terzo gioco ancora una volta grazie al rovescio lungolinea. Baghdatis non sfrutta la possibilità di rientrare immediatamente, perciò è ancora lui ad alzare bandiera bianca con un doppio fallo: 4-1 pesante Tipsarevic e partita ipotecata. Invece no. Janko accusa un piccolo passaggio a vuoto che consente a Marcos di accorciare sul 4-3 ma riesce comunque a issarsi sul 5-4 e procurarsi la possibilità di servire per il match. In questo frangente la tensione fa da padrona da ambo le parti e Tipsarevic scivola sul 15-40: annulla la prima palla break con un servizio vincente ma sulla seconda Baghdatis trova un gran dritto che vale il 5-5. Tuttavia la sua gioia dura poco, perchè cede ancora la battuta e il serbo può chiudere nuovamente. La partita sembra maledetta e con due errori Janko è costretto al 15-30. Con l'acqua alla gola però il nr. 17 del mondo trova due fondamentali ace e si guadagna il primo match point. Tuttavia il dritto colpisce il nastro, come nella seconda chance. Ma la terza è quella buona e sull'errore di Baghdatis, Janko può finalmente alzare le braccia al cielo dimostrando che il tennis serbo non è solo Djokovic.
TWI (n.d.r.)
errex- Communications
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Data d'iscrizione : 11.07.10
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