Tennis, sconfitta e giustificazione.
4 partecipanti
Tennis, sconfitta e giustificazione.
Non bisogna essere un fine psicologo per affermare che nel tennis (ed in particolare in quello di basso livello) la giustificazione alla sconfitta è comune come le rondini a primavera.
Questo per una serie di ragioni che proverò ad analizzare.
La prima ragione è che nel tennis non esiste pareggio, quindi... ci sarà sempre, al termine di un incontro, un vincitore ed uno sconfitto. Il pareggio calcistico... che offre molti spunti di chiacchiera e divagazioni... non esiste.
In secondo luogo il Tennis è sport singolo, nel quale (al contrario degli sport di squadra) non si può "scaricare" la responsabilità della sconfitta sui propri compagni di squadra.
Al contrario degli sport di squadra... dove talvolta il più scarso può vincere (con un rigore negato... o qualche traversa..) nel Tennis il più forte (in quella occasione) vince sempre.
Abituare il proprio EGO, quindi, ad accettare la sconfitta è tutt'altro che semplice... ed è per questo che stimati professionisti (abituati sempre ad essere adulati ed attorniati da leccaculi) diventano isterici nel campo da tennis. sono come dei bambini viziati che fanno un capriccio.
Un altro fattore importante nel non accettare la sconfitta è la totale mancanza di obiettività nel giudicarsi come giocatore... questo è grosso fattore di stress, in quanto non ci si capacita di come si possa perdere con un giocatore ERRONEAMENTE giudicato più scarso di noi. La stragrande maggioranza dei tennisti amatoriali crede di essere MOLTO più forte di quanto lo sia effettivamente.
Per i motivi sopra esposti molti tennisti usano uno stratagemma psicologico: LA GIUSTIFICAZIONE.
Attribuiscono la sconfitta a cause esterne che NULLA hanno a che fare con la sconfitta...
RACCHETTA non adeguata
INCORDATURA tesa/lente
PALLINE veloci/lente
CONDIZIONI METEO vento, sole, buio
MALANNI gomito, spalla..
LAVORO INTENSO fino a tarda notte
AVVERSARIO che manda fuori palla con pallettoni
Naturalmente chi usa questi stratagemmi si rende sgradevole ai propri avversari, ai quali non viene riconosciuto il merito della vittoria... e suscitano pure l'ilarità dei propri compagni d'arme, che se la rideranno quando l'interessato abbandonerà la discussione.
Nella mia (purtroppo lunga) carriera agonista di basso (bassissimo) livello sono arrivato ad una FERREA conclusione:
A NESSUNO, MA VERAMENTE A NESSUNO, INTERESSA LA GIUSTIFICAZIONE AD UNA SCONFITTA.
Quando si perde una partita, si fanno i complimenti all'avversario... e NON SI DEVONO TROVARE SCUSE.
Si analizza TECNICAMENTE la partita (meglio se con un Maestro) e si LAVORA par colmare le lacune.
Certo... questo è molto più faticoso che inventarsi una bella scusa e chiacchierare le ora su come il vento, le palline vecchie, le corde lente e la racchetta con inerzia troppo bassa siano state le cause della sconfitta.
Saluti dal vecchio Corre.
Questo per una serie di ragioni che proverò ad analizzare.
La prima ragione è che nel tennis non esiste pareggio, quindi... ci sarà sempre, al termine di un incontro, un vincitore ed uno sconfitto. Il pareggio calcistico... che offre molti spunti di chiacchiera e divagazioni... non esiste.
In secondo luogo il Tennis è sport singolo, nel quale (al contrario degli sport di squadra) non si può "scaricare" la responsabilità della sconfitta sui propri compagni di squadra.
Al contrario degli sport di squadra... dove talvolta il più scarso può vincere (con un rigore negato... o qualche traversa..) nel Tennis il più forte (in quella occasione) vince sempre.
Abituare il proprio EGO, quindi, ad accettare la sconfitta è tutt'altro che semplice... ed è per questo che stimati professionisti (abituati sempre ad essere adulati ed attorniati da leccaculi) diventano isterici nel campo da tennis. sono come dei bambini viziati che fanno un capriccio.
Un altro fattore importante nel non accettare la sconfitta è la totale mancanza di obiettività nel giudicarsi come giocatore... questo è grosso fattore di stress, in quanto non ci si capacita di come si possa perdere con un giocatore ERRONEAMENTE giudicato più scarso di noi. La stragrande maggioranza dei tennisti amatoriali crede di essere MOLTO più forte di quanto lo sia effettivamente.
Per i motivi sopra esposti molti tennisti usano uno stratagemma psicologico: LA GIUSTIFICAZIONE.
Attribuiscono la sconfitta a cause esterne che NULLA hanno a che fare con la sconfitta...
RACCHETTA non adeguata
INCORDATURA tesa/lente
PALLINE veloci/lente
CONDIZIONI METEO vento, sole, buio
MALANNI gomito, spalla..
LAVORO INTENSO fino a tarda notte
AVVERSARIO che manda fuori palla con pallettoni
Naturalmente chi usa questi stratagemmi si rende sgradevole ai propri avversari, ai quali non viene riconosciuto il merito della vittoria... e suscitano pure l'ilarità dei propri compagni d'arme, che se la rideranno quando l'interessato abbandonerà la discussione.
Nella mia (purtroppo lunga) carriera agonista di basso (bassissimo) livello sono arrivato ad una FERREA conclusione:
A NESSUNO, MA VERAMENTE A NESSUNO, INTERESSA LA GIUSTIFICAZIONE AD UNA SCONFITTA.
Quando si perde una partita, si fanno i complimenti all'avversario... e NON SI DEVONO TROVARE SCUSE.
Si analizza TECNICAMENTE la partita (meglio se con un Maestro) e si LAVORA par colmare le lacune.
Certo... questo è molto più faticoso che inventarsi una bella scusa e chiacchierare le ora su come il vento, le palline vecchie, le corde lente e la racchetta con inerzia troppo bassa siano state le cause della sconfitta.
Saluti dal vecchio Corre.
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
Data d'iscrizione : 11.07.10
Età : 61
Re: Tennis, sconfitta e giustificazione.
E quando si pareggia?
marco61- Messaggi : 32
Data d'iscrizione : 11.07.10
Re: Tennis, sconfitta e giustificazione.
marco61 ha scritto:E quando si pareggia?
Come a Sanremo?
Questo dubbio ce lo dobbiamo levare, Marco!
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
Data d'iscrizione : 11.07.10
Età : 61
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
Data d'iscrizione : 11.07.10
Età : 61
Re: Tennis, sconfitta e giustificazione.
Sgt. HARTMAN ha scritto:Grande!
Micheal Jordan è probabilmente uno di quei pochi sportivi la cui grandezza và oltre i confini del proprio sport.
Leggendario.
Re: Tennis, sconfitta e giustificazione.
Jordan, Maradona, Federer, Senna, Alì, Karelin...
Ovviamente nessuno di voi sa chi è Alexander Karelin.
Cercate qualche video su You Tube.
Grande come tutti gli altri.
Ovviamente nessuno di voi sa chi è Alexander Karelin.
Cercate qualche video su You Tube.
Grande come tutti gli altri.
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
Data d'iscrizione : 11.07.10
Età : 61
Re: Tennis, sconfitta e giustificazione.
Infatti lo chiamavano; "L'ESPERIMENTO"
Il più grande lottatore (greco-romana) di sempre.
L'uomo più possente che abbia mai visto.
L'unico in grado, tra i SUPERMASSIMI, di prendere l'avversario disteso a terra, sollevarlo di forza e proiettarlo in aria facendolo volare.
I N C R E D I B I L E
Il più grande lottatore (greco-romana) di sempre.
L'uomo più possente che abbia mai visto.
L'unico in grado, tra i SUPERMASSIMI, di prendere l'avversario disteso a terra, sollevarlo di forza e proiettarlo in aria facendolo volare.
I N C R E D I B I L E
Sgt. HARTMAN- Messaggi : 850
Data d'iscrizione : 11.07.10
Età : 61
Re: Tennis, sconfitta e giustificazione.
Sgt. HARTMAN ha scritto:Infatti lo chiamavano; "L'ESPERIMENTO"
Il più grande lottatore (greco-romana) di sempre.
L'uomo più possente che abbia mai visto.
L'unico in grado, tra i SUPERMASSIMI, di prendere l'avversario disteso a terra, sollevarlo di forza e proiettarlo in aria facendolo volare.
I N C R E D I B I L E
Lo fa pure "The Big Show"
giascuccio- Boss CINESE 中国老板
- Messaggi : 574
Data d'iscrizione : 11.07.10
Età : 58
Località : Pontecagnano (SA)
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
|
|