ATP 500 Tokio
2 partecipanti
Forum Tennis di quarta categoria (bassa) :: i ragazzi del tennis ( risultati e rassegne stampa) :: Archivio 2011 :: Tornei 2011
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ATP 500 Tokio
Tokyo, Japan
3 - 9 ottobre
Name: Rakuten Japan Open Tennis Championships
Category: ATP World Tour 500
Draw Size: S-32 D-16
Surface: Hard
Prize Money: $ 1,100,000
Campione uscente: Rafael Nadal
3 - 9 ottobre
Name: Rakuten Japan Open Tennis Championships
Category: ATP World Tour 500
Draw Size: S-32 D-16
Surface: Hard
Prize Money: $ 1,100,000
Campione uscente: Rafael Nadal
errex- Communications
- Messaggi : 3199
Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: ATP 500 Tokio
Tokyo, Japan
Entry List
1. Nadal, Rafael
2. Murray, Andy
3. Ferrer, David
4. Fish, Mardy
5. Troicki, Viktor
6. Tipsarevic, Janko
7. Stepanek, Radek
8. Raonic, Milos
9. Dodig, Ivan
10. Monaco, Juan
11. Garcia-Lopez, Guillermo
12. Haase, Robin
13. Montanes, Albert
14. Tursunov, Dmitry
15. Bogomolov Jr., Alex
16. Andujar, Pablo
17. Nishikori, Kei
18. Cuevas, Pablo
19. Nieminen, Jarkko
20. Gulbis, Ernests
21. Giraldo, Santiago
22. Kubot, Lukasz
23. Baghdatis, Marcos
24. Tomic, Bernard
25. Nalbandian, David
26 – 29 (Q)
30 – 32 (WC)
I primi 15 Alternates e gli Italiani
1. Devvarman, Somdev
2. Rosol, Lukas
3. Petzschner, Philipp
4. Harrison, Ryan
5. Istomin, Denis
6. Sweeting, Ryan
7. Ramos, Albert
8. Beck, Karol
9. Lu, Yen-Hsun
10. Berrer, Michael
11. Young, Donald
12. Souza, Joao
13. Karlovic, Ivo
14. Sela, Dudi
15. Russell, Michael
26. Bolelli, Simone
32. Lorenzi, Paolo
Entry List
1. Nadal, Rafael
2. Murray, Andy
3. Ferrer, David
4. Fish, Mardy
5. Troicki, Viktor
6. Tipsarevic, Janko
7. Stepanek, Radek
8. Raonic, Milos
9. Dodig, Ivan
10. Monaco, Juan
11. Garcia-Lopez, Guillermo
12. Haase, Robin
13. Montanes, Albert
14. Tursunov, Dmitry
15. Bogomolov Jr., Alex
16. Andujar, Pablo
17. Nishikori, Kei
18. Cuevas, Pablo
19. Nieminen, Jarkko
20. Gulbis, Ernests
21. Giraldo, Santiago
22. Kubot, Lukasz
23. Baghdatis, Marcos
24. Tomic, Bernard
25. Nalbandian, David
26 – 29 (Q)
30 – 32 (WC)
I primi 15 Alternates e gli Italiani
1. Devvarman, Somdev
2. Rosol, Lukas
3. Petzschner, Philipp
4. Harrison, Ryan
5. Istomin, Denis
6. Sweeting, Ryan
7. Ramos, Albert
8. Beck, Karol
9. Lu, Yen-Hsun
10. Berrer, Michael
11. Young, Donald
12. Souza, Joao
13. Karlovic, Ivo
14. Sela, Dudi
15. Russell, Michael
26. Bolelli, Simone
32. Lorenzi, Paolo
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Re: ATP 500 Tokio
Tokio - Japan
MAIN DRAW
[1] NADAL, Rafael ESP v WC SOEDA, Go JPN
RAONIC, Milos CAN v WC SUGITA, Yuichi JPN
HAASE, Robin NED v GIRALDO, Santiago COL
TURSUNOV, Dmitry RUS v [7] TIPSAREVIC, Janko SRB
[4] FISH, Mardy USA v QUALIFIER
GULBIS, Ernests LAT v KUBOT, Lukasz POL
WC ITO, Tatsuma JPN v QUALIFIER
TOMIC, Bernard AUS v [5] TROICKI, Viktor SRB
[7] STEPANEK, Radek CZE v DEVVARMAN, Somdev IND
QUALIFIER v GARCIA-LOPEZ, Guillermo ESP
QUALIFIER v ANDUJAR, Pablo ESP
NISHIKORI, Kei JPN v [3] FERRER, David ESP
[8] MONACO, Juan ARG v DODIG, Ivan CRO
NALBANDIAN, David ARG v ROSOL, Lukas CZE
NIEMINEN, Jarkko FIN v BOGOMOLOV JR., Alex USA
BAGHDATIS, Marcos CYP v [2] MURRAY, Andy GBR
MAIN DRAW
[1] NADAL, Rafael ESP v WC SOEDA, Go JPN
RAONIC, Milos CAN v WC SUGITA, Yuichi JPN
HAASE, Robin NED v GIRALDO, Santiago COL
TURSUNOV, Dmitry RUS v [7] TIPSAREVIC, Janko SRB
[4] FISH, Mardy USA v QUALIFIER
GULBIS, Ernests LAT v KUBOT, Lukasz POL
WC ITO, Tatsuma JPN v QUALIFIER
TOMIC, Bernard AUS v [5] TROICKI, Viktor SRB
[7] STEPANEK, Radek CZE v DEVVARMAN, Somdev IND
QUALIFIER v GARCIA-LOPEZ, Guillermo ESP
QUALIFIER v ANDUJAR, Pablo ESP
NISHIKORI, Kei JPN v [3] FERRER, David ESP
[8] MONACO, Juan ARG v DODIG, Ivan CRO
NALBANDIAN, David ARG v ROSOL, Lukas CZE
NIEMINEN, Jarkko FIN v BOGOMOLOV JR., Alex USA
BAGHDATIS, Marcos CYP v [2] MURRAY, Andy GBR
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Località : Viareggio
Re: ATP 500 Tokio
Tokio - Japan
da TWI (n.d.r.)
Murray chiude con un sonoro 6-0, concedendo solo 4 punti. No, non stiamo parlando della finale di Bangkok vinta da Andy una settimana fa su Young. Potrà sembrare strano, ma il finalista di oggi era Rafael Nadal. Sì, lo spagnolo nr.2 del mondo, vittorioso per quattro volte nel 2011 sul rivale britannico, oggi ha dovuto alzare bandiera bianca, con le piccole riserve di energia rimaste dopo le rincorse sulle accelerazioni di Andy. 3-6 6-2 6-0 il risultato finale per la testa di serie nr.2 del torneo giapponese, autore di una prestazione da 10 e lode, che mostra per l’ennesima volta il potenziale di questo straordinario tennista. Solidità, talento, corsa. Un atleta che ha saputo letteralmente “matare” Nadal, scalfendolo addirittura sia fisicamente che mentalmente. Raro vedere (se non con la sua Kriptonite) Rafa così demoralizzato e andare fuori giri per non trovare soluzioni nel suo repertorio, ancor più raro vederlo continuare il digiuno di tornei che perdura dall’ormai lontano Roland Garros (anche se inframmezzato dalle finali di Wimbledon e degli Us Open).
Eppure la partenza del match sembra presagire una mattanza (l’ennesima) del malcapitato Murray: Nadal inizia con un turno a 0 con quattro prime di servizio, Andy invece è subito costretto al 15-40 dopo un recupero dello spagnolo su un suo smash non chiuso. Murray annulla la prima chance ma alla seconda soffre il palleggio del mancino cedendo la battuta, break confermato da Rafa sul 3-0 con un parziale di 12 punti a 3. Tuttavia il britannico alza il suo livello di gioco e riesce a fronteggiare il ritmo dello spagnolo ma il suo poco cinismo compromettono i tentavi di rimonta come sul 4-2. In questo frangente, inaspettatamente Nadal non chiude il proprio turno dal 40-15 costringendosi a fronteggiare una pericolosa palla break. Tutto sommato il nr.2 del mondo, da vero campione, la annulla raccogliendo il punto a rete ed uscendo dal bunker con servizio e dritto nei due quindici successivi. L’ultimo treno per Murray passa sul 5-3, quando Rafa serve per assicurarsi il primo set. Andy con un paio di accelerazioni riesce a portarsi sullo 0-30 ma il maiorchino con quattro punti consecutivi risale e con una volee in allungo, a seguito di uno scambio in cui ha costretto al “tergicristallo” l’avversario, chiude sul 6-3 dopo 46 minuti di gioco. Poco male, perché l’inferno sta per scatenarsi..
La solidità dello scozzese comincia a crescere gradatamente a partire dalla percentuale di prime palle (ferma sul 50% nel primo). I progressi di Andy sono premiati nel quarto gioco quando, in un game fiume e alla terza palla break ai vantaggi, riesce a strappare il servizio a Nadal. Lo spagnolo, in affanno sulle accelerazioni dell’avversario, si difende come può ma perde campo scivolando sull’1-3. Nel game successivo però succede di tutto: Murray scivola sullo 0-40 ma con TRE ACES (tutti centrali) si riporta in parità. Dopo una quarta palla break annullata, alla terza opportunità di tenere il servizio Murray chiude uno scambio durissimo con uno straordinario rovescio incrociato. L’inerzia sembra cambiare padrone, Murray spinge e colpisce le righe, Nadal sembra arrancare ma non molla tenendosi in scia sul 2-4. Ma sul 5-2 il maiorchino cede nuovamente la battuta consegnando il set per 6-2. E qui si chiude il match.
Il parziale decisivo infatti non cambia copione, anzi: Murray inserisce il pilota automatico e strappa subito il servizio ad un impotente Nadal. Calo vistoso di Rafa incapace di reagire e spingere, mentre Andy monta sulla palla con il suo proverbiale anticipo massacrandolo da fondo. Di fatto non c’è storia: Nadal subisce un black-out tecnico-tattico e fisico assistendo a metri di distanza alle bordate dell’avversario. Davvero risulta difficile descrivere il tennis giocato dallo scozzese nel terzo set: servizio, dritto, rovescio, volee. Un repertorio di primissima classe accompagnato da una velocità di palla disarmante ed errori NULLI. Quanta credibilità ha il dato che Nadal ha conquistato solo 4 punti nel terzo set? Probabilmente poca, ma come già detto il livello espresso da Murray era irresistibile, quasi surreale per uno come lui etichettato “forte con i deboli e debole con i forti”. Il 6-0 non è solo un risultato assurdo ma è soprattutto giusto alla luce dei valori visti in campo. Ovvio, Nadal non aveva la spinta dei giorni migliori, a volte scarico sulle gambe, ma probabilmente oggi neanche questo sarebbe bastato. Pochi rimpianti per l’iberico, tanti applausi per lo scozzese capace di trovare vincenti da situazione impossibili con entrambi i fondamentali.
Una vittoria che dunque dà ossigeno allo scozzese che interrompe la serie negativa contro il nr.2 del mondo iniziata lo scorso anno con la finale persa nel Master di Londra e continuata con le quattro semifinali perse nel 2011. Addirittura Murray non supera Rafa da più di un anno, ovvero da Toronto 2010. Cifra tonda raggiunta anche nei titoli conquistati: è il ventesimo della carriera, il secondo consecutivo dopo Bangkok della scorsa settimana, il quarto della corrente stagione. Il tutto vale un ulteriore avvicinamento alla terza posizione occupata da Federer, che potrebbe essere spodestato già Shangai, in caso di vittoria dello scozzese. Con il Murray visto oggi ciò non è improbabile, anzi, è innegabile che in questa superba condizione possa competere per il titolo a Londra.
Murray batte Nadal e si aggiudica il 500 di Tokio
A Murray d R Nadal 36 62 60
A Murray d R Nadal 36 62 60
da TWI (n.d.r.)
Murray chiude con un sonoro 6-0, concedendo solo 4 punti. No, non stiamo parlando della finale di Bangkok vinta da Andy una settimana fa su Young. Potrà sembrare strano, ma il finalista di oggi era Rafael Nadal. Sì, lo spagnolo nr.2 del mondo, vittorioso per quattro volte nel 2011 sul rivale britannico, oggi ha dovuto alzare bandiera bianca, con le piccole riserve di energia rimaste dopo le rincorse sulle accelerazioni di Andy. 3-6 6-2 6-0 il risultato finale per la testa di serie nr.2 del torneo giapponese, autore di una prestazione da 10 e lode, che mostra per l’ennesima volta il potenziale di questo straordinario tennista. Solidità, talento, corsa. Un atleta che ha saputo letteralmente “matare” Nadal, scalfendolo addirittura sia fisicamente che mentalmente. Raro vedere (se non con la sua Kriptonite) Rafa così demoralizzato e andare fuori giri per non trovare soluzioni nel suo repertorio, ancor più raro vederlo continuare il digiuno di tornei che perdura dall’ormai lontano Roland Garros (anche se inframmezzato dalle finali di Wimbledon e degli Us Open).
Eppure la partenza del match sembra presagire una mattanza (l’ennesima) del malcapitato Murray: Nadal inizia con un turno a 0 con quattro prime di servizio, Andy invece è subito costretto al 15-40 dopo un recupero dello spagnolo su un suo smash non chiuso. Murray annulla la prima chance ma alla seconda soffre il palleggio del mancino cedendo la battuta, break confermato da Rafa sul 3-0 con un parziale di 12 punti a 3. Tuttavia il britannico alza il suo livello di gioco e riesce a fronteggiare il ritmo dello spagnolo ma il suo poco cinismo compromettono i tentavi di rimonta come sul 4-2. In questo frangente, inaspettatamente Nadal non chiude il proprio turno dal 40-15 costringendosi a fronteggiare una pericolosa palla break. Tutto sommato il nr.2 del mondo, da vero campione, la annulla raccogliendo il punto a rete ed uscendo dal bunker con servizio e dritto nei due quindici successivi. L’ultimo treno per Murray passa sul 5-3, quando Rafa serve per assicurarsi il primo set. Andy con un paio di accelerazioni riesce a portarsi sullo 0-30 ma il maiorchino con quattro punti consecutivi risale e con una volee in allungo, a seguito di uno scambio in cui ha costretto al “tergicristallo” l’avversario, chiude sul 6-3 dopo 46 minuti di gioco. Poco male, perché l’inferno sta per scatenarsi..
La solidità dello scozzese comincia a crescere gradatamente a partire dalla percentuale di prime palle (ferma sul 50% nel primo). I progressi di Andy sono premiati nel quarto gioco quando, in un game fiume e alla terza palla break ai vantaggi, riesce a strappare il servizio a Nadal. Lo spagnolo, in affanno sulle accelerazioni dell’avversario, si difende come può ma perde campo scivolando sull’1-3. Nel game successivo però succede di tutto: Murray scivola sullo 0-40 ma con TRE ACES (tutti centrali) si riporta in parità. Dopo una quarta palla break annullata, alla terza opportunità di tenere il servizio Murray chiude uno scambio durissimo con uno straordinario rovescio incrociato. L’inerzia sembra cambiare padrone, Murray spinge e colpisce le righe, Nadal sembra arrancare ma non molla tenendosi in scia sul 2-4. Ma sul 5-2 il maiorchino cede nuovamente la battuta consegnando il set per 6-2. E qui si chiude il match.
Il parziale decisivo infatti non cambia copione, anzi: Murray inserisce il pilota automatico e strappa subito il servizio ad un impotente Nadal. Calo vistoso di Rafa incapace di reagire e spingere, mentre Andy monta sulla palla con il suo proverbiale anticipo massacrandolo da fondo. Di fatto non c’è storia: Nadal subisce un black-out tecnico-tattico e fisico assistendo a metri di distanza alle bordate dell’avversario. Davvero risulta difficile descrivere il tennis giocato dallo scozzese nel terzo set: servizio, dritto, rovescio, volee. Un repertorio di primissima classe accompagnato da una velocità di palla disarmante ed errori NULLI. Quanta credibilità ha il dato che Nadal ha conquistato solo 4 punti nel terzo set? Probabilmente poca, ma come già detto il livello espresso da Murray era irresistibile, quasi surreale per uno come lui etichettato “forte con i deboli e debole con i forti”. Il 6-0 non è solo un risultato assurdo ma è soprattutto giusto alla luce dei valori visti in campo. Ovvio, Nadal non aveva la spinta dei giorni migliori, a volte scarico sulle gambe, ma probabilmente oggi neanche questo sarebbe bastato. Pochi rimpianti per l’iberico, tanti applausi per lo scozzese capace di trovare vincenti da situazione impossibili con entrambi i fondamentali.
Una vittoria che dunque dà ossigeno allo scozzese che interrompe la serie negativa contro il nr.2 del mondo iniziata lo scorso anno con la finale persa nel Master di Londra e continuata con le quattro semifinali perse nel 2011. Addirittura Murray non supera Rafa da più di un anno, ovvero da Toronto 2010. Cifra tonda raggiunta anche nei titoli conquistati: è il ventesimo della carriera, il secondo consecutivo dopo Bangkok della scorsa settimana, il quarto della corrente stagione. Il tutto vale un ulteriore avvicinamento alla terza posizione occupata da Federer, che potrebbe essere spodestato già Shangai, in caso di vittoria dello scozzese. Con il Murray visto oggi ciò non è improbabile, anzi, è innegabile che in questa superba condizione possa competere per il titolo a Londra.
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