ATP 250 Bangkok
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ATP 250 Bangkok
Bangkok, Thailand
26 sett – 2 ott
Name: PTT Thailand Open
Category: ATP World Tour 250
Draw Size: S-28 D-16
Surface: Hard
Prize Money: $ 551,000
Campione uscente: Guillermo Garcia Lopez
26 sett – 2 ott
Name: PTT Thailand Open
Category: ATP World Tour 250
Draw Size: S-28 D-16
Surface: Hard
Prize Money: $ 551,000
Campione uscente: Guillermo Garcia Lopez
qwerty- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 08.06.11
Età : 28
Località : Viareggio
Re: ATP 250 Bangkok
Bangkok - Thailand
MAIN DRAW
(1) Murray vs bye
Berrer vs qualifier
qualifier vs Gulbis
Dimitrov vs (5) Dodig
(3) Simon vs bye
Lu vs Souza
qualifier vs Bachinger
(WC) Udomchoke vs (6) Fognini
(8.) Andujar vs Kamke
Beck vs qualifier
Andreev vs Young
bye vs (4) Garcia-Lopez
(7) Haase vs (WC) Wachiramanowong
Nieminen vs (WC) Thiem
Sela vs Giraldo
bye vs (2) Monfils
MAIN DRAW
(1) Murray vs bye
Berrer vs qualifier
qualifier vs Gulbis
Dimitrov vs (5) Dodig
(3) Simon vs bye
Lu vs Souza
qualifier vs Bachinger
(WC) Udomchoke vs (6) Fognini
(8.) Andujar vs Kamke
Beck vs qualifier
Andreev vs Young
bye vs (4) Garcia-Lopez
(7) Haase vs (WC) Wachiramanowong
Nieminen vs (WC) Thiem
Sela vs Giraldo
bye vs (2) Monfils
qwerty- Messaggi : 125
Data d'iscrizione : 08.06.11
Età : 28
Località : Viareggio
Re: ATP 250 Bangkok
Bangkok - Thailand
Murray asfalta Young: il titolo e´ suo
Si conclude con una sonora batosta la "settimana da Dio" di Donald Young. Il volto semi-nuovo del circuito maschile ed eterna promessa del tennis americano non ha potuto nulla contro Andy Murray, testa di serie nr.1 del torneo di Bangkok, che gli ha inflitto un 6-2 6-0 che non ammette repliche. Appena 47 minuti di gioco, nessuna palla break conquistata sul servizio dello scozzese, solamente 3 punti vinti nel secondo set. Ingredienti che hanno servito a Murray su un piatto d'argento la ghiotta occasione di portare a casa agevolmente questa finale.
Tanti i fattori che hanno potuto incidere sull'opaca prestazione di Young: le tante enregie, fisiche e mentali, spese in semifinale contro Monfils, la tensione della prima finale ATP in carriera, l'avversario temibilissimo dall'altro lato della rete con cui ha perso poco più di un mese fa nello Slam di casa (6-2 6-3 6-3). Tuttavia la partita si presentava col pronostico chiuso e i primi scambi del match hanno confermato tale ipotesi: troppo poche le frecce nell'arco dell'americano per impensierire lo scozzese, dunque Young doveva inventare soluzioni estemporanee per portare a casa un solo 15. Solido su entrambe le diagonali, Murray non concedeva campo sulle accelerazioni di Donald, il quale nella estrema ricerca della riga sull'uno-due, molto spesso finiva fuori giri.
Il partire con uno 0-4 nel primo set, di certo non ha dato fiducia a Young: il tennista a stelle e strisce entra col freno a mano tirato steccando l'impossibile e subendo il palleggio di Murray. Solo al quinto gioco, dopo aver portato ai vantaggi lo scozzese al servizio, Donald riesce a sbloccare l'impietoso 0 sul suo tabellino. Il set è ormai compromesso e sul 5-2 Andy pone il punto esclamativo sul parziale con un turno di battuta tenuto a 0.
La seconda frazione è ancor più difficile da raccontare se si considera che di fatto non c'è stata: solo tre punti conquistati da Young, che fa di tutto per accelerare la sua permanenza in campo, alternando errori colossali a discese a rete senza elmetto. Il risultato è un set giocato da entrambi solo per dovere con un risultato già scritto: 6-0.
Per Murray è comunque una vittoria da non sottovalutare: non solo porta a casa il 19esimo titolo in carriera (il terzo stagionale dopo il Queen's e Cincinnati), ma per lui vi è la concreta opportunità di superare Federer nella lotta per la terza piazza. Per Young la consolazione di raggiungere i top 50: con questa finale l'americano si attesterà al 44esimo posto del ranking.
TWI (n.d.r.)
Murray asfalta Young: il titolo e´ suo
Si conclude con una sonora batosta la "settimana da Dio" di Donald Young. Il volto semi-nuovo del circuito maschile ed eterna promessa del tennis americano non ha potuto nulla contro Andy Murray, testa di serie nr.1 del torneo di Bangkok, che gli ha inflitto un 6-2 6-0 che non ammette repliche. Appena 47 minuti di gioco, nessuna palla break conquistata sul servizio dello scozzese, solamente 3 punti vinti nel secondo set. Ingredienti che hanno servito a Murray su un piatto d'argento la ghiotta occasione di portare a casa agevolmente questa finale.
Tanti i fattori che hanno potuto incidere sull'opaca prestazione di Young: le tante enregie, fisiche e mentali, spese in semifinale contro Monfils, la tensione della prima finale ATP in carriera, l'avversario temibilissimo dall'altro lato della rete con cui ha perso poco più di un mese fa nello Slam di casa (6-2 6-3 6-3). Tuttavia la partita si presentava col pronostico chiuso e i primi scambi del match hanno confermato tale ipotesi: troppo poche le frecce nell'arco dell'americano per impensierire lo scozzese, dunque Young doveva inventare soluzioni estemporanee per portare a casa un solo 15. Solido su entrambe le diagonali, Murray non concedeva campo sulle accelerazioni di Donald, il quale nella estrema ricerca della riga sull'uno-due, molto spesso finiva fuori giri.
Il partire con uno 0-4 nel primo set, di certo non ha dato fiducia a Young: il tennista a stelle e strisce entra col freno a mano tirato steccando l'impossibile e subendo il palleggio di Murray. Solo al quinto gioco, dopo aver portato ai vantaggi lo scozzese al servizio, Donald riesce a sbloccare l'impietoso 0 sul suo tabellino. Il set è ormai compromesso e sul 5-2 Andy pone il punto esclamativo sul parziale con un turno di battuta tenuto a 0.
La seconda frazione è ancor più difficile da raccontare se si considera che di fatto non c'è stata: solo tre punti conquistati da Young, che fa di tutto per accelerare la sua permanenza in campo, alternando errori colossali a discese a rete senza elmetto. Il risultato è un set giocato da entrambi solo per dovere con un risultato già scritto: 6-0.
Per Murray è comunque una vittoria da non sottovalutare: non solo porta a casa il 19esimo titolo in carriera (il terzo stagionale dopo il Queen's e Cincinnati), ma per lui vi è la concreta opportunità di superare Federer nella lotta per la terza piazza. Per Young la consolazione di raggiungere i top 50: con questa finale l'americano si attesterà al 44esimo posto del ranking.
TWI (n.d.r.)
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Data d'iscrizione : 11.07.10
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